Sono semi dall’aspetto umile, e oggi famosi più che altro per l’alimentazione dei volatili in gabbia. (Sarà per questo che un mio amico spiritoso li chiama “semini di pappagallo”?). Faremmo bene invece a reinserirli nella nostra alimentazione. Vediamo insieme perché.
Innanzi tutto sono ricchi di vitamine e minerali rari (la B₁di cui sono ricchissimi, e la B12; la D, la E e la A; alti i valori di Ferro, Ferro, Fosforo, Potassio, Zinco, Manganese e Rame).
Poi hanno un elevato contenuto proteico, con una discreta presenza di amminoacidi essenziali. E si sa ormai che le proteine vegetali sono preziose, perché accompagnate dagli altrettanto preziosi acidi grassi polinsaturi essenziali, come l’acido linoleico, di cui il seme del girasole è ricco, e che ci aiuta a proteggere il cuore.
Questa magica miscela di elementi rende i semi di girasole un piccolo scrigno pieno di tesori utili alla nostra salute: sono antianemici, equilibratori nervosi, potenziatori degli anticorpi, antipertensivi, benefici per la pelle, le unghie, la vista e il cuore. Ottimi anche in caso di arteriosclerosi ed eccesso di colesterolo.
Sono energetici e facili da digerire, aiutano nelle astenie, negli stati di affaticamento, anche mentale (sotto esame ad esempio), nelle convalescenze, nella sindrome premestruale (contengono alti livelli di Magnesio, l’elemento del buonumore!) e sono adatti quindi a tutti: bambini, studenti, adulti e anziani.
Abituiamoci dunque a sgranocchiarli spesso, come spuntino (anche per i nostri figli, al posto delle patatine e delle caramelle!), come del resto in alcuni paesi (ad esempio in Russia) si fa da tempo. Da soli o accompagnati da frutta fresca.
Se volete renderli più gradevoli e appetibili anche per i bimbi, vi consiglio di tostarli velocemente in padella, spruzzandoli con poca acqua, aggiungendo del sale marino integrale fino. L’acqua, asciugandosi sotto l’effetto del calore, farà restare attaccato il sale ai semi, che tostati hanno un sapore più deciso (e i nostri figli purtroppo oggi apprezzano di più i cibi con determinati sapori, spesso molto forti). Potete anche offrirli agli amici per l’aperitivo, al posto delle solite noccioline, resteranno meravigliati! Oppure ad una festa, accanto ai popcorn…
Così, salati o al naturale, sono ottimi anche mescolati a qualsiasi tipo di insalata. Provate ad esempio ad aggiungerli all’insalata di pomodori …
Per chi ne avesse bisogno in dosi più elevate, ad esempio sotto esame, o in pre mestruo o durante un periodo critico in cui siamo tendenti al depresso, consiglio di frullarne un volume pari circa a mezzo bicchiere, fino ad ottenere una polvere fina (in questo caso non tostateli), da mescolare con un cucchiaino di miele di acacia. Riempite poi il resto del bicchiere con spremuta di arancia, oppure, ora che è estate e le arance sono in vacanza, con del succo di mirtillo o di pompelmo, o centrifugato di carota e albicocca (o pesca o altra combinazione da voi liberamente scelta). Mangia-bevete questa miscela con il cucchiaino una volta al giorno per merenda o a colazione… vi aiuterà molto.
Forza dunque! La natura ci regala a piene mani i suoi ricchi frutti, basta solo sapere come utilizzarli… E una volta imparato, invece di andare in farmacia, ci basterà aprire la dispensa….!
Potrebbero interessarti anche :