Seriamente

Da Spiaggepiubelle

La settimana scorsa è venuta a trovarmi una persona speciale per me: è stata qui da noi per tre giorni la mia amica di sempre.

Quella che dalla notte dei tempi fa parte della mia vita.

E che, sebbene sia fisicamente lontana, è sempre qui con me.

Ebbene, questa volta lo è stata davvero anche in carne ed ossa!

Una delle cose che ci riesce meglio quando siamo insieme (ma questo succede anche al telefono) è ridere.

Ridiamo di tante cose, di me, di lei, dei nostri problemi, delle nostre delusioni..

A volte riusciamo a sdrammatizzare con un solo sguardo anche i nostri stati d’animo più dolorosi. E ridiamo fino alle lacrime. Anche quando non c’è proprio niente da ridere.

Oppure ci facciamo un sacco di risate nel ricordare momenti che abbiamo condiviso nel passato.

Episodi più o meno significativi in comune ne abbiamo parecchi, eravamo compagne di banco al liceo e siamo amiche da allora. Ne abbiamo percorsa davvero tanta di strada.

Ed è curioso come spesso, per entrambe, si stampi nella mente proprio quel particolare momento lì..

Come per esempio una mattina di circa vent’anni fa..

Lei si precipita a casa mia prestissimo (all’epoca abitavamo vicinissime!!!) dopo aver passato una notte fuori alquanto turbolenta.

E’ più morta che viva, con la faccia di chi non ha chiuso occhio ed è in preda all’angoscia.

Alla disperazione.

A vederla così sto male, sono preoccupatissima.

Dalla prima frase che pronuncia capisco che la situazione dev’essere uscita dal suo controllo.

La vedo buttarsi sulla poltrona davanti a me e cercare di tirar fuori le parole che non vogliono uscire.

Ma poi, sin dall’inizio del racconto, diventa subito chiaro per me che non è poi così grave. Insomma, non così tanto.

Entriamo nei particolari, ed ecco che a poco a poco, come per magia, il suo stato d’animo cambia totalmente. Mi sono rilassata parecchio anch’io a questo punto.

Ci accorgiamo solo adesso di quanto la cosa risulti tutto sommato comica..

Ed ora siamo pronte, non ci tratteniamo più. Le risate sgorgano come argento vivo. Trilli di uccellini che si sovrappongono.

Siamo piegate in due, ci teniamo la pancia che duole e piangiamo dal ridere!!!

Nei giorni successivi rientra completamente l’allarme, la cosa si ridimensiona naturalmente, in breve tempo della ‘tragedia’ non resta che un fugace ricordo. Per tutti.

Ma ancora oggi, quando ci capita, come la settimana scorsa, di parlare di quella mattina, la chiamiamo affettuosamente ‘il giorno in cui ho pensato SERIAMENTE al suicidio’!!!

G.