Serