Però, dopo quasi 20 mesi, mi è sembrata l'ora di smettere. Ad un certo punto ognuno deve avere i propri spazi e non ce la facevo più a dormire col rischio, assai poco remoto, di prendermi ogni notte una gomitata nella schiena o una manata in pieno viso.
Allora, qualche giorno fa, ho cercato di farglielo capire, usando parole semplici e qualche gesto:
Questo letto è mio, quello è tuo. Questa stanza è mia, quella è tua.
Ha capito, anche se all'inizio aveva lo sguardo interrogativo e ho dovuto ripetere tre volte la mia decisione per assicurarmi che il concetto fosse chiaro.
Purtroppo non l'ha presa affatto bene. Da allora dorme malissimo. Si sveglia sempre nel cuore della notte e viene subito in camera mia.
Qualche giorno fa, erano le cinque, ho fatto finta di dormire ma so che mi fissava per capire se poteva svegliarmi e chiedermi di dormire insieme.
Dopo un po', anche il cuore più duro avrebbe ceduto: abbiamo passato la seconda parte della notte nel suo letto, accoccolati.
Prima o poi comunque dovrà imparare a dormire senza di me, ormai è grande e deve cavarsela da sola.
D'accordo che è mia madre, ma non potrò essere sempre lì a tenerle la mano per farla dormire tranquilla.
Valerio