Spalancateci infine la porta e vedremo i giardini
(Simone Weil)
Il tre luglio, nella notte rosa di Cadelbosco (RE) il rosso di voci e suoni per tenere alto lo sguardo sul femminile.
Non abbassare lo sguardo è un’assunzione di responsabilità, un contatto di voci e di musica messo in piazza, il tre luglio nella notte rosa di Cadelbosco di Reggio Emilia per contrastare il primo anello di spirale, quella della violenza contro le donne, che gira si avvolge sul silenzio e sull’isolamento (dagli studi di Lenore Walker).
Il giro contrario sarà nei versi di Claudio Bedocchi e Meth Sambiase, nella melodia di Giovanna Dazzi e nelle storie delle donne dell’associazione Nondasola Onlus di Reggio Emilia.
http://it.calameo.com/books/0010824758c7d6361765b
Ogni persona si sente meno responsabile se ad assistere ad un evento d’aggressione si è tanti, perché ognuno pensa che interverrà qualcuno degli altri.
Recentemente “una delle griffe più popolari dell’alta moda (D&G) aveva creato una pubblicità con un giovane maschio chino su una ragazza tenuta bloccata a terra per i polsi, mentre altri quattro giovani maschi guardavano impassibili la scena. La pubblicità è stata ritirata dopo proteste di vari gruppi sociali ma solo in Spagna (D. Bersani)
Abbassare lo sguardo
L’atto fisico: si interrompe ogni tentativo di relazione staccando il contatto visivo e l’Altro ridiventa l’Estraneo. L’alienazione dall’Altro inizia e termina con la cecità dello sguardo, ennesima rimozione dall’intimità di incontri faccia a faccia. Ci si cautela contro il magma emotivo dell’incontro con l’Altro, marcando la linea che divide l’Atarassia della propria biografia individuale dal vulcanismo dell’empatia.
L’atto sociale: si descrive il processo della vita come una sequenza di problemi pregiudiziali.
Un problema legato all’autonomia delle donne è il fatto che costituiscono il sesso più debole. E’ una cosa difficile da dire, e non solo ai giorni nostri. Le donne sono più resistenti degli uomini, e vivono più a lungo, inoltre molte di loro hanno un’ammirevole forza d’animo. Sono vantaggi non da poco. Tuttavia nella forza fisica, la maggior parte degli uomini è senza dubbio superiore alla maggior parte delle donne, e anche nell’aggressività.
(Harvet C. Mansfield in Virilità - Il ritorno di una virtù perduta, p 202)
Filed under: Eventi, musica, poesia Tagged: 2012, Associazione Nondasola Onlus, Cadelbosco, Claudio Bedocchi, Eventi, Giovanna Dazzi, Meth Sambiase, Musica, Notte rosa, poesia, WSF