Non ho visto che i riflessi filmati del match, ma Lalazio a Torino ha difeso allo stremo la propria porta e con abilità e fortuna, rimonta e porta a casa un pareggio che gli consente di sperare nella Finale. Il gol della Juve non era regolare. Altro non so.
Il match (ennesimo) dell’Inter contro la Roma l’ho seguito e come quello della scorsa giornata di Campionato, non è stato un gran match. Come domenica scorsa ha giocato meglio la Roma che non i nerazzurri e cosi il 2-1 finale è meritato dai giallorossi.
Per me il gioco dell’Inter è catastrofico da inizio stagione con qualche rarissima eccezione, da sempre lo definisco Modulo Don Bosco. Corrono un po’ tutti dietro alla palla e costruiscono gioco con lancioni lunghi da far pena. Però si sa che questo è il “brodo” che passa il convento. Ammetto però che è un “gruppo” che da tutto e non molla mai, specialmente quando l’avversario rallenta i ritmi di gioco, l’Inter riesce a rimettere sempre la testa fuori dall’acqua. Credo sia meglio la difesa a quattro che da più equilibrio.
Non ho capito lo schieramento iniziale con Obi fuori posto e di nuovo Pereira in campo non si capisce a fare cosa. Nagatomo in panchina, Cambiasso in campo. L’argentino, detto con il massimo rispetto, oramai mi sembra sempre di più assomigliare ad un arbitro che si muove in campo avanti ed indietro senza mai intralciare l’azione ne tantomeno intercettare una palla o costruire un’occasione. Nel primo tempo con la difesa a tre e Cambiasso/Zanetti a fare filtro accade che la Roma fa quel che vuole senza nessun problema. Benassi da solo contro tutti, Guarin in appoggio a Palacio che di fatto però si sfianca da solo correndo come un pazzo su inutili palloni gettati nel vuoto dalla difesa nerazzurra. Da fermo Cambiasso sa essere utile e cosi riesce a sorprende la Roma con una punizione battuta a sorpresa con la quale “imbocca” Palacio che segna un gran gol. Poi Cambiasso torna a fare da arbitro per il resto del match. Clamorosa l’occasione,doppia, di Palacio nel secondo tempo.
Handanovic prende due gol che sono al limite tra la prodezza dell’attaccante e la papera del portiere; sul colpo di testa di Florenzi non credo potesse fare molto, ma rimane fermo. Sul colpo di testa di Destro piega le braccia all’indietro e la palla gli passa sulla testa. Non credo potesse far molto, la distanza era minima, però quel gesto mi lascia un dubbio. L’intervento su Totti, che voleva irriderlo dribblandolo, è però strepitoso come il seguente salvataggio di Ranocchia sulla linea.
Non capisco ancora se Stramaccioni è un ottimo allenatore con le mani legate oppure un mediocre allenatore con le mani libere.
Il giovane allenatore