Nel 2003 nasce EF Edizioni, casa editrice indipendente di Milano che pubblica libri e fumetti, con un occhio particolare al bacino underground e alle tinte forti. Di recente, lancia una sua roboante linea di fumetti: Dominate! Comix. Sei serie brand new, pronte a esordire, create e curate da una coppia di giovani autori, colleghi e fratelli: Domenico e Natale Lubrano. In questa intervista, i Lubrano Bros ci raccontano il loro progetto, svelano retroscena, anticipazioni e immagini in anteprima, e presentano i disegnatori arruolati nel progetto.
In collaborazione con Edizioni EF, arriva l’etichetta Dominate! Comix. Benvenuti su Lo Spazio Bianco! Sembra che abbiate le idee molto chiare su chi siete, cosa proponete e a chi. Vi va di raccontarcelo in breve?
Dominate! Comix nasce dalla passione di due autori, cioè noi, Domenico e Natale Lubrano, nei confronti del fumetto, ma si concretizza solo grazie alla collaborazione di numerosi validissimi autori, come Stefano Landini, Andrea Olimpieri, Alberto Massaggia, Davide Castelluccio, Francesca Ciregia, Alessandro Iannizzotto e Paolo Bodini, solo per citarne alcuni.
Ed è la scommessa di Fedele Vinci, l’editore di EF Edizioni, che ci ha voluto dare questa incredibile chance, in seguito ad una lunga e prolifica collaborazione insieme, creando un’intera divisione per i nostri fumetti: Dominate! comix.
Cinque nuove testate seriali inedite, da fumetteria, nel formato classico USA e una nel formato italiano, tutte di genere, pulp, crime, supereroistico e horror: Farrell, Wicked, Fire Road, Ex-Slaves, Nude Nuns With Big Guns, Damon Hod.
Vi riferite a dei generi a cui il fumetto è molto legato e con cui si è confrontato spesso. Con quale spirito vi affacciate su di essi e ai loro stilemi consolidati? Fedeltà o innovazione?
Con entrambi, diremmo: fedeltà ed innovazione. E’ evidente che tutti i nostri personaggi fanno riferimento ai fumetti classici tanto noti al pubblico, come Batman, X-men, o Dylan Dog. Molto banalmente potremmo dire che non potendo scrivere noi le storie di questi fumetti, abbiamo pensato di reinventarceli a modo nostro. Ma non in un atto di spavalderia o di presunzione; è piuttosto una dimostrazione d’affetto nei confronti di quei personaggi che ci hanno sorpreso da adolescenti, che ci hanno fatto crescere negli anni a seguire, e che ancora oggi ci fanno compagnia.
Più nello specifico, quello che volevamo dimostrare è che si possono prendere personaggi e stilemi consolidati e riproporli in una veste assolutamente inedita e personale, attraverso la commistione tra i vari generi.
Dominate!, un nome ruggente e deciso, con tanto di punto esclamativo! Lo avete scelto… o lui ha scelto voi? In che modo vi rappresenta o vi contraddistingue?
E’ una bella domanda, nel modo in cui è espressa… e molto pertinente nel nostro caso, perché sì, è il nome che ha scelto noi! O meglio il nostro editore, che ormai consideriamo un vero amico, Fedele Vinci, lo a scelto per noi. Lo consideriamo uno dei più bei gesti di affetto e stima che una persona ci abbia mai fatto.
Si tratta della fusione delle prime lettere dei nostri rispettivi nomi: una scelta apparentemente spavalda, presuntuosa, tanto che sulle prime siamo stati tentati di scartarla, perché è tutto l’opposto di quello che siamo noi: persone decisamente miti. A dirla tutta, non ci saremmo mai azzardati a proporlo noi, un nome così! Non vogliamo dominare fisicamente su nessuno, bensì farci dominare, ma solo dalle emozioni, come dice il nostro slogan. Ecco il senso della parola “dominare”: vogliamo che, come noi, tutti si lascino dominare dalle loro emozioni.
Ed è per questo che alla fine, con spirito goliardico, abbiamo deciso di tenere un nome così… ruggente, appunto.
Oggi ci identifica in pieno! Ci piace un sacco! E contraddistingue il nostro atteggiamento entusiastico, propositivo e passionale nei confronti della vita ed in special modo per l’arte. E, oh, il punto esclamativo, quello, sì lo abbiamo messo noi!
