Teleaddicted
per tutti gli amanti delle serie TV
Sense8
Il mondo delle serie televisive è vastissimo, è dolce mi è naufragar in questo mare… Personalmente ne seguo davvero tante, purtroppo per guardare tutte quelle che reputo interessanti, non mi basterebbero dieci vite, così cerco di fare una selezione in base a quelli che sono i miei interessi: sci-fi, thriller, fantasy ecc. Mi rendo conto però che molto spesso, proprio perché appartenenti allo stesso genere ve ne sono a decine e decine, si ha l’esigenza di leggere delle recensioni che non siano le solite quattro righe offerte da Netflix, Infinity, Sky e altri canali di diffusione. Così ho deciso come per i libri, di dilettarmi anche nelle recensioni delle serie TV (e dare inoltre anche un senso a quello che ho studiato per anni :P).
Oggi parleremo di Sense8, che come il termine stesso suggerisce, se letto per intero in inglese, riconduce l’immaginario a qualcosa che ha a che fare con il “sensoriale”, l’empatia, i sensi. La serie è ideata per Netflix da Lana e Andy Wachowski con J. Michael Straczynski. Si si, avete proprio capito bene, dai geniali fratelli che hanno creato Matrix. Potrebbe essere definito sci-fi, ma niente super robot o tecnologie allucinanti e visionarie, solo 8 normalissimi esseri umani che vivono in posti diversi del mondo, di culture e orientamenti sessuali diversi, che hanno una connessione psichica particolare. A qualcuno potrebbe ricordare un po’ Heroes, dove ogni eroe aiutava l’altro, seguendo un cert collegamento.
Ideatore: Lana e Andy Wachowski ; J. Michael Strakzynski
Genere: Fantascienza; azione
Stagioni: 1
Puntate per stagione: 12
Durata singola puntata: 45-67′
Telefilm: In corso (annunciata seconda stagione)
Paese: Stati Uniti
Rete: Netflix
Lingua Originale: Inglese
di Danylù
Non voglio annoiarvi con il racconto della trama, vorrei entrare invece un pò di più nel vivo di quelli che sono alcuni dei messaggi che ho colto.
Prima si parlava di orientamenti sessuali, nazionalità e religioni diverse. E già questo è bastato a farmi amare questa serie dove si pone particolare attenzione a due dei mali che affliggono la nostra società: razzismo e sessismo.
Ebbene, le tematiche vengono affrontate in maniera egregia dai folli fratelli W., di cui uno dei due – Lana – ha deciso di cambiare sesso diventando donna, seguendo così quello che è il suo orientamento sessuale.
Nel complesso la serie riesce a suscitare curiosità nel spettatore, anche se per carburare bisogna aspettare il terzo o quarto episodio. Devo fare un elogio all’Incipit. E’ scritto divinamente, e mette da subito nella condizione di volere scoprire cosa succede, cosa è successo, e soprattutto perché!
Bella anche la fotografia, le ambientazioni e la costruzione dei personaggi, alcuni un po’ più epici di altri. In ogni caso ci tengo a chiarire che non ci si trova assolutamente di fronte a una serie Supereroistica, al contrario, i protagonisti sono umani che più umani non si può, con pregi e difetti che si posso amare o meno, ma in ogni caso apprezzabili.
Ci sono delle piccole incongruenze che non sto a specificare per evitare di fare spoiler, ma nulla di eccessivamente grave. Non posso che augurarvi buona visione e – vedrete – anche voi vi affezionerete subito a qualcuno, io personalmente ho adorato da subito Raily, anche se non ho condiviso molte delle sue scelte.
Cosa aggiungere: Enjoy!