Sergio Dellaira
Sergio Dellaria, con malcelato orgoglio, riceve l’incarico dall’Ente Cife Sport Italia e stigmatizza:“Rarissime volte, sfortunatamente, ho trovato, in ambiti analoghi, competenza reale, serietà di intenti”.”Io sono una sorta di “Artistaccio di strada”, un tantino maledetto… ho con l’arte un rapporto fluido e disincantato, calato nel vissuto quotidiano..spero, in relazione a questo mio aspetto peculiare, di dare corretto e meritato risalto ad Artisti locali, buona parte deceduti da tempo, che hanno di fatto costituito una ragguardevole ma poco nota Avanguardia Artistica informale.La maggior parte di loro trovava non casualmente, espressione nell’Art Brut e nel Surrealismo con derive Astrattiste Generiche e Geometriche”
Se dovesse sintetizzare la propria esistenza artistica, che motto sceglierebbe?
“Il motto della mia burrascosa esistenza? Direi,risponde sorridendo, l’oraziano Carpe Diem…esso racchiude una sorta di Pro Esistenzialismo ,con una omogeneità di opinione con le varie e più o meno autorevoli Fonti Critiche nella Corrente Surrealista”.
“Sono, infatti, continua,un convinto assertore dell’Arte come espressione Archetipa profonda…il meccanismo dell’Automatismo Psichico individuato brillantemente da Andree Breton a seguito di una rielaborazione dell’Opera “Interpretazione dei sogni”, di Sigmund Freud.”Di recente,conclude, se la memoria non mi inganna, Giorgio Falossi un critico d’arte, ha definito la mia Pittura”Mediatica “.
Di cosa si interessa oltre che di Pittura Surrealistica?
“Mi occupo,risponde, da sempre di Medicine alternative in modo particolare delle Pratiche Riflessologiche e ritengo,conclude,che la verifica Empirica e Personale, e’ sempre la piu’ esaustiva, per confermare la validita’ di questi approcci terapeutici…”.
Quali sono i suoi progetti futuri?”Bhe’, nella ovvia imponderabilita’ del Futuro direi, che prevedo e auspico un Continum inerente la Ricerca sia Esoterica, sia Artistica, inerentemente e coerentemente sempre con la ricerca Sperimentale”.
Chiara Fici