Fonte: senato.it
Lettera aperta afro - europea nella giornata mondiale del bambino Soldato
Oggi, 12 febbraio, si celebra la giornata internazionale del Bambino Soldato, per denunciare una piaga particolare che persiste in 23 paesi dove sono sfruttati migliaia di bambini dalle forze statali o dai gruppi armati, sotto gli occhi della Comunità internazionale che sembra impotente a reagire, limitandosi a descrivere la tragedia e a denunciare in modo generico le responsabilità dell'uso dei piccoli Soldati, senza pertanto prendere azioni concrete per mettere fine a questo insulto all'umanità.
È una giornata dedicata non solo a illustrare la prognosi di una malattia acuta ma di proporre che i fari rimangano accesi su queste barbarie. Oggi noi le ONG marocchine d'Italia e di Francia abbiamo organizzato un sit in davanti al Parlamento Italiano per dare allarme e mettere in guardia contro questo grave problema e le sue imprevedibili conseguenze.
A titolo di esempio, ultimamente, abbiamo visto, che il gruppo terroristico nigeriano Boko Haram ha utilizzato una bambina Kamikaze di 10 anni che si è fatta esplodere assassinando tanti adulti e bambini. E seguiamo con sdegno da tanto tempo le barbarie commesse contro i bambini in Iraq e Siria dai gruppi terroristici armati del cosiddetto Stato Islamico (ISIS).
Non lontano da questi luoghi, nei campi di Tindouf in Algeria, persiste non solo l'uso del bambino Soldato deportato a Cuba per l'addestramento militare e reclutato nelle milizie armate del Polisario, ma, anche altre forme di violazioni dei diritti dell'infanzia in cui questo bambino è vittima di fame, malattie e malnutrizione perché la sua razione, dal mondo a lui offerta, viene dirottata verso il mercato nero dai responsabili algerini e la direzione del Polisario come testimonia, su questa realtà, l'ultimo rapporto dell'Ufficio Europeo di Lotta Anti Frode (l'OLAF) presentato all'UE.
Certi tra questi bambini sono stati mandati durante le vacanze d'estate, in Italia e in Spagna nell'obiettivo di strumentalizzali per fini di propaganda. Questi bambini non sono mai stati censiti malgrado le numerose risoluzioni dell'ONU e dell'ACNUR e sono considerati semplicemente come fondo utile per chiedere aiuti internazionali. Sono piccoli soldati utilizzati e all'infinito segregato nel famigerato deserto di Lahmada conosciuto come inferno assoluto sconsigliato da visitare da tutte le cancellerie occidentali per causa dell'insicurezza e il terrorismo. Infatti, riteniamo che l'Algeria è la principale responsabile.
Per tutto ciò, invitiamo pressantemente l'ONU, l'UE, il Parlamento e Governo italiani, il Papa Francesco, l'UNICEF e tutti coloro che hanno a cuore i diritti il del fanciullo di intervenire urgentemente ed di agire contro tutti i paesi iscritti sulla la "lista d'infamia" compresa l'Algeria per rispettare la legalità internazionale e i diritti dell'uomo e per sradicare questi pericolosi gruppi armati che violano i diritti dell'infanzia e che minacciano la sicurezza del mondo.
Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia (RACMI), Federazione Africana in Toscana (FAT), Organisation Colombe Blanche, Associazione Donne e Diritto , Alliance des Sahraouis Marocains en Europe