Al nostro arrivo al belvedere sul lago troviamo la prima brutta sorpresa della giornata:il lago è senza acqua!! Probabilmente sarà stata usata per qualche motivo dalla centrale, sta di fatto che il panorama che abbiamo davanti ai nostri occhi è qualcosa di desolante:
la foto non rende l'idea di quanta poca acqua ci sia
Dalla diga prendiamo il sentiero che sale per il bosco seguendo le indicazioni per malga Alvis e rifugio Boz, costeggiamo due case recentemente rinnovate e arriviamo al primo bivio mal segnalato: qui bisogna abbandonare il sentiero che porta al rifugio Boz e girare a destra in un sentiero senza indicazioni. Già da qui capiamo che lasegnaletica non è il forte di questo sentiero natura in Val Canzoi :((
a questo bivio bisogna girare a destra su sentiero non segnalato
Scendiamo attraverso dei piccoli tornati fino al torrente che dà vita al lago della Stua e lo superiamo con un caratteristico ponticello. Anche qui troviamo un bivio senza segnaletica e il nostro istinto ci consiglia di girare a destra e seguire il torrente, visto che lo scopo della gita è quello di fare il giro del lago della Stua.
foliage
qui a destra!
Continuiamo per un centinaio di metri e troviamo un'altra deviazione: lasciamo a sinistra il sentiero che conduce ai Pieni Eterni (bella escursione da fare il prossimo anno) e andiamo dritti seguendo il sentiero n. 806, ancora per una decina di metri, dove troviamo alla nostra sinistra una stradina che sale ripidamente nel bosco. Per fortuna qui c'è un cartello che indica il sentiero naturama non è ben visibile dato che è posizionato per gli escursionisti che arrivano dalla parte opposta!
primo cartello con le indicazioni del sentiero natura
Qui iniziamo a salire di quota, costeggiamo in altura il lago della Stua in un ambiente selvaggio seguendo le indicazioni colore viola, il colore del parco nazionale, presenti sugli alberi e qualche volta anche nella roccia. Passiamo sulla destra una casa invasa dalla vegetazione e da qui iniziamo a scendere fino a quello che doveva essere la riva del lago. Una situazione così non è cosa di tutti i giorni, ne approfittiamo per camminare su quello che doveva essere il fondo del lago fino ad arrivare alla poca acqua presente: questo è stata la parte più bella dell'escursione!
Ritorniamo ai nostri passi e attraversiamo il letto di quello che doveva essere un torrente di alimentazione del lago e, costeggiando poi la riva opposta, iniziamo a salire fino ad arrivare ai ruderi di una casa situata sopra la diga, a poche centinaia di metri in linea d'aria dal ristorante Boz. Qui troviamo un altro bivio, questa volta senza neppure il minimo segno di colorazione viola sugli alberi o nelle rocce. Decidiamo allora di prendere il sentiero che scende ripidamente sulla destra a tratti abbastanza esposto ma facilitato con delle scale di legno.
La discesa continua ripida fino al torrente dove troviamo un ponticello che conduce al parcheggio dove abbiamo parcheggiato la macchina questa mattina.Il sentiero natura però non sarebbe finito qui. Secondo l'itinerario proposto dal parco nazionale delle dolomiti bellunesi, che secondo me ha ben poco di dolomiti, bisogna continuare a costeggiare il torrente per poi risalire dall''altro lato della strada facendo così un anello. Peccato che dopo pochi metri il sentiero finisce in mezzo ai rovi! Probabilmente ci è sfuggito qualche passaggio in una delle tante diramazioni non segnalate, ma non è il caso di tornare indietro :(( Oggi purtroppo è andata così.Facciamo poi una sosta al bar per un bel dolce ma neppure la crostata di mele è stata all'altezza di quelle assaggiate durante l'estate :((
Prediamola con filosofia, non sempre le escursioni possono andare bene, certo è che in quanto a panorami selvaggi e isolati la Val Canzoi può dire tranquillamente la sua.