"senza filtro", approfondendo le dinamiche in materia di informazione

Creato il 20 marzo 2016 da Alessandro @AleTrasforini

Quali ( e quanti) sono i vincoli che gestiscono mo( vi)menti e dinamiche capaci di regolare ' flussi' e specifiche caratteristiche dell'informazione?
Le dinamiche percepite da persone ed uomini sono vincolate strettamente ai contenuti espressi dall'informazione, in quanto la stessa dovrebbe ( quantomeno teoricamente) essere veicolo di verità od almeno di conoscenza rispetto alle decisioni chiave prese dal ( reputato o fondato) potere.
I conflitti che l'informazione può ( contribuire ad) accendere in un contesto estremamente complesso come quello attuale possono essere potenzialmente dirompenti: cosa potrebbe accadere qualora l'informazione non riuscisse ad effettuare al meglio possibile il suo dovere?
Mediante quali ' leve' sarebbe possibile esercitare un controllo il più capillare e consapevole possibile dei mezzi e canali di informazione esistenti? Quali ' dinamiche' potrebbero sopravvivere in eventuali rapporti malati e/o compromessi fra poteri, informazione e percezione degli stessi nei confronti dei vari destinatari esistenti? Per rispondere a domande simili dovrebbe essere importante fornire esempi specifici e dinamiche puntuali mediante i quali riferirsi alla costruzione di un quadro generale utile per comprendere alcune dinamiche specifiche altrimenti ( inevitabilmente) sottovalutate.
Risulta possibile agire nel solco di questi contenuti per ( cercare di) definire cosa sia e come si qualifichi l'informazione nel contesto attuale, potendo attingere all'opera " Senza filtro - Chi controlla l'informazione" scritta dal saggista Alessandro Gazoia e pubblicata dall'editrice Minimum Fax.
Il contenuto del libro appare estremamente chiaro sin dal fondo dello stesso:

"[...] Chi ha, oggi, il potere sulla comunicazione? I canali tradizionali stanno perdendo sempre più peso a favore dei nuovi attori, i social media e il web, e lo strumento dominante non è più rinchiuso nelle pareti domestiche ma nelle nostre mani e nelle nostre tasche, lo smartphone.
Nel ricambio tecnologico, gli strumenti di interpretazione e le nostre stesse coscienze stanno subendo una mutazione profonda. Il crollo delle usuali mediazioni fa sì che concetti fondamentali della democrazia, quali il diritto di parola e la libertà d'informazione, vengano ridiscussi accanto a nuove categorie, come l'imperante sharing economy e i dati azionari, e parole come 'inconscio' e 'mercato' si miscelino in combinazioni diverse.
Tutti siamo coinvolti: la stessa salute democratica passerà dalla nostra consapevolezza di fruitori e produttori di informazione. [...]"

La necessità di inserirsi al meglio possibile nel dibattito esistente rischia di essere una strada alquanto ripida e scoscesa da percorrere, proprio perché moltissime sono le variabili che rischiano di non essere controllabili o definibili in un quadro estremamente fluido quale è quello contemporaneo.
Alcuni elementi chiave di incertezza ci vengono forniti dal quadro generalmente presente a livello globale, proprio perché tante sono le dinamiche di opportunità e di realtà attualmente incerte.
Dinamiche che è impossibile chiarire con certezza, in quanto può ( purtroppo spesso) succedere che i controllati dell'informazione ne siano anche controllanti.
Il punto cruciale di questo circolo vizioso può ( contribuire a) produrre un cortocircuito potenzialmente devastante, su una lunghissima serie di realtà: credibilità, etica, affidabilità dell'informazione, competenza od accrescimenti culturali mancati solo per citare alcuni fra gli esempi maggiormente definibili.
I settori su cui si definisce l'opera riguardano la definizione di un'importante serie di esempi specifici entro i quali poter rilevare specifiche e dinamiche capaci di spiegare e/o di compromettere le componenti informative esistenti nella società. Le realtà illustrate portano a convergenze e rapporti stretti l'informazione con una precisa serie di argomenti concreti:

  • Rapporti esistenti fra informazione e potere;
  • Relazioni tra frammentazioni del quadro informativo, filtri nella percezione della realtà esistente e convergenza verso argomenti strutturalmente predominanti in campi vicini a quello dell'informazione;
  • Attività legate a presa di parola, innovazione ed ideologia nel campo informativo in richiamo a coesistenza di più sfere d'influenza nel campo dell'informazione;
  • "Passioni" e componenti specifiche dell'informazione, in rapporto a settori ad essa solo apparentemente estranei.

L'approfondimento di argomenti tanto vicini quanto importanti e legati al settore dell'informazione dovrà essere un compito radicalmente importante da gestire, in quanto è attraverso quel canale che ' scorrono' le opportunità principali di lettura ed analisi della realtà circostante.

Il contenuto contenuto sia nel libro che nella realtà dei fatti esistenti può contribuire ad innescare, come già affermato, un circolo vizioso dal quale una società molto difficilmente può riprendersi:

"[...] Se i media vigilano sul potere politico, chi vigila sul potere dei media?

Un saggio che ci racconta la realtà complessa che sta dietro quello che ogni giorno si affaccia sui nostri schermi e ci costruisce come esseri sociali.

Una critica culturale ai pericoli della tecnocrazia, per affermare che non può esistere libertà senza conoscenza. [...]"

L'impossibilità di annullare le componenti di libertà e conoscenza di una società non può prescindere da un'informazione il più possibile corretta e svincolata da qualsivoglia dinamica di potere possibile.

Leggerne per criticare, proporre od approfondire.


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