Ecco un film a cui non si darebbero due lire, eppure… Preceduto da un trailer sciapo, che non gli rende giustizia, Self/Less approda in sordina nelle nostre sale, sperando di ricevere l’attenzione di almeno qualche spettatore meno distratto. A ben guardare infatti, questo film di fantascienza estremamente plausibile, è diretto da Tarsem, il visionario regista dietro a The Cell, Immortals e soprattutto The Fall. Mettendo in scena in un film di un paio d’ore la parabola esistenziale di un uomo che riscopre l’immortalità, nella morte, Self/Less appassiona e diverte, senza cadere mai nel troppo prevedibile. La stessa conclusione, praticamente prevedibile, ha dalla sua la nobiltà della scelta e l’immortalità della consapevolezza. Le sequenze in cui il nostro protagonista riscopre il rapporto con la figlioletta poi, come quella in cui le insegna a nuotare, sono pura poesia, attimi di sospensione consapevole, orchestrati da un regista sapiente, capace di regalarci non solo un bel film di genere, ma anche una bella parabola sull’umanità.
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