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Sentito al bar, la nuova rubrica sul mondo del motorsport (di cui nessuno sentiva il bisogno)

Da Motociclistidatavola
Eccoci qua, dopo aver lungamente pensato e riflettuto abbiamo deciso di aprire una nuova rubrica su questo blog e la chiameremo “Sentito al bar”. Ci occuperemo di motorsport, ci butteremo pure noi a dare commenti ed aggiungere il nulla totale sui vari episodi che via via si proporranno.Però lo faremo rispettando alcune regole, che sono quelle del bar. Non avremo mai notizie fresche ma solo riportate e quindi già acquisite. Come al bar, non ci sentirete mai dire “sappiamo in esclusiva che Lorenzo andrà in Ducati” ma ci sentirete dire la nostra sulla notizia che Lorenzo andrà in Ducati (supposizione utilizzata a titolo di esempio). Non forniremo mai pareri autorevoli, chi scrive su questo blog ne capisce il giusto e il fatto che abbiamo lo spazio per esprimere un'opinione non le rende necessariamente autorevole (cazzo, questa è bella!), come urlare non fa avere ragione. Non avremo mai una verità assoluta e una posizione definitiva ma saremo sempre alla ricerca della possibilità di contraddirci e smentirci e cambiare idea. Lo facciamo per una scelta ben precisa.Sentito al bar, la nuova rubrica sul mondo del motorsport (di cui nessuno sentiva il bisogno)Premesso questo, quanto accaduto in Malesia è troppo goloso per non essere sfruttato per un bel lancio. Il fatto, la vicenda, il casus lo conoscete ormai tutti e abbiamo avuto modo di leggere e sentire le opinioni di tutti. Direi che ormai è assodato che ogni parere è stato magneticamente attratto verso due poli, verso due posizioni distinte ed opposte. Ogni fazione ha pareri autorevoli, credibili, faziosi e ottusi. Aggiungere il mio parere autorevole, credibile, fazioso e ottuso mi pare fuori luogo. Se volete sapere come la penso, cosa ho visto in quelle immagini...chiedetemelo. L'unica cosa che mi sento di riportare nuovamente è il mio primo pensiero su tutta la vicenda: per formazione personale sono abituato a competere, in ambito sportivo, comportandomi con sportività e non in punta di regolamento; per quanto faccia sorridere la frase originale di Boskov (rigore è quando arbitro fischia), per me rigore è quando fai fallo, non quando arbitro fischia. Io penso che si debba competere in un piano di sportività che è al di sopra delle semplici regole.Quindi non parlerò del fatto, non dirò più di quanto già detto, la mia opinione in merito non è spendibile in nessuna diatriba autorevole, tenetevi quella di Ungaro o di Reggiani (uno per parte) se volete affiancare un pensiero autorevole al vostro.Anni fa nella NBA, la lega basket professionistica americana, si presentò un grande problema. Continuata a leggere, pare una boiata ma ci arrivo, abbiate fede. Il problema era questo: il brand di un giocatore, tale Michael Jordan, valeva più del brand dell'intera lega (brand in senso esteso, non solo di marchio, parliamo di peso politico, economico, visibilità, spendibilità, riconoscibilità). Questo era un problema e la lega riuscì a svincolarsi da questo problema (e a diventare una delle leghe sportive più forti, note e ricche) quando smise di cercare un nuovo MJ. Per lungo tempo la lega si era interrogata su come sopravvivere al dopo MJ, quando la luce si sarebbe spenta. Ecco, la MotoGP secondo me è in una situazione simile e dopo la Malesia bisogna che attivi un piano B, velocemente. Ricordo una intervista di Marquez di pochi anni fa in cui disse “quando dico in giro che corro in MotoGP non tutti capiscono, quando dico che corro con Valentino allora capiscono”. Per anni la MotoGP, o meglio chi la gestisce, ha cercato di trovare un nuovo Valentino, qualcuno con la sua capacità di vincere e la sua capacità di gestire tutto quello che ruota attorno. Purtroppo ognuno è fatto a suo modo e alcuni piloti velocissimi sono risultati goffi alla voce “marketing e comunicazione”, altri non sono sembrati così vincenti (e per fare il fenomeno ai microfoni è meglio se sei un vincente).Marquez pareva poter essere il nuovo Valentino, fra l'altro con la benedizione dello stesso VR46, ormai consapevole di essere alla fine del regno e intenzionato a non abbandonare la MotoGP (e i suoi interessi, in fin dei conti la VR46 gestisce molti brand dei singoli piloti ed è suo interesse continuare ad avere mercato). Io penso che quanto accaduto in Malesia (ma non solo, adesso fare della dietrologia è facile) abbia quanto meno fatto intendere che MM potrà forse sostituire VR nel suo ruolo di Re (anzi lo potrà sostituire sicuramente) ma non ha le capacità per sostituirlo in quelle di giullare. Stando così le cose quando Rossi smetterà si spegneranno molte luci sulla MotoGP. E' vero che il mondo social è pieno di gente che non vede l'ora, che vuole tornare al motociclismo di una volta, fatto di uomini veri, piloti veri, valori veri e.....tanto, tanto buio. E' chiaro che io invece spero che la MotoGP continui a crescere, che faccia come la NBA dove il livello continua ad alzarsi, lo spettacolo crescere e da un punto di vista sportivo continuano a sculacciare ogni pretendente? Spero si sia colto. Fra l'altro sono anche fautore di un pensiero poco originale. Esiste un pilota molto forte, che corre in molte classi diverse e vince sempre (ma gli avversari chi sono?) che è pure belloccio, riempie la tuta di sponsor, cura la sua immagine, recita in alcuni film e posa per diversi fotoromanzi, gli vengono attribuiti diversi flirt. Avrete capito che parlo di Agostini. Bene, pensate ad Ago ai giorni nostri, con la nostra visibilità e la cattiveria da tastiera sdonagata dai social. Io non penso che adesso lo vedremmo come un Dio dell'Olimpo, sinceramente. Il fatto è che da questo non si torna indietro, da questa libertà di scrivere idiozie e di esprimere pareri stupidi mica possiamo tornare indietro e chiuderci di nuovo nei bar veri, lasciando questi localoni virtuali.Finché continuiamo a sperare di poter tornare indietro non ci rendiamo conto che l'unica alternativa credibile è chiudere la baracca, è più facile chiudere che non ridimensionare. Non si torna indietro, ecco perchè la MotoGP deve avere un piano B che guarda avanti. Non può lasciare che Marquez si bruci mettendo i panni di Rossi, non può pensare che Lorenzo rischi di annegarsi per continuare con certi spettacolini. Nessuno di loro sarà Rossi (inteso a 360°, non è un giudizio sportivo, sull'aspetto sportivo siete tutti in grado di dare valutazioni più centrate della mia). Però giunti a questo punto, quando Rossi smetterà o ci sarà un piano B o non esiste tornare a com'era prima, troppi soldi, troppi interessi, o si riesce a riaccendere la luce o si chiude, non si torno indietro. La Malesia deve essere uno spartiacque nella storia della gestione della MotoGP, deve essere l'occasione per rivedere tanti piani futuri, per continuare a credere che ci possa essere un grande spettacolo fatto di velocità, tecnologia e prestazioni.

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