Serbia: da gennaio i negoziati di adesione all'ue

Creato il 20 dicembre 2013 da Pasudest
Di Marina SzikoraI negoziati di adesione della Serbia con l’Unione Europea inizieranno definitivamente a gennaio. Lo hanno deciso i ministri degli Esteri dell’Ue riunitisi lunedì e martedì a Bruxelles in preparazione del Consiglio europeo che si svolge oggi e domani. Nel momento, quindi, in cui scriviamo questa corrispondenza siamo ancora in attesa dell’ultima parola che spetta appunto ai capi di Stato e di governo, ma già si sa, stando a quanto deciso dai capi delle diplomazie dei 28, a che punto stanno le cose relative al cammino europeo della Serbia. I ministri degli esteri non hanno fissato una data precisa, ma, secondo le informazioni, la conferenza intergovernativa che segnerà il vero avvio dei negoziati, sarà convocata dalla Grecia che dal 1° gennaio assumerà la presidenza di turno dell’UE. Vi è stata una prima proposta del 21 gennaio come data della convocazione di questa conferenza e secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa serba Tanjug questa data resta comunque la più probabile. I ministri degli Esteri dell’UE hanno inserito nella cornice dei negoziati anche la controversa clausola con cui si afferma che Belgrado e Priština, entro la fine dei negoziati di adesione della Serbia, devono firmare un accordo giuridicamente vincolante. Su questa clausola ha insistito particolarmente la Germania, ma anche la Gran Bretagna.Il Consiglio continuerà a seguire con attenzione l’impegno permanente della Serbia sulla normalizzazione delle relazioni con il Kosovo, nonché l’attuazione di tutto quello che è stato raggiunto con l’accordo, si legge nella bozza delle conclusioni del Consiglio ministeriale e si aggiunge che Belgrado e Priština non potranno porre veti reciproci sul processo di integrazione.La Serbia viene invitata, inoltre, a prestare particolare attenzione allo stato di diritto e soprattutto alle riforme nei settori della giustizia e della lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Infine, Belgrado dovrà assicurare l’indipendenza delle istituzioni, la libertà dei media, il miglioramento del settore economico e imprenditoriale e la protezione delle minoranze, in particolare quella dei rom e della popolazione Lgbt.
Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Sud Est andata inonda oggi a Radio Radicale.

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