Senza famiglia altro non è se non la storia che ha ispirato la figura di Remi, il protagonista dei cartoni animati che guardavo io da bambina... la scimmietta, il cane... mi metteva addosso sempre una gran tristezza quel cartone animato eppure non ne perdevo una puntata.
Il romanzo originale risale al 1878 e narra la storia di un bambino di otto anni che scopre di essere stato adottato e, dovendosi allontanare dalla sua famiglia adottiva, viene affidato al maestro Vitali, un artista di strada che si sposta da un angolo all'altro della Francia assieme ad un gruppetto di singolari amici animali.
Nella versione che ha preso in prestito mia figlia vengono proposte delle immagini piuttosto grandi ed i testi sono scritti solo sulle pagine di destra. Nel vedere mia figlia con questo libro in mano l'ho vista armeggiare con il formato, un formato A4 e mi ha lasciato chiaramente capire che avrebbe preferito avere tra le mani un libro più compatto e maneggevole. Oramai inizia a sentirsi grande e sono cambiati anche i suoi gusti in fatto di letture: inizia ad apprezzare i libri che può portare con se anche quando è fuori casa per cui quelli di gran formato iniziano ad essere scomodi. E poi non sono più così importanti le illustrazioni, non come lo sono state fino a qualche tempo fa. Compirà nove anni a dicembre: siamo nella fase di passaggio verso l'adolescenza ed è cresciuta anche come lettrice. E' ancora una bambina, è ovvio, ma i suoi gusti in fatto di letture stanno cambiando...
Quella di Remi è una storia triste ma con un lieto fine. Quel bimbo che viene proposto sulle illustrazioni non è il Remi che ricordo io, quello dei cartoni animati ma la storia è, ovviamente, la stessa... Lettura agevole, proposta in forma molto più breve di quella originale, con parecchi discorsi diretti. Scorre anche per i lettori più giovani proprio grazie alla formula dei discorsi diretti.
Quella che abbiamo avuto noi tra le mani è un'edizione del 1996 ed il prezzo stampato sull'ultima di copertina è di 12.900 delle vecchie lire.