Seminare il vischio? Certo che si può fare!

Da Stefaniapianigiani @enogastrogarden


Avvicinandosi alle feste di Natale, viene spontaneo pensare al vischio, portafortuna, che mettiamo spesso sopra la porta di casa, e gli innamorati la notte di capodanno, si scambiano sotto pure un bacio. Ma lo sapete che questa strana pianticella che cresce sugli alberi, è di facile riproduzione e la possiamo “allevare” anche su una pianta del nostro giardino?

Il vischio “campa” su altre piante, nutrendosi della loro linfa, senza aver bisogno di acqua e terra. Ma come facciamo ad allevarlo? Semplice! Procuratevi del vischio dal fioraio, o se abitate in campagna, vicino a qualche bosco, staccate qualche bacca. Schiacciate la bacca, rompendo la buccia tra il pollice e l’indice, poi ponetela su un ramo “giovane” orizzontale della pianta in giardino che avrete scelto, facendo attenzione  a far aderire bene il “seme” vischioso. Dovrete fare questa operazione, come se schiacciaste la gomma americana contro una superficie, quando è masticata per capirsi

Vi consiglio di mettere sul tronco più bacche di vischio, per precauzione, contro animali e intemperie, stile forti nevicate o grossi colpi di vento. Passati alcuni giorni, si asciuga la sostanza molliccia, lasciando il seme incollato al ramo. Dopo qualche mese, cominciano a nascere uno o due “elementi” che daranno vita alla vostra pianta di vischio. Perché la pianta produca i “frutti”, dovrà passare del tempo,  anche alcuni mesi, quindi vi suggerisco di aspettare che la pianta si sia irrobustita prima di staccare i rami con le bacche. Tra  gli alberi che si prestano bene a ospitare il vischio, ci sono il salice, la quercia, il tiglio, il melo  e il susino. E’ come un gioco, da fare anche con i bambini, loro si divertiranno e voi ogni Natale ammirerete con soddisfazione la vostra creatura.


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