Non è facile trascorrere la giornata della memoria senza rischiare di cadere nella retorica e nell’emotività.
L’emotività e la retorica potrebbero distrarci, potrebbero indurci a relegare la shoah nella dimensione del racconto facendoci momentaneamente dimenticare che invece si tratta di storia, di storia impressa nella carne viva dei sopravvissuti che, superando l’orrore e lo strazio, continuano a testimoniare la cruda verità di quei giorni.
Abbiamo il dovere di ricordare, con lucidità, senza retorica, abbiamo il dovere di tramandare il ricordo che altri ci hanno affidato con indicibili sofferenze, perchè c’è sempre sofferenza nel ripercorrere quei giorni.