Sento

Da Olivierifrancesco

Sento il vacillare fragile di questo tempo Sento le urla affrante della disperazione Sento merda che trasale dalle narici Sento pianti avvolti da lutti incapaci a morire Sento la litania delle parole vacue Sento la madre che abbatte il figlio a colpi di divieti Sento il padre che sbrana la madre col sudario della disoccupazione Sento il figlio che spara in bocca al proprio io Sento le carceri che brulicano vendetta Sento le carni di quegli umani tumefatti come porci Sento le loro vene intrise di veleno e fame Sento l’ignoranza del politico buffone Sento l’ipocrisia di una crisi voluta studiata preparata Sento cristo in croce stanco di chiodi ecclesiastici Sento la voce del bambino che piange non sapendo che è solo l’inizio Sento l’indifferenza sputata in faccia ai commensali davanti alla televisione Sento la ribellione che alza il pugno senza braccio Sento il potere affamato di carogne pronto a scorticare vite umane Sento la filigrana del denaro che taglia il collo del piccolo artigiano Sento la vagina distrazione di massa che serve il codice segreto per la felicità Sento gli immigrati che rantolano agli angoli delle strade Sento questi poveri figli di paesi poveri mendicare uno sguardo Sento la strafottenza del ricco che piscia sorrisi al popolo represso Sento le banche genuflesse alla chiesa madre esportatrice di morale multinazionale Sento il cane abbattuto unico amico che mi era rimasto Sento la solitudine dell’esser solo.
©OlivieriFrancesco