Sembrava una giornata positiva, poi …
Positivi i titoli del gruppo Unipol e la maggior parte dei bancari. Molto male il settore del lusso e quello del risparmio gestito, ancora giù Telecom.
I primi otto minuti di contrattazione avevano creato molta apprensione fra gli operatori, ma l’immediato ed estremamente deciso rimbalzo li aveva prontamente fugati, ed allora dopo un’ora dall’avvio avevamo già visto il minimo ed il massimo di giornata.
La seduta era comunque proseguita sempre in territorio positivo, ed a meno di un’ora dal fixing il nostro indice principale stava guadagnando ancora oltre mezzo punto percentuale, a quel punto, però, sono scomparsi i compratori. Conclusione: siamo finiti in rosso.
Ma c’è di peggio, nell’asta di chiusura il nostro Ftse Mib (-0,67%) ha perso 100 punti esatti (insomma quasi mezzo punto percentuale), un evento assai raro, insomma si continua ad operare a nervi scoperti.
Wall Street aveva aperto positivamente nonostante i dati macro non entusiasmanti, ma il Brent al minimo dal 2004 continua a pesare come un macigno sulle fiducia degli investitori. Ed in Europa la vittoria/sconfitta di Rajoy non giova a nessuno, Madrid è stata pesantemente penalizzata dall’esito elettorale con l’Ibex che ha perso più di tre punti e mezzo percentuali.
Da noi hanno retto le banche anche se è stato il Gruppo Unipol il protagonista di giornata con UnipolSai (+1,14%) ed Unipol (+0,64%) che hanno occupato le prime due piazze della classifica odierna.
Frecce verdi nonostante il ridimensionamento dell’ultima ora per Mediobanca (+0,46%), Intesa Sanpaolo (+0,39%), Unicredit (+0,20%), Banco Popolare (+0,11%) ed Ubi Banca (+0,08%).
Di tutt’altro spessore i ribassi, a cominciare da Moncler (-4,04%) che continuava a salire in maniera vorticosa in estate, mentre non fa che scendere da quando le temperature si sono abbassate, per una società famosa in particolare per i costosissimi piumini, pare un’anomalia.
Giornata grama comunque per l’intero comparto, le vendite si sono abbattute anche su Luxottica (-2,03%), Salvatore Ferragamo (-1,95%) e Yoox Net-a-Porter (-1,40%).
Non è andata tanto bene neppure al risparmio gestito, dopo esser stata in territorio positivo termina sul minimo di giornata Anima Holding (-1,99%), in rosso anche Azimut (-1,30%) e Mediolanum (-0,87%).
Dopo il calo della vigilia scende ancora Enel Green Power (-1,85%) così come la capogruppo Enel (-1,63%), da segnalare poi i ribassi di Buzzi Unicem (-1,77%) e Telecom Italia (-1,75%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro