Musicista, di taglia media, ciglia lunghissime, con un libro pesante in mano. A un certo punto squilla il telefono, ma non sembra molto convinto della conversazione e l’accenno di quelle due o tre parole che riesco a sentire sono cantilenate. Allora è un bassista, penso tra me e me.
Musicista, con le cuffiette, ogni tanto si tocca la fronte con la mano destra. Questo gesto si accompagna a ogni incursione di imbarazzo, dovuto soprattutto a una bambina bionda, riccia e con gli occhi gialli che ha scelto la sua barba nera come oggetto di stupore. Riesco a intravedere il titolo del libro, nonostante l’incastro tra la custodia dello strumento che fa da leggìo e il dorso del libro sia perfettamente studiato e di perfetto intralcio.
Musicista, ingoffito dall’imbarazzo, con “Sei pezzi da mille“ di Ellroy in mano.
Siamo a Flaminio, faccio per chiudere il mio, di libro, già chiuso. “Complimenti per il tuo libro!”,complimenti per il tuo assolo.
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