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Sel, il Comune di Crema e la reazione popolare hanno messo in ginocchio la Regione e l’Ospedale: torna l’acqua ai malati. Ampio lo schieramento di forze. Il monito del direttore generale Ablondi è però fondato: “Verranno tempi peggiori e altri tagli”

Creato il 02 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Ha tutte le ragioni di esultare Franco Bordo (Sinistra Ecologia e Libertà), sostenuto dal sindaco Stefania Bonaldi. Bordo, come Cesare Forte dell’Italia dei Valori, è arrivato a iniziare lo sciopero della sete per far pressione sull’ospedale Maggiore di Crema. Alla protesta iniziale di Sel si sono aggregate altre forze, Usb, Lega Nord….. Franco Bordo, commosso, ha scritto una nota su Facebook:

Alle 18,30 lo sciopero della sete è finito! La Direzione dell’Ospedale ha ritirato il provvedimento di taglio dell’acqua ai malati. E’ una vittoria di tutti coloro che, con il loro impegno o la loro firma, hanno creduto fino in fondo che questa scelta arrogante e disumana doveva assolutamente essere cancellata.
Lo sciopero della sete stata un’esperienza impegnativa ma anche pregnante dal punto di vista delle relazioni umane. Grazie a tutti e a tutte voi che mi avete sostenuto e dato forza.
Le battaglie giuste, insieme, si possono vincere.

Il risultato e il metodo della battaglia per ridare l’acqua ai malati è brillante. La Regione si è piegata e ha mandato una circolare al direttore generale Luigi Ablondi per ripristinare la distribuzione di acqua.

Problema risolto ma ce ne saranno altri e si teme seriamente che siano gravi. Lo stesso direttore generale Luigi Ablondi, che si è prodigato in comunicati e interviste per spiegare il proprio gesto in questi giorni,  ha dichiarato a Cremaoggi.it che c’è poco da illudersi: verranno altri tagli e tempi ancora più duri.

E purtroppo è vero. Tutti vedono che ci vorrà la capacità di riorganizzare i servizi ma anche di compiere giuste battaglie di rinnovamento. Inizia un’era nuova, con meno soldi, molti meno, e un grande bisogno di idee e pratiche nuove.

 

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