Si tratta di quattro ragazzi minorenni, precisamente due bambini e due bambine, con un’età tra i quattro e gli otto anni, e di una ragazza e un ragazzo (affetto da problemi psichici e motori) maggiorenni.
I militari dell’Arma stavano perquisendo il villaggio per una ricerca di refurtiva, quando si sono imbattuti nella stanza chiusa della palazzina numero 13 dove i sei ragazzi sono stati ritrovati rannicchiati in un angolo, tra escrementi e cibo putrefatto, una scena davvero agghiacciante.
Sono state interrogate la madre dei ragazzi 45enne, Giovanna Bevilacqua, la zia Angela Amato e la nonna 60enne Fiorina Amato. Quest’ultima ha giustificato la situazione dicendo che i ragazzi erano scappati nella stanza in seguito al rumore delle sirene dei carabinieri e ha ammesso di tener chiuso solo il ragazzo con problemi di handicap in quanto si dimostrava pericoloso.
Le tre donne sono state arrestate con l’accusa di sequestro di persona e i ragazzi sono stati affidati a una struttura d’accoglienza.
Clelia Impicciatore