Carissimi ospiti del Salotto,
quest'oggi ho un consiglio di lettura decisamente interessante, uscito da pochissimi giorni in libreria per Il Saggiatore, sebbene si tratti di un saggio, forma poco amata dalla gran massa dei lettori, non dubito che stuzzichi la vostra curiosità di Janeites, poiché Liliana Rampello, autorevole autrice del genere, prende in esame le Six Novels di Jane Austen, analizzandole dal punto di vista dello stile e dei contenuti con l'obiettivo di scoprire l'origine della loro immortalità.
L'invenzione dietro allo stile della Austen, l'importanza del dialogo e la sua preminenza sulle descrizioni, la cura dei personaggi ritratti attraverso il punto di vista dei medesimi, la loro indelebile caratterizzazione che li rende riconoscibili in ogni tempo, infine, i prototipi di eroine che anticipano il tema dell'emancipazione femminile, donne che seguono cuore e mente, forti di un'opinione e di un agire indipendente nel mondo, se pur in contrasto con le convenzioni e i confini tracciati dalla società del tempo, tematiche che introducono il romanzo di formazione femminile, forse 'la più originale invenzione di Jane Austen'.
Vi lascio, dunque, alla scheda del libro e mi tuffo entusiasta in questo saggio dalla stimolante premessa! A presto!
'Sei romanzi perfetti – Su Jane Austen'
Liliana RampelloTitolo: Sei romanzi perfetti – Su Jane Austen Autrice: Liliana Rampello
Editore: Il Saggiatore
Data di Uscita: 28 agosto 2014 (I edizione) Prezzo: cartaceo € 18,00 / Ebook € 10,99
Pagine: 208 brossura / digitale
ISBN: 9788842820376 < COMPRALO QUI > Trama Ragione e sentimento, Orgoglio e pregiudizio, Mansfield Park, Emma, L’abbazia di Northanger, Persuasione: sono i sei «romanzi perfetti» scritti da Jane Austen tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Come mai, dopo più di due secoli, sono ancora amati in tutto il mondo da migliaia di lettrici e di lettori? Qual è il piacere sottile che si sprigiona dalla sua prosa?
Liliana Rampello ripercorre, con una scrittura chiara e accessibile, l’intero universo narrativo della scrittrice focalizzandosi sui tre snodi centrali dell’architettura del romanzo classico: personaggio, trama, spazio. Seguendo questo filo, l’autrice sottolinea come, nel secolo in cui Goethe inventa il romanzo di formazione maschile, Jane Austen compia una mossa inedita, abbandonando la figura dell’eroina tradizionale, che ha per lo più una funzione passiva, e proponendo quella di una giovane donna che, grazie a relazioni significative, è sempre più consapevole della sua condizione e riesce a essere padrona del proprio destino. Anche le trame e gli spazi letterari subiscono un profondo mutamento: secondo la tradizione shakespeariana, per cui il dialogo è un vero e proprio motore narrativo, la conversazione tra le protagoniste austeniane si fa azione con le
parole, in grado di cambiare il corso della storia individuale e collettiva. In tutti e sei i romanzi, Elizabeth, Emma e le altre si muovono in ambienti conosciuti, in salotto e in giardino, nella casa paterna e in quella maritale, in città e in campagna, dentro una geografia fisica che si fa geografia morale: qui la loro formazione non si struttura più, come nella tradizione maschile, come un’«avventura dell’io», ma come una «trasformazione di sé» in relazione all’altro.
L'Autrice
Liliana Rampello, critica letteraria e saggista, ha insegnato Estetica all’Università di Bologna. Vive e lavora a Milano come consulente editoriale. Tra le sue pubblicazioni, La grande ricerca. Saggio su Proust (Pratiche, 1994) e Il canto del mondo reale. Virginia Woolf. La vita nella scrittura (il Saggiatore, 2005). Per il Saggiatore ha curato anche la raccolta di saggi di Virginia Woolf Voltando pagina. Saggi 1904-1941 (2011). Collabora con Studi di Estetica e firma la rubrica Ai libri non si resiste, di Via Dogana, rivista della Libreria delle donne di Milano. Nel sito della libreria (www.libreriadelledonne.it) cura la stanza Paradiso, dedicata a libri e recensioni.