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In un momento in cui la parola “crisi” si sente pronunciare spesso, anche legata alle idee e allo spirito di iniziativa, voi arrivate non con una, non con due, ma con sei testate inedite! Quali sono gli obiettivi e quali le scelte che muovono un progetto così risoluto?
Passione dunque, istinto e, aggiungeremmo, ambizione. Perché siamo consapevoli di stare tentando qualcosa di veramente ambizioso, proponendo così tanti nuovi fumetti in un solo colpo! L’obiettivo, o meglio l’intento, è altrettanto ambizioso e oseremmo dire spregiudicato: dare origine nel nostro paese a un movimento nuovo, un fermento di idee e di giovani autori, paragonabile forse solo a quello che succede oltre oceano. E in un paese come il nostro, con la crisi e con un mercato in contrazione che, ad eccezione dei grandi editori, propone esclusivamente prodotti di importazione, offrire al pubblico materiale inedito ed esclusivamente Made in Italy (nel vero senso della parola!) non è un’impresa da poco.
Sei testate, dicevamo. Ce le raccontate brevemente? Ce n’è una a cui tenete particolarmente o che potremmo definire “di punta”?
Fortunatamente, abbiamo il dono della sintesi! Perciò prenderemo alla lettera il “brevemente!
Cominciamo dalla prima arrivata in ordine di tempo, cioè Farrell. Il protagonista, Jeremy, è un giovane e aitante biondo, un balordo in verità, sempre dentro e fuori di prigione, a cui interessano soldi facili e belle donne. Un giorno incrocia la sua strada con un gruppo di suore che combattono il crimine armate di mitragliatrici, uzi e gatling gun, scoprendo di essere invulnerabile alle pallottole.
Poi c’è Wicked, che intreccia le vicende poliziesche di un tossico ex-poliziotto nascosto sotto la maschera di vigilante, di un maniaco pluriomicida e i due agenti dell’LAPD.
Fire road, in cui Tony acquista poteri di pirocinesi, in seguito ad un incidente d’auto e all’incontro con Jude, un demone dalle sembianze umane.
Nude Nuns with Big Guns invece narra le vicende di una suora tornata dalla morte, della sua vocazione, della sua vendetta nei confronti dei suoi aguzzini.
Infine c’è Damon Hod, in cui un giovane e burbero laureato in medicina del Devonshire viene spedito dal padre, un medico affermato, ad Inverness, vicino al lago di Loch Ness, per fare l’apprendista nello studio di un vecchio collega. Qui il giovane fa la conoscenza di amici molto particolari.
Non vorremmo far torto a nessuno degli autori coinvolti, prediligendo un titolo piuttosto di un altro, e teniamo in ugual misura a tutte le serie e ai nostri personaggi, ma è ovvio che alcuni di questi titoli si rivolgono ad un pubblico più vasto, come quello degli appassionati di fumetti di supereroi o di fumetti bonelliani, e quindi potremmo definirli “di punta” per noi. Speriamo però che anche quelle serie più particolari verranno accolte con lo stesso entusiasmo con cui noi le abbiamo create.
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Un’ispirazione e un riferimento (fumetto, film, libro o altro) per ognuna delle testate. Della serie: se ti è piaciuto X, ti piacerà anche Y. Pronti? Via!
Bella domanda, immediata come piace a noi. Dall’elenco lasciamo fuori “Nude Nuns with Big Guns” perché è l’unico lavoro tratto da un soggetto già esistente. Ma per il resto… Facile per noi! Anche se non scontato. Siate pronti voi, dunque, perché nomineremo delle persone che con il loro lavoro ci hanno ispirato, turbato, formato.
- Farrell – Quentin Tarantino
- Wicked – Antoine Fuqua
- Fire Road – Stephen King
- Ex-Slaves – Steve Wonder
- Damon Hod – Tiziano Sclavi
“Suore Nude con Grosse Pistole” (traduco alla lettera) è sicuramente un titolo che promette faville! Dopo “Bloody Mary” di Ennis e le recenti “Suore Ninja” di Davide La Rosa, eccoci a un nuovo incontro-scontro tra fumetto e convento. Dove nasce l’idea della storia, visto che ci avete detto che non è vostra? E cosa ha fatto scattare la scintilla negli autori?
Interessante anche l’idea di dare dei poteri speciali a un gruppo di emarginati di colore. In Ex-Slaves incontreremo dunque una sorta di X-men anti-segregazionisti? E’ lecito aspettarsi tanta azione, o avremo modo anche di riflettere sui risvolti sociali che questo tema comporta?
Ex-Slaves è la conseguenza ovvia della nostra grande passione per i fumetti di mutanti, in cui azione e introspezione hanno sempre camminato di pari passo, alternandosi vicendevolmente. Per questo il nostro sarà un manifesto antirazziale, a favore dell’integrazione e della comprensione, non solo verso le etnie, ma in generale di tutto ciò che è più debole o diverso.
La serie trae molti spunti dalla musica black: quasi tutti i personaggi sono ispirati ad artisti di colore, alcuni più facilmente riconoscibili e altri più nascosti.
Dal punto di vista della narrazione, abbiamo cercato di catturare i ritmi, le sensazioni e il patos dei romanzi di Mark Twain e delle meravigliose storie a fumetti di Giancarlo Berardi.
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Abbiamo nominato di sfuggita gli autori. Ecco, soffermiamoci un attimo su di loro. Sono artisti giovani, ma già “navigati”. Ce li presentate e ci raccontate qualcosa sui loro background e le loro influenze artistiche?
Sono davvero tanti. Giovani, è vero, ma talentuosissimi. Alcuni di essi hanno già al loro attivo collaborazioni prestigiose. Ma tutti hanno dato in egual misura un contributo vitale alla definizione grafica/estetica dei personaggi, un apporto senza cui le nostre creazioni letterarie non sarebbero quello che sono oggi, cosa che ci rende davvero orgogliosi del loro apporto.
Intendiamo perciò citarli per le rispettive serie, augurandoci che presto i loro nomi vengano associati da tutti ai nostri personaggi e che loro stessi si possano identificare nei propri lavori.
Eccoli dunque:
Andrea Olimpieri, Annapaola Matello, Valerio Befani e Lorenzo Susi su Wicked. Si contraddistinguono per l’approccio artistico espressivo, addirittura informale. Come Kent Williams, Alexander e Jock, i loro lavori sono simili a incubi, visioni, ma dotati di una base molto solida in quanto a storytelling.
Alberto Massaggia e Davide Castelluccio su Fire Road. Sono praticamente capaci di giocare col fuoco. Hanno uno stile esplosivo, che si presta a soluzioni d’effetto come le splash page, con tratto da cartonist moderno come il dinamico Adam Kubert, o il mai troppo compianto Mike Wieringo.
Francesco Francini su Farrell. Dall’inconfondibile stile cool Vertigo, come Frusin e Camuncoli.
Alessandro Iannizzotto, Simona Simone, Luigi Criscuolo e Luca Cicchitti su Damon Hod. Stile classico realistico, come Claudio Villa, Giovanni Freghieri e Bruno Brindisi. Bonelliani, potremmo dire. Tanta tecnica, tanta pazienza.
Paolo Bodini su Nude Nuns with Big Guns. Un artista dallo stile esplosivo, cyberpunk quanto Simon Bisley, eppure rigoroso nelle anatomie e negli ambienti come Dough Mahnke.
Grazie a tutti loro.
E permetteteci di ringraziare in modo particolare altre due persone. La prima è Stefano Landini, per noi due scrittori il vero guru artistico di questo progetto, un artista eclettico, che con la sua presenza ha dato e continua a dare motivazione a noi tutti! E la seconda è il caro amico Tommaso de Stefanis, writer-punk alla Sid Vicious e formidabile talent scout!
Grazie anche agli autori che proprio negli ultimi giorni stanno accettando di salire a bordo in questo incredibile viaggio, e a cui chiediamo scusa per non averli potuti citare… il nostro progetto è in continua evoluzione ed espansione!
“Chi”, “cosa” e “perché” ce li avete spiegati. Mancano solo “quando” e “dove”: da che data potremo trovare i titoli Dominate! sul mercato? Con che periodizzazione? E in quali circuiti possiamo reperirli? E’ prevista un’edizione webcomics?
Con buona probabilità, se tutto va secondo i piani – qui permetteteci di essere scaramantici – a inizio estate ci troverete in tutte le migliori fumetterie e negli e-shop. E forse, in seguito, ci saranno varie edizioni speciali! Qui invece permetteteci di essere criptici!
Sperando di avervi incuriosito, invitiamo tutti i vostri lettori a seguirci per gli aggiornamenti, attraverso i nostri canali web, il sito internet dell’editore e di cercare la nostra pagina facebook ufficiale.
Non ci resta che attendere, allora. E farvi un colossale in bocca al lupo! Grazie mille e a presto.
Grazie infinite a voi per l’ospitalità!
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Intervista rilasciata via mail ad Aprile 2013
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