Semi di lino

Creato il 27 gennaio 2015 da Giardinaggio @Giardinaggionet


Chi non conosce i semi? A parte quelli commestibili, i semi di fiori sono così comuni che sicuramente chiunque abbia delle piante, o anche solo frequenti un prato o una campagna, si ritrova a vederli. La natura provvede a spargere i semi dei fiori con sistemi anche molto coreografici: basti pensare al soffione, che fa trasportare dal vento i suoi geni. Un seme è un ovulo fecondato che quando giunge a maturazione si stacca dalla pianta madre per dare origine a nuova vita. E' strutturato in modo da resistere alle avversità e superare ostacoli, per garantire la continuazione della specie. I semi sono formati dall'embrione, da sostanze nutritive e dai tegumenti, che rappresentano la protezione dei primi due. Quando i semi sono maturi, fecondati e staccati dalla pianta madre, vanno in un periodo di cosiddetta "dormienza", di durata diversa da specie a specie. Questo serve per consentirgli di superare un periodo critico che può essere rappresentato dal gelo, per le piante estive, o dalla siccità per le piante che necessitano di ambienti umidi. I semi duri hanno un periodo di dormienza che può durare anni, per garantire sempre una riserva pronta a germinare.

I fiori che coltiviamo in giardino o in vaso producono semi. Per alcune specie, la moltiplicazione attraverso i semi è la tecnica più semplice per avere altre piante l'anno successivo. Non per tutte le piante, però, vale questo discorso; vediamole nel dettaglio. I fiori estivi sono i più semplici da propagare per seme. Dopo la fioritura e il disseccamento del fiore, i semi sono evidenti e facili da raccogliere. Citiamo, come esempio lampante, i girasoli dai grandi semi ben visibili, così facili da individuare, raccogliere e conservare. Un altro esempio di seme molto facile da vedere è quello grande e nero della bella di notte. In maniera meno visibile, anche gli altri fiori producono semi allo stesso modo: le zinnie, le viole, i tagete, la lavanda, dopo la fioritura generano i semi che rappresentano la loro continuità. Alcuni sono piccolissimi, come quelli della petunia, ma tutti possono essere raccolti e conservati per la stagione successiva. Basta metterli in una bustina di carta, sulla quale scriveremo il nome della pianta e l'anno in cui sono stati prodotti.

Il discorso fatto finora non è altrettanto valido per i semi di fiori di piante da appartamento. La violetta africana, lo spathifillum, l'anthurium, l'ibisco, l'azalea, l'ortensia ed altre piante perenni, che normalmente coltiviamo, producono i loro semi, ma farli germogliare non è altrettanto semplice. Per queste piante si preferisce, perchè più semplice ed immediato, moltiplicarle per talea o divisione dei cespi. I semi che possiamo recuperare dalle nostre piante non sempre ci garantiscono di avere piante identiche a quelle da cui li abbiamo presi; questo di solito non è un problema, ma può diventarlo se vogliamo essere certi di avere quell'esatta tonalità di colore, perchè magari stiamo progettando un giardino. Sia che abbiamo conservato i semi delle nostre piante, sia che acquistiamo varietà diverse in un vivaio o da un fioraio, dovremo seminarli per far spuntare le nuove piantine. Quasi tutti i semi di fiori possono essere seminati verso fine inverno, inizio primavera. Nelle regioni del nord sarà opportuno attendere aprile, se si vuole seminare all'aperto; a sud si può cominciare verso la fine di marzo.

Solitamente i semi vengono posti in un semenzaio protetto in cui è posto un terriccio leggero, di torba e sabbia, ben inumidito. E' importante la profondità di semina, che è in stretta relazione alla dimensione del seme stesso. I semi di girasole vanno interrati di qualche centimetro, quelli di zinnia ad un paio di centimetri, ma quelli piccolissimi di petunia o viola del pensiero devono essere solo leggermente coperti da un sottile strato di terriccio, di pochi millimetri. I semini vanno tenuti adeguatamente umidi, ma vanno anche arieggiati per prevenire le muffe. Con i semi piccoli, fare attenzione a non smuoverli quando si annaffia: meglio usare un vaporizzatore. Quando si semina direttamente nel terreno, le piantine nate vanno diradate, lasciando solo le più forti. Quelle del semenzaio vanno selezionate, utilizzando le migliori e ponendole in giardino o in vaso. I semi di fiori ci danno la soddisfazione di far nascere nuove piante grazie alle nostre cure, ma attenzione: i semi maturi sono una grande attrazione per gli uccelli, che se ne nutrono.


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