Segreto di Geisha – Il potere femminile di un’altra Regina Inarrestabile
Creato il 20 luglio 2015 da Loredana Gasparri
Il sostantivo “geisha”, nel titolo di un libro, di un film, di una Pagina Facebook, di un pezzo di carta qualunque, uno schermo digitale di qualunque genere, equivale ad un gancio che si “termosalda” a qualche recesso della mia anima ed è praticamente indistruttibile, inscindibile, imprescindibile. Sono inciampata in questo libro delle Edizioni Piemme per caso, e l’unica cosa che mi ricordo era l’email di ringraziamento per aver completato l’acquisto dell’ebook. Del resto, le geishe mancavano da diverso tempo, e credo di poter dire che con loro non chiuderò mai, com’è capitato con l’horror. Le geishe sono un simbolo estremamente positivo, una volta ripulite da tutti gli strati di equivoci malamente applicati come un trucco dozzinale da un certo Occidente bigotto, facilone e impervio all’osservazione e accettazione dell’altro. Non sono prostitute, né d’alto bordo, né di basso, ma artiste complete e di elevatissimo livello, colte, abili in diversi campi, non disponibili se non per una ristrettissima cerchia di esseri umani. Per questo è stato facile affibbiare loro ogni sorta di etichetta, soprattutto se poco simpatica. Qualcuna di loro si sarà anche lasciata andare a comportamenti più licenziosi, pena l’espulsione e il biasimo di un’intera comunità, composta tutta di donne potenti in diversi ambiti e oggetto di forte considerazione. L’autrice del libro, che si fa chiamare “Piccolo Fiore”, (Hanako) è altrettanto misteriosa delle sue protagoniste: ho cercato diverse notizie su di lei in Rete, ma dappertutto si schiera davanti un paragrafo che la identifica come profonda conoscitrice delle geishe, che ha distillato il loro codice di comportamento per diffonderlo anche alle donne “normali”. Altrimenti, Hanako è la protagonista di diverse Anime e di una popolarissima leggendascolastica giapponese. Questo è l’argomento del libro: non si focalizza sulle geishe come personaggi, non ne fa la biografia, se non per citazioni di nomi famosi come Mineko Iwasaki, la protagonista de Storiaproibita di una geisha, ma compila una sorta di codice di comportamento, dividendolo in “Rituali”, che trasformava l’artista in una donna unica, una Regina speciale, talentuosa e desiderata. E’ una sorta di prontuario per donne, applicabile in tempi moderni, fatti i dovuti aggiustamenti di tiro. Pochi postulati, molto efficaci e TOTALMENTE CONTRARI al pensiero comune: donna, coltiva la tua intelligenza, la tua indipendenza, la tua personalità, la tua bellezza, comunque essa sia, per brillare e realizzarti PER TE STESSA. Gli uomini verranno dopo…perché capiranno che sei una Regina forte e complessa, dolce e determinata, sensibile e ragionevole, e non una principessa isterica che ha bisogno di dominare, attaccarsi, e di annullarsi al loro braccio per amarli e farsi amare. Niente virago in armatura, o fiore delicato da proteggere: una figura femminile sfaccettata, ricca e preziosa in ogni lato, rilassata e rilassante, un’Anima consapevole. Una donna che, all’occorrenza, perché no, può indossare l’armatura e lottare con la ferocia di una belva ferita, o togliersela per farsi amare e proteggere nella sua fragilità nuda, MA AL MOMENTO GIUSTO, E CON LA PERSONA GIUSTA. Questo libro è stata una ventata d’aria gelidamente fresca nell’afa opprimente, non solo atmosferica, ma anche spirituale di una società che non fa altro che imprimere valori sbagliati e sbilanciati nelle teste umane. Leggetelo e godetevi ogni parola, se desiderate conoscere davvero cosa fa e come si comporta una donna. Assaporate anche il linguaggio, perché la traduzione è davvero esemplare: oltre all’indubbia correttezza grammaticale e logica dell’espressione (che non sono affatto scontati come una volta), queste parole riescono a proiettarvi in un’atmosfera di raffinatezza rilassata, di determinazione dolce e ferrea e di profonda umanità e voglia di migliorare.
LoreGasp
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