La sua arte è stata definita infatti da valenti critici " Realismo magico", una definizione assai azzeccata per gran parte dei suoi lavori. Tuttavia la complessità del suo mondo artistico lo rende dificilmente catalogabile. E' un artista versatile e poliedrico: scultore e grafico, legato all' Art Brut ed a quella del riciclo". Molto apprezzato anche da galleristi e collezionisti: "Molte sue opere - prosegue D'Amaro - sono dense di significati e di personaggi, di colori e strutturate su diversi piani, insomma molto complesse e frutto di grande e raffinato lavoro. Anche quelle legate all'arte del riciclo sono frutto di lunga meditazione e lavoro: utilizza oggetti di vario genere, pezzi di computer inservibili, assembla oggetti di recupero, spesso poveri e d'uso quotidiano, collocandoli con ironia ed estro su tavole dipinte con colori acrilici". Le opere di Giusto, che ha alle spalle molte personali e collettive, fanno parte di decine collezioni private prestigiose. Ha ottenuto notevoli successi nella Fiere di Padova, Cremona, Forlì e Zurigo. Recentemente l'artista ha anche donato al Comune di Albenga un bellissimo acrilico su tela, in occasione della presentazione della tappa del Giro d'Italia, che è partito nella sua seconda tappa dalla Città delle Torri il 10 maggio. Per anni, nel suo studio a Garda, Sergio Giusto ha lavorato incessantemente alla ricerca di un, ora raggiunto e maturo, equilibrio tra forma e colore che lo colloca davvero fra i più validi artisti liguri-lombardi della generazione di mezzo. Attualmente la galleria d'arte principale di riferimento per l'artista è quella milanese PassepARTout Unconventional di Elena Ferrari. La mostra alla Libreia San Michele, che segna il ritorno ufficiale di Giusto nella " Città delle Torri", è intitolata "Il Realismo magico". A presentare l'artista sarà il noto giornalista de " La Stampa" Stefano Pezzini. Si potranno anche degustare alcune specialità della Cantina " Re Carciofo" Norcinoteca di Albenga. La mostra resterà aperta, nell' orario di apertura della celebre e storica Libreria San Michele, fino al 30 maggio.
CLAUDIO ALMANZI