Il suo nome è Sergio Ricci.
La vita lo mette alla prova, rimane orfano nei primi anni di vita, ma l’amore non gli manca, infatti viene cresciuto dall’adorata zia Ginetta, successivamente va a vivere in Maremma con l’altra zia Iolanda.
A Torniella, in provincia di Grosseto, inizia ad apprendere l’arte del commercio. Il cuore gli dice però di ritornare a Siena, dove pochi anni dopo ecco iniziare la sua avventura nel mondo dell’ottica.
Diventa fotografo, apre una piccolissima bottega in Palazzo Sansedoni, a due passi dallo scenario di piazza del Campo.
In poco tempo diventa un vero fotografo e la sua bottega, completa di camera oscura, inizia a essere punto di riferimento per gli appassionati.
Sergio guarda oltre, nel 1951 diventa ottico, diplomandosi presso l’Istituto Nazionale di Ottica di Arcetri. Con l’aiuto dello zio Enzo costruisce due vetrine mobili perché desidera anticipare le richieste dei passanti, vuole farsi conoscere anche al di fuori dal palazzo. Progetta una mola per occhiali, studia, diventa optometrista, impara dalle persone che gli sono attorno, fa crescere il negozio e la sua esperienza.
Sergio Ricci è anche famiglia e amore. Nel 1962 sposa Francesca e allarga la famiglia, qualche anno dopo rallegrata anche da tre figli: Sandro, Dario e Valentina, a cui trasferisce abilità, passione e onestà intellettuale.
Si fa apprezzare per talento e fantasia, per spirito di iniziativa e professionalità ma soprattutto per la capacità di credere nella tradizione.
Il 27 dicembre 2001 Sergio Ricci saluta la sua città, la sua famiglia lasciando ai propri figli il ricordo e l’onore di proseguire la strada che ha tracciato per oltre 70 anni.
Amore, talento, passione, dedizione, queste sono le prime parole che spiegano chi era davvero Sergio Ricci.