Senza fine, il cambiamento...
La mente esige il cambiamento, la morale ne rallenta il proseguire, anzi molte volte lo ferma.Il nuovo eccita le connessioni neuronali, ci regala emozioni fresche, stupore e felicità provvisoria.Il cercare continuamente il cambiamento é come un droga, se ne ha bisogno sempre di più e più spesso. Se esaminiamo a fondo questo bisogno primordiale, esso é illusorio, in realtà la mente si abitua a tutto, essa esige il nuovo, ma l'emozione del nuovo in realtà corrisponde alla stessa emozione del vecchio, provato la prima volta, prima che divenisse abitudine.In realtà guardando il passato, pensiamo che molte persone erano infelici perché non avevano lo stesso che abbiamo noi, ma non é così, certe emozioni possono essere simili, un benestante abituato alla mondanità, non potrebbe provare emozioni significative bevendo del buon vino, provate però a darlo ad un povero che non può acquistarlo, esso proverà emozioni molto forti, un esperienza paradisiaca, in realtà non é che la quantità e la qualità aumentino le possibilità di provare nuove sensazioni forti, ma dipende dal circolo delle abitudini, e dal tempo di somministrazione.Provate a non mangiare il vostro cibo preferito per alcune settimane, poi rimangiatelo, vedrete che la sensazione é decisamente aumentata, nonostante sia un esperienza già vissuta.Quindi cercare sempre il nuovo, non é la via, ma saper dosare e scegliere i tempi giusti é la via.Decisamente questa società non é nella via giusta, anzi é nella via dell'assuefazione.Ogni singolo individuo dovrebbe scavare a fondo é comprendere i meccanismi delle abitudini, evitando di cadere in trappole mentali.
Daniele Tolu