Quando l’uomo si ritrova senza una donna regredisce al suo stadio primordiale. Non che ci dispiaccia la compagnia, però la donna rappresenta un richiamo alla decenza che tante volte non ci sembra proprio necessaria, soprattutto se ci troviamo a casa. Gli “e sti cazzi!” si sprecano, perché se siamo soli bisogna assecondare solo le necessità primarie per sopravvivere al prossimo ritorno alla civiltà. Mangiare, dormire, evacuare. In assenza di estrogeni tra le mura il rutto diventa libero, ma la flatulenza persino obbligatoria, motivo di vanto tra pari. Gli orari sembrano vittime del fuso e le stesse pietanze possono ripetersi per giorni anche a rischio di contrarre lo scorbuto, perché normalmente la vena culinaria non ci appartiene e un’insalatiera usata il giorno prima che la lavi a fare se ci devi rimettere l’insalata? Idem per la pentola. Ho assistito a scene in cui addirittura una pasta da forchetta veniva trangugiata con il cucchiaio. Il fornello poi diventa una supernova. Schizzi, colate, sbruffate di pentole si mischiano stratificandosi. Dopo 7 giorni puoi tracciare il menù della settimana. Automaticamente tutto si sposta. Tutto è ovunque tranne che al suo posto. La tazzina può arrivare sulla lavatrice. Il piatto sul comodino. La bottiglia sulla scrivania. Puoi mangiare ovunque, anzi devi. Così persino a letto puoi sgranocchiare qualcosa di fragrante e rigorosamente proibito. È l'anarchia dei pasti. Rigirandoti nel letto probabilmente ritroverai tutta una comitiva di molliche tra le pieghe del collo a fare rafting sui rivoli di sudore notturno. Mentre le lenzuola, più passano i giorni, più assomigliano ad un incarto di Ferrero Rocher. Beh, perché rifare il letto? Sta sera ci devo dormire di nuovo! E poi quando stai disteso la posizione è quella classica. Con una mano ti gratti la testa nel recondito tentativo di risolvere dubbi inconfessabili, mentre con l’altra ravani nella mutanda. Ma non per provocare per forza una mutazione strutturale. Così. Per stare in compagnia. Per maneggiare un po’ di Pongo. Per ricordarmi che sono il maschio della casa. I vestiti si accatastano su tutti i ripiani. Cambiano le combinazioni, ma non cambiano gli indumenti. Perché devono durare il più possibile prima che una mano misericordiosa riavvii il frullapanni. Ormai i tavoli fanno da post-it per la polvere sedimentata e d’altronde, se lei non è venuta a infastidirmi, io perché devo andare a cercarla? Il parquet è diventato moquette grazie al pelo dei più pelosi e per il corridoio girano a Loop le colonne sonore di Morricone insieme ai cumuli di polvere che ruotano rimbalzando al primo spostamento d'aria. Alla fine ti rendi conto che è giunta l’ora che qualcuno ti riporti a quel noioso rigore che ti ritrasforma in essere umano. Meno male.
Quando l’uomo si ritrova senza una donna regredisce al suo stadio primordiale. Non che ci dispiaccia la compagnia, però la donna rappresenta un richiamo alla decenza che tante volte non ci sembra proprio necessaria, soprattutto se ci troviamo a casa. Gli “e sti cazzi!” si sprecano, perché se siamo soli bisogna assecondare solo le necessità primarie per sopravvivere al prossimo ritorno alla civiltà. Mangiare, dormire, evacuare. In assenza di estrogeni tra le mura il rutto diventa libero, ma la flatulenza persino obbligatoria, motivo di vanto tra pari. Gli orari sembrano vittime del fuso e le stesse pietanze possono ripetersi per giorni anche a rischio di contrarre lo scorbuto, perché normalmente la vena culinaria non ci appartiene e un’insalatiera usata il giorno prima che la lavi a fare se ci devi rimettere l’insalata? Idem per la pentola. Ho assistito a scene in cui addirittura una pasta da forchetta veniva trangugiata con il cucchiaio. Il fornello poi diventa una supernova. Schizzi, colate, sbruffate di pentole si mischiano stratificandosi. Dopo 7 giorni puoi tracciare il menù della settimana. Automaticamente tutto si sposta. Tutto è ovunque tranne che al suo posto. La tazzina può arrivare sulla lavatrice. Il piatto sul comodino. La bottiglia sulla scrivania. Puoi mangiare ovunque, anzi devi. Così persino a letto puoi sgranocchiare qualcosa di fragrante e rigorosamente proibito. È l'anarchia dei pasti. Rigirandoti nel letto probabilmente ritroverai tutta una comitiva di molliche tra le pieghe del collo a fare rafting sui rivoli di sudore notturno. Mentre le lenzuola, più passano i giorni, più assomigliano ad un incarto di Ferrero Rocher. Beh, perché rifare il letto? Sta sera ci devo dormire di nuovo! E poi quando stai disteso la posizione è quella classica. Con una mano ti gratti la testa nel recondito tentativo di risolvere dubbi inconfessabili, mentre con l’altra ravani nella mutanda. Ma non per provocare per forza una mutazione strutturale. Così. Per stare in compagnia. Per maneggiare un po’ di Pongo. Per ricordarmi che sono il maschio della casa. I vestiti si accatastano su tutti i ripiani. Cambiano le combinazioni, ma non cambiano gli indumenti. Perché devono durare il più possibile prima che una mano misericordiosa riavvii il frullapanni. Ormai i tavoli fanno da post-it per la polvere sedimentata e d’altronde, se lei non è venuta a infastidirmi, io perché devo andare a cercarla? Il parquet è diventato moquette grazie al pelo dei più pelosi e per il corridoio girano a Loop le colonne sonore di Morricone insieme ai cumuli di polvere che ruotano rimbalzando al primo spostamento d'aria. Alla fine ti rendi conto che è giunta l’ora che qualcuno ti riporti a quel noioso rigore che ti ritrasforma in essere umano. Meno male.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Valzer allenatori. Le panchine roventi di Serie A
Si profila un estate rovente,calcisticamente parlando, in Serie A. Molte le panchine in bilico, tanti gli allenatori con le valigie già pronte, troppi i... Leggere il seguito
Il 21 marzo 2015 da Rodolfo Monacelli
-
Pic Nic all’italiana con Estathè
17 mar 2015 Posted by gowoman Sta arrivando la primavera e non puoi fare a meno delle domeniche da pic-nic ? Se sei un amante dei pic-nic e amante della... Leggere il seguito
Il 17 marzo 2015 da Gowoman
PER LEI -
Ricominciamo da Alba, che è partita da Leone XIII sotto il segno dell’arcobaleno
di Giovanni PalladinoDal libro della Genesi (12 – 14): “Dio disse: Questo è il segno dell’alleanza che io pongo tra me e voi per tutte le generazioni future. Leggere il seguito
Il 24 febbraio 2015 da Libera E Forte
CULTURA, SOCIETÀ -
Un presidente, c'è solo un Presidente - #my2cents
E niente, mentre Mattarella - comprensibilmente - è impegnato a prendere "possesso" del Quirinale, Re Giorgio non perde giorno per rimarcare che nonostante gli... Leggere il seguito
Il 18 febbraio 2015 da Redatagli
-
Festival di sanremo 2015, la quarta serata: cade raf, salgono malika e irene,...
Malika Ayane: quotazioni in rialzo per leiE così, giusto al culminar della quarta serata, anche il Festival del "volemose bene" e delle eliminazioni in scala... Leggere il seguito
Il 14 febbraio 2015 da Carloca
-
Festival di sanremo 2015, la terza serata: noia cover, strafalcioni di conti e l...
Spandau Ballet: ritorno emozionante E' stata la serata di Sanremo più "contiana", quella andata in onda ieri. A metà strada fra "I migliori anni" e "Tale e qual... Leggere il seguito
Il 13 febbraio 2015 da Carloca
-
Come si trattano i sintomi e i segni della sindrome dell’occhio secco?
Con sindrome dell’occhio secco ci si riferisce a una patologia oculare piuttosto comune che può essere caratterizzata da ipolacrimia o da... Leggere il seguito
Il 17 ottobre 2024 da Nicolasit
SALUTE E BENESSERE