L'Isola di Zannone è raggiungibile in battello da Ponza. Diversi pescatori e cooperative accompagnano dal Porto di Ponza per la traversata. Si approda (i mezzi non possono sostare) in località del Varo, dove inizia il sentiero a gradini immerso nella tipica macchia mediterranea, che giunge fino alla Ex Casa di Caccia (al momento non accessibile). Nelle vicinanze troviamo i resti del Monastero benedettino, eretto nel 504 e abbandonato 3 secoli dopo, a causa delle incursioni dei pirati saraceni.
Partenza: Caletta del VaroArrivo: Il FaroTempo di percorrenza: 1,30 oreDifficoltà: ImpegnativoLunghezza: 2 km caDislivello: 194 m
L'Isola di Zannone è raggiungibile in battello da Ponza. Diversi pescatori e cooperative accompagnano dal Porto di Ponza per la traversata. Si approda (i mezzi non possono sostare) in località del Varo, dove inizia il sentiero a gradini immerso nella tipica macchia mediterranea, che giunge fino alla Ex Casa di Caccia (al momento non accessibile). Nelle vicinanze troviamo i resti del Monastero benedettino, eretto nel 504 e abbandonato 3 secoli dopo, a causa delle incursioni dei pirati saraceni. Nei pressi del Convento vi è un'ampia radura da dove è possibile avvistare qualche Muflone, introdotti nel secolo scorso per motivi venatori. Proseguendo si arriva al Monte Pellegrino, da dove si possono scorgere Ponza, Palmarola e Ventotene.Poco dopo il Monastero si trova il sentiero che ridiscende sul versante opposto e entra nel bosco del Cavone del Lauro, formato da grandi lecci, corbezzoli, erica arborea e fillirea. Il sentiero termina presso il Faro di Capo Negro. Si ritorna per la stessa strada.
L'Isola di Zannone è raggiungibile in battello da Ponza. Diversi pescatori e cooperative accompagnano dal Porto di Ponza per la traversata. Si approda (i mezzi non possono sostare) in località del Varo, dove inizia il sentiero a gradini immerso nella tipica macchia mediterranea, che giunge fino alla Ex Casa di Caccia (al momento non accessibile). Nelle vicinanze troviamo i resti del Monastero benedettino, eretto nel 504 e abbandonato 3 secoli dopo, a causa delle incursioni dei pirati saraceni.