(di aeneastudio, Flickr CC)
I
L’uomo che attraversa le strisce
nel senso opposto al mio
ha i capelli
che sembra un attore di Bollywood
e gli occhi frementi.
Nel suo sacco disgraziato
ha i piani di conquista
per questo foglio:
perchè intravedo numerose sconfitte
e qualche rotolo di carta igienica.
II
Del suo esercito riconosco le spie:
ciccione peruviane
che succhiano pollo fritto
insieme a vietnamiti
affogati nella Coca-Cola:
guardano tutti con avidità
il libro di Ferlinghetti
che ho tra le mani.
Lo vorrebbero imbrattare di ketchup
o di qualche strano acido maya.
Il mio sorriso
placa il loro Quetzalcoatl.
III
E formiche cinesi tra le dita,
ovunque,
e russi con camicie squallide
da pallidi sovietici che furono,
maoisti e coccodrilli di stupore,
“se vuoi affittare una stanza in Romania”
vai alla fermata della metropolitana,
vai dritto
in piazza Vittorio.
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E l’idiota tartaruga
appesa su tutti i muri,
a ricordarci
che siamo antenati per il futuro.