Ci sono mattine durante la settimana in I.F.S.E. in cui gli studenti sono chiamati a raccolta in aula magna dove alcuni ospiti, tra cui le aziende sponsor, descrivono i loro prodotti elencandone qualità e miglior utilizzo. In questi casi si prende posto a sedere, i più coraggiosi che vogliono a tutti i costi esaudire dubbi e curiosità guadagnano la prima fila, gli altri a seguire, mentre io corro in fondo alla stanza per paura di essere coinvolta, per qualche strano motivo, come assistente…ansia da palcoscenico!
Quando si tratta di ascoltare i racconti rimaniamo tutti intenti e silenziosi: per esempio la lezione sul riso Carnaroli Superfino della Riserva San Massimo ha approfondito diversi temi tra cui la riconoscibilità della pianta attraverso il suo sviluppo in altezza, il colore del cereale, l'essiccazione, ecc.
Di mano in mano sono passati i tipi di chicco da analizzare per colore, consistenza e profumo..pazzesco! lo sapevate che assaggiando un chicco crudo è già possibile riconoscere le caratteristiche distintive?
Alla fine del seminario la conversazione tra azienda e studenti ci accompagna verso la prova pratica. Giacomo, Stefano e qualche altro volontario hanno preparato i risotti mantecati semplicemente con burro e formaggio per darci l’opportunità di concentrare i sensi sul chicco e non sul solo sul gusto del risotto.
Il test del prodotto ha inizio, c’è chi scatta qualche fotografia, ma l’attenzione è rivolta principalmente a riconoscere le differenze che emergono durante l'assaggio tra una qualità di riso e l’altra.
Che espressioni serie e concentrate… ragazzi siete quasi credibili, si prospetta un futuro da chef!!