Segui-Kavafis-Segui / Amata Terra -Amato Mare / Spazio Arte

Creato il 09 gennaio 2013 da Marianna06

L’azzurro del Mediterraneo e  il “rosso” fuoco e  il “giallo”bruno della terra di Catalogna, che scopri nelle tele di Joseph Segui, ben si sposano, se non sei  un osservatore distratto e  capace di attenzione riflessa, con le” parole” a colori,  e cioè i noti versi del “greco-egiziano”, e quindi mediterraneo,  Costantino Kavafis.

Quella luce mediterranea, appunto, inconfondibile che ridesta  la memoria del “corpo”- proprio come recita il poeta .E, con essa, emozioni che si credeva non fossero più.

E questo perché essi, Segui e Kavafis,  esistono, solo e soltanto :  il primo dentro i suoi “colori”  e il secondo nella sua “poesia”.

Sono i due, senza dubbio, icone di una cultura che dal “mare nostrum” spazia lungo più direttrici di marcia per abbracciare  mondi altri e differenti.

Non è un accostamento ardito,Segui-Kavafis, perché tutti e due, tanto l’artista che il poeta,oltre a una vocazione quasi monacale e,oserei dire anche un po’ maniacale per la propria arte, fondono con cultura e maestria, per radici e remota formazione , l’antico  con il moderno.

E così ci  narrano dell’ uomo /donna di sempre, delle sue passioni, dei suoi turbamenti, delle sue angosce, delle sue aspirazioni.

Raccontano, in definitiva, un archetipo.

La loro, a dirla senza tema di smentita, è un’epica a tutto tondo.

L’uomo ellenico di ieri diviene l’uomo europeo dei nostri tempi sebbene permanga eterno il susseguirsi frettoloso e  inarrestabile delle stagioni e delle mode che , in quest’ottica, altro non sono che puri epifenomeni.

Nei colori di Segui “leggi” che  l’ “arte” è necessità di vita, nutrimento, pane e companatico quotidiano, proteine (e lo è e deve esserlo per tutti, anche e soprattutto, per l’uomo della strada), così come nei versi di Kavafis,  invece , la “memoria”, che è il filtro della nostalgia, porta  all’impatto, e non solo emotivo, con l’irreversibilità di tempo e di spazio, di essere e di esistenza.

  

   ( m.m.)

  

   In alto l'immagine di un' opera pittorica di Joseph Segui Rico, artista catalano.

"Torna sovente e prendimi,/ palpito amato, allora torna e prendimi,/che si ridesta viva la memoria /del corpo, e antiche brame trascorrono nel sangue,/allora che le labbra ricordano, e le carni,/ e nelle mani un senso tattile si raccende." ....... ( Costantino Kavafis, 1863-1933)

 a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)