Sempre e comunque le primarie

Creato il 13 febbraio 2012 da Spaziokultura
Nei giorni scorsi a Genova si sono tenute le primarie del centro-sinistra e a prevalere è stato il candidato vicino al Sel. Niente di strano se non fosse che i due candidati proposti dal Pd locale sono stati battuti con gran sorpresa dei dirigenti genovesi. Gran sorpresa? Ma perchè questa sorpresa se le primarie proprio a questo dovevano servire e cioè permettere a chiunque faccia parte o sia vicino al centro-sinistra di partecipare? Se le primarie ogni volta dessero  sempre i soliti risultati tanto varrebbe non farle proprio e decidere a tavolino un candidato ideale. Invece, è questo è il bello, spesso, come a Napoli, a Milano, si costruiscono grandi successi di coalizione attraverso un mezzo, appunto le primarie, che diventano una specie di rampa di lancio. Vittorie straordinarie come quelle di Pisapia o De Magistris vengono fuori proprio da questo esercizio di democrazia e partecipazione. Poi non dobbiamo dimenticarci che probabilmente anche tra le altre componenti del centro-sinistra ci possono essere persone valide e su cui tanti cittadini convergono con speranza e fiducia. Ciò che è importante credo sia la realizzazione delle primarie sempre e comunque per dare voce a tutti, per far partecipare tutti e per unificare tutti. Il centro-sinistra attraverso le primarie dovunque deve dare un segnale di cambiamento, mettendo in gioco la propria storia e la propria tradizione senza però paura di vedere "scelto" un candidato che non sia diretta espressione del Pd: il candidato che vince le primarie deve per forza convincere perchè è il risultato di una convergenza popolare e non importa se sia del Pd, del Sel o di Idv. La convinzione deve essere di avere sempre il meglio per dare il massimo alle comunità di riferimento. Quella di mettersi in gioco con le primarie dovrebbe essere la normalità anche nei piccoli paesi come Pentone, dove troppo spesso prevalgono i personalismi. Non solo primarie di coalizione, ma direi primarie soprattutto per mettere pace tra tutti i candidati a sindaci che escono ad ogni tornata elettorale e che impediscono, attraverso l'esercizio esagerato dell'individualismo, la normale espressione democratica. A Pentone tutti dovremmo pretendere che i candidati sindaci li scegliamo noi per evitare, come troppo volte è accaduto, di optare per il meno peggio. Facciamo le primarie sempre, per il Comune, per i nostri candidati alla provincia, e per qualunque carica Pentone possa ambire. L'idea deve essere non avanti i candidati, ma prima il paese e i suoi interessi e solo con le primarie a vincere sarà la comunità.

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