Serberto di Villa Petriolo, "brentatore" della cultura del vino del Montalbano

Da Silviamaestrelli

Da Serberto


A sinistra: Il brentatore, portatore di vino (“Studi per ‘Fonti eroniane da tavola’ ad acqua o vino”, c. 1513. Windsor, 12691). Immagine tratta da “Leonardo Da Vinci. Arte e cultura della terra” di Alessandro Vezzosi, Morgana Edizioni, Firenze 1991
Fin dal secolo XI, in Toscana esiste la Compagnia dell’Arte dei Brentatori, ossia i portatori di brenta, particolare contenitore di legno della capienza di quasi 50 litri che si adagiava sulle spalle per trasportare il vino. I brentatori erano responsabili del controllo della qualità del vino e, di conseguenza, ne stimavano il prezzo, oltre a riscuoterne le tasse sul consumo.
I brentatori, nel tempo, divengono grandi intenditori di vino, una sorta di autentici degustatori anti litteram.

Anche Leonardo Da Vinci, che sulle colline del Montalbano ha vissuto la fanciullezza, ricorda questo mestiere fondamentale per la diffusione della buona cultura del vino in uno dei suoi "Studi" destinati alla costruzione di una fonte da tavola.

Note di degustazione dei vini di Villa Petriolo a cura di Federico Curtaz, autore di Serberto: Chianti DOCG Rosae MnemoSis 2008 e Serberto 2008.
L’augurio al nostro neonato Serberto, IGT Rosso Toscana di Villa Petriolo da Merlot in purezza, è di tramandare, come il brentatore di Leonardo, l’arte e la cultura della terra del Montalbano, quale espressione elegante della ricchezza e complessità di un territorio e del vino che ne può nascere. Laddove la mano dell'uomo, gentile, non invasiva, dalla lezione della natura...impara, sperimenta ed inventa.
Enocentrica - 1 novembre 2010 - Il Merlot in Toscana. A Villa Petriolo è un luogo dell'anima
Un grande grazie alla giornalista Francesca Lucchese che, sul suo bel blog Enocentrica, ha raccontato la vendemmia di Serberto.

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