#Semovenutigiàmenati: quando il corteo pacifico non fa notizia #24N

Creato il 26 novembre 2012 da Andcontr @andcontr
“Semo venuti già menati”. Questo, insieme al “semo fisici, nun ce fregate” e ai colapasta in testa, sono i tre simboli di un sabato di contestazione studentesca. Pacifica. Si, questa volta è stata davvero una protesta pacifica, almeno in quel di Roma, blindata quasi ci fosse una terza guerra mondiale in arrivo. Protesta pacifica degli studenti medi, che hanno sfilato anche nelle cosiddette zone rosse con volto scoperto e il sorriso stampato sul volto. Si poteva comprendere che fosse una protesta pacifica per la mancanza di notizia. Analizzando i fatti, si vede come i media si soffermino sulla bandiera del PD bruciata nel comune di Pisa, piuttosto che i fumogeni in quel di Napoli. Eventi marginali e senza radicamento che distolgono la vera notizia: i ragazzi in piazza erano meno del #14N. Un dato che può essere indifferente ai più ma credo che meriti un minimo di attenzione. I ragazzi si sono stancati di scendere in piazza? hanno paura di eventuali scontri, vedi settimana scorsa?  La risposta più ovvia potrebbe essere quella che il sabato gli studenti non scendono in piazza perché non c’è scuola e la sera si esce. La risposta più ricercata potrebbe essere invece la paura di manifestare. Paura che sa di mancata democrazia, sa di repressione, sa di divisione di intenti, sa di sconfitta. La paura degli studenti medi si ritrova anche in alcune dichiarazioni della giornata di sabato quando alcuni studenti davano la colpa agli studenti universitari per gli scontri. Una denuncia in sordina, che però deve mettere in guardia: la mancata presenza degli universitari ieri ha corrisposto ad una pacifica marcia. Senza spostare il discorso su chi dei due schieramenti abbia ragione una cosa è certa: chi ha fomentato gli scontri è riuscito a dividere uno schieramento che si stava unendo. Il #24N sarà ricordato per la sua vena goliardica. In un paese che ha in un comico il secondo partito, usare slogan non violenti ha suscitato un aumento del consenso da parte della cittadinanza. Guardando il flusso di tweet della giornata si possono trovare una flessione in ribasso di commenti negativi (sui disagi, sul’inutilità della protesta ecc..) e un sostanziale aumento di endorsement da parte di un gran numero di cittadini dovuto proprio alla scelta di una manifestazione pacifico-goliardica. Questo porta ad un sostanziale pareggio se si vuole contare come punto a favore del #24N. Nota in calce: Questa è la fotografia che può essere eletta a foto del giorno. Identificati. La continua richiesta dei numeri identificativi da parte delle forze dell’ordine sta divenendo finalmente un punto cardine delle manifestazioni. Un esercizio di democrazia a cui l’Italia non ha ancora pensato. Un passo avanti potrebbe essere applicato, magari tirando anche la manica agli insurrezionalisti, vietando il corteo a coloro i quali non sfilino con il volto scoperto. Arresto preventivo e via. Peccato che gli infiltrati ci siano sempre e non si riesce mai a comprenderne la natura. Un esercizio da parte degli studenti potrebbero essere dei corsi di non violenza e di reazione agli infiltrati. Dargli degli anticorpi così da poter manifestare senza paura. Il futuro dell’Italia passa anche da qua. #semovenutigiàmenati sempre e comunque. E magari #nuncefregatesemoilvostrofuturo.

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