Seppelliscimi

Da Elys

Ero muta nella notte che scendeva,una statua di cera incastrata nella sera. Il giorno non deve divorareil dolore di ore passate a chiedermiin quale posto si fosse smarrita la tua voce.In quale posto ci fossimo smarriti noi,ombre d’inchiostrotimidamente fragili.

Ti ho chiamato annaspando cieca in un letto d’ossessioni,graffiata d’illusioni.Non ho mai pensato di morireper amore, soffocata dal mio pianto,annientata da quell’attimo fugacedi verità rinnegate.Non c’è mai stato un tempod’innocenza, e tu lo sai bambina.Fai la valigia e sciogli il tuo dubbiosul confine della sera.Rinuncia al tuo doloredimenticando il mio odore.Cancella la mia vocespenta sulle labbra.Ho taciuto annaspando soffocatoin un letto di rimorsi,umiliato dalla colpa.Non ho mai pensato di vivered’amore, inseguito dal rimpianto,annientato dall’incantodi un tramonto di ricordi.E mai ci toccheremo,mai ci ritroveremo a discutere di noi,pelle contro pelle,macchie silenziose sulla terra.Ti ho chiamato annaspando cieca in un letto d’ossessioni,graffiata d’illusioni.Ho taciuto annaspando soffocatoin un letto di rimorsi,umiliato dalla colpa.Seppelliscimi amore,seppelliscimi nell’ombradi un giorno non vissuto.

Foto di Samat JainLicenza Creative Commons http://www.flickr.com/photos/tamasrepus/

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :