Senza fine? Non il mondo, ma il libro

Creato il 13 febbraio 2011 da Stukhtra

L’ultimo Follett: due palle così

di Marco Cagnotti

In un Medioevo inverosimile ma pieno di luoghi comuni pescati dal Bignamino di storia, le disavventure di un branco di scemi capaci, di fronte a molteplici opzioni, di scegliere sempre quella più autolesionista. Sembra quasi che, di fronte a ogni decisione, si chiedano: “Qual è la più efficace per farmi il culo da solo?”.

I buoni sono troppo buoni, gli stronzi troppo stronzi. Melenso lieto fine conclusivo, coi buoni felici e i cattivi defunti o esiliati.

Su quasi 1.400 pagine, la metà sono di troppo. E l’infodumping è a tratti intollerabile e spesso inutile (“Quanto so’ bravo! Quanto so’ fico! Quanto mi so’ documentato bene!”).

K. Follett, Mondo senza fine, Mondadori

Piace: Lo stile scorrevole, da classico Follett.

Non piace: L’inverosimiglianza delle vicende, la caratterizzazione manichea dei personaggi, l’insulso lieto fine, la lunghezza stracciacoglioni del volume, l’infodumping sgradevole e spesso inutile.