"Cherry", by Dumbelek (deviantArt.com)
“Ciliegia”
(dunque è così che si scrive)
dalle tasche esco un gessetto e una liquirizia
e li poggio sulle labbra
coricate di fianco lungo l’apocalisse, oggi:
“ciliegia” il cuore,
nel cestino di due follie di carne.
Due mazzi di chiavi
per chiudersi dentro e farsi aprire
da dentro
bastano per imparare a scrivere
“ciliegia”:
imparato questo, tutto è
proboscidi
e zanzare
gufi su ventilatori
e
squali
affamati
d’amore.
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Giudicare la frutta
dalle sue prestazioni sessuali,
è come scambiare una susina
con una ciliegia:
eppure se labbra sanno “di”
il domani saprà.