Ma di certo non pensavo che esistesse una patologia di questo genere, perché l'accumulo di oggetti, tale da rendere la propria abitazione impercorribile se non scavalcando inutili quantità di roba impolverata, è certamente una problematica patologica, da curare oltre che con lo sgomberatore e la disinfestazione, soprattutto con un buono psicologoco.
Ci sono due correnti: gli accumulatori e gli eliminatori.
(I TORI non c'entrano niente in tutto ciò, lo preciso per gli animalisti che vedono caccia e maltrattamenti in ogni dove).
Io sono una ELIMINATRICE: butto via tutto il buttabile e raramente me ne sono pentita. Come una crudele insensibile butto via anche i biglietti di auguri del compleanno e di natale (ma a 70 anni sarò così annoiata da bramare la rilettura dei cari auguri di buon natale del 1993?!).
Elimino l'abbigliamento che non ho indossato per due stagioni, butto via i biglietti dei teatri e dei musei che tanto la Smemoranda da imbottire non ce l'ho più dal '98, non conservo la carta dei regali che ricevo (ma siamo folli?!) e sono in prossimità di disfarmi anche della miriade di compact disc musicali che hanno cessato di avere un senso grazie agli mp3 e a tutto il digitale.
Non potete immaginare come ami il computer che in poco spazio contiene un mondo!
Devo essere circondata di COSE CHE USO. Il resto non mi serve e occupa spazio vitale.
Se siete degli accumulatori ve lo dico con il cuore, fatevi curare.