La Scozia ci prova, davvero, con grande con determinazione, ma semplicemente questa Irlanda è molto, molto più forte. Le ragazze in Verde sono superiori per tecnica, per organizzazione e per 'killer instinct' nei momenti decisivi, esattamente quello che manca a questa giovane Scozia per poter competere con le altre Nazioni, almeno finora. I progressi sono evidenti ed andranno visti in prospettiva, ma rispetto all'anno scorso le Dark Blues, adesso sembrano una squadra. Il processo di crescita è lungo e la cosa fondamentale, per tutto l'ambiente, sarà non mollare proprio adesso. Il successo dell'Irlanda, che fino a qualche stagione fa era al livello della Scozia attuale, deve far riflettere e far capire che, con lavoro, costanza e con progetti ambiziosi e ben strutturati, si possono raggiungere grandi risultati.
La Scozia comincia con buoni propositi, ma è l'Irlanda ad andare subito in meta con capitan Niamh Briggs, che festeggia nel migliore dei modi il 50esimo cap; bella azione in velocità, ottimo riciclo al largo dell'apertura, Stapleton, prima che Tyrrell e Briggs si scambino l'ovale in velocità con quest'ultima che va oltre la linea.
L'estremo irlandese non riesce a trasformare la sua meta, perché è costretta a calciare da posizione angolata e contro vento, ma non si scoraggia e, alla terza punizione concessa dalla troppa indisciplina scozzese, sceglie ancora di andare per i pali, allungando il vantaggio oltre il break.
La Scozia, nonostante le difficoltà già messe in preventivo alla vigilia, accorcia le distanze poco dopo con Nuala Deans dalla piazzola, mostrando anche buone cose oltre alla tanta voglia, ma deve capitolare per la seconda volta poco dopo il quarto d'ora, quando la pressione irlandese diventa asfissiante; conquistata la touche, la maul successiva travolge il muro difensivo scozzese e il flanker Claire Molloy può schiacciare oltre la linea.
L'Irlanda entra nel secondo quarto di gara in vantaggio, ma deve fare a meno dell'ala Hannah Tyrrell che lascia il campo per un infortunio alla spalla, sostituita da Aoife Doyle. Tuttavia, quando le irlandesi attaccano, mettono sempre le avversarie in grandissima difficoltà; l'Irlanda va vicinissima alla terza meta con un'avanzata prepotente di Paula Fitzpatrick, che solo la disperata difesa scozzese e una svista del direttore di gara - l'ovale, dagli spalti, sembra effettivamente sulla linea - riescono a fermare. Le Verdi devono aspettare poco, però, per avere soddisfazione. Si riparte con una mischia ai 5m che il pack irlandese domina e che finisce solo oltre la linea di meta, con il terza centro Heather O'Brien brava nel recuperare l'ovale e schiacciarlo sotto ai pali.
Briggs trasforma e l'inerzia, adesso, è davvero nelle mani delle irlandesi, che non si fermano e vanno ancora in meta con Molloy, ancora grazie alla perfetta esecuzione di una rolling maul, e con l'ala Alison Miller, che recupera un brutto passaggio di Stapleton sulla metà campo prima di involarsi tra le maglie della difesa scozzese, battere l'estremo Rollie con un ottimo side-step e andare oltre la linea. Briggs aggiunge le due trasformazioni e un piazzato, portando l'Irlanda a più di 27 punti di vantaggio, il gap di punti necessario per conquistare il Sei Nazioni. Le squadre vanno a riposo sul 3-37, un risultato giusto per quanto visto in campo ma, forse, un po' troppo pesante per questa giovane e volonterosa Scozia.
Nella ripresa l'Irlanda va ancora in meta con Miller, che si infila sulla sinistra d'attacco e va fino in fondo, Fitzpatrick, a completare un'altra rolling maul bene eseguita, Spence, dopo l'ottimo lavoro del pack, premio meritato alla sua grande prestazione, Tania Rosser e Alison Miller, per la tripletta personale, nel finale, a mettere al sicuro non solo la vittoria, ma soprattutto il risultato. Servivano 27 punti di scarto, l'Irlanda vince con 70.
Missione, decisamente, compiuta.
La Scozia ci prova ancora, guidata da Jade Konkel, la migliore in campo delle sue, ma non riesce quasi mai ad affacciarsi nei 22m irlandesi. Le buone cose del primo tempo si sono riviste anche nel secondo, ma sia la stanchezza, sia il fatto che l'Irlanda non ha mai abbassato il ritmo, nemmeno in fase difensiva, sono stati fattori determinanti nel risultato finale.
Score: 3' Briggs m (0-5), 11' Briggs cp (0-8), 14' Deans cp (3-8), 16' Molloy m (3-13), 25' H. O'Brien m Briggs tr (3-20), 30' Molloy m Briggs tr (3-27), 35' Briggs cp (3-30), 37' Miller m Briggs tr (3-37); 42' Miller m Briggs tr (3-44), 49' Fitzpatrick m (3-49), 61' Spence m Briggs tr (3-56), 75' Rosser m Briggs tr (3-63), 78' Miller m (3-68), 80' Murphy m (3-73).
Scozia:15. Chloe Rollie 14. Nuala Deans 13. Gillian Inglis 12. Hannah Smith 11. Eilidh Sinclair 10. Lisa Martin 9. Sarah Law 1. Lisa Robertson 2. Lana Skeldon 3. Tracy Balmer (C) 4. Deborah McCormack 5. Emma Wassell 6. Rachael Cook 7. Karen Dunbar 8. Jade Konkel
Panchina: 16. Sarah Quick 17. Lindsey Smith 18. Heather Lockhart 19. Fiona Sim 20. Lyndsay O' Donnell 21. Mhairi Grieve 22. Claire Bain 23. Jenny Maxwell
Irlanda: 15 - Niamh Briggs (C) 14 - Hannah Tyrrell 13 - Jenny Murphy 12 - Jackie Shiels 11 - Alison Miller 10 - Nora Stapleton 9 - Larissa Muldoon 1 - Ruth O'Reilly 2 - Gillian Bourke 3 - Ailis Egan 4 - Sophie Spence 5 -Marie Louise Reilly 6 - Paula Fitzpatrick 7 - Claire Molloy 8 - Heather O'Brien
Panchina: 16 - Sarah Mimnagh 17 - Fiona Hayes 18 - Fiona O'Brien 19 - Orla Fitzsimons 20 - Katie Norris 21 - Tania Rosser 22 - Sene Naoupu 23 - Aoife Doyle
HT: 3-37
Note: 9°C, vento freddo - 16mph, campo sintetico in perfette condizioni. Niamh Briggs entra in campo da sola per festeggiare il 50esimo cap con l'Irlanda
Player of the Match: Jade Konkel (Scozia)
Spettatori: 550
Arbitro: Jess Beard