Senza pretese

Da Clindi


Giocano con noi,

con i nostri volti,

i nostri sorrisi.

Ci bevono e ci risputano

come gretti residui bellici.

Vivono di affetto senza pretese,

amano con prepotenza

oppure non amano abbastanza.

Ci chiamano per nome,

un nome poco interessante.

Calpestano prati intimi

sussurrando parole rassicuranti,

come scintille ipnotiche

per poi scoppiare

nel fuoco immobile del cinismo;

hanno mani bucate

che lanciano giustificazioni di ferro

che incatenano lingue

giudicate pretenziose.

Respirano scricchiolii di porte

che si aprono per fargli inspirare

tutta l’aria calda di una stanza

che resterà umida, ospitando volti indifferenti

quel tanto che basta per sorridere

fino a un certo punto.

(dalla raccolta “Silenziosi Acrobati”)

Costanza Lindi