Senza biglietto + Scene metropolitane

Da Giosafat @giosafat

Ieri ho provato l’ebrezza di viaggiare senza biglietto. Sì, c’è gente che lo fa come normale amministrazione, ma che volete farci, sono ragazzo bravo io! Sarà che io le uniche volte che ci ho provato è sempre finita male, tipo quella volta a Madrid che non solo ci hanno fatto la multa, ma all’amico mio gli hanno ritirato pure l’abbonamento, comunque sia l’ansia mi è salita. Sia chiaro, non è che ho deliberatamente scelto di trasgredire, è stato un misto di fretta di salire sul treno e assenza di controllore lì sul momento quando sono salito. Sapete com’è: ‘azzo vuoi, t’ho pure cercato, tu non c’eri, ora che vuoi da me? Sta di fatto che col passare dei chilometri l’ansia mi saliva, e nonostante la tratta non fosse così lunga, non sono stato troppo bene.
Intanto pensavo ad altre scene viste su treni e autobus. Scene di gente senza faccia.

La scena della zingara scroccona
«Eh? Che? Io no capire!»
«No, no, che tu ci capisci benissimo».
«Eh, ah.. cosa? abdalà…(parlottamenti) eh?»
«Ti carieru i picciuli (ti sono caduti i soldi)».
Lei si china.
«Aaah! Allora vedi che lo capisci l’Italiano!»
Alla faccia mia, sta gente gli fa pietà e scende alla fermata successiva senza multa.

Il pischiello coglione con la musica neomelodica a palla
All’amico: «Io pagare biglietto?? Ma sei cogliooone?? Io di qua.. bla bla bla, io di la, bla bla bla. Mio padre qua.» Tunz Tunz para Tunz.
Come entra il controllore scendono alla prima senza farsi sgamare. Pezzenti! Penso io.

La fessa oca di turno
Al capolinea salita sull’autobus non ancora partito, con il biglietto prestato dall’amico scroccone che aveva messo la colla pritt dove avviene la convalida.
«Signorina, il biglietto è contraffatto, guardi la scritta va via».
«Eeheheh» (..zzo ci ride? Bah) «Ma io non lo sapevo, me l’hanno dato».
«Le devo fare la multa».
E intanto che i portoghesi di turno se la filano, la pirla si fa fare la multa.

Il controllore patriottico
«Collega l’amico qui non ha il biglietto».
«La prego, sono salito sull’autobus, non ho fatto in tempo, dovevo fare solo una fermata…» sudore e sangue.
E l’altro: «Sai che ti dico? Ogni volta salgono gli extracomunitari senza, poi ci fanno pena e multa non gliene facciamo. E gli unici a pagare sono i palermitani. Ora qua c’è sto picciotto, studente, e io gli devo fare la multa? Non gliene faccio! Scendi alla prossima però!»
«Grazie, grazie!»

Poi qualcuno incassare una giusta multa, non senza una sana contrattazione l’ho visto pure.

Insomma, per fortuna il controllore non è passato più, e mi sono risparmiato questi dindini. Tuttavia non è il genere di adrenalina che mi piace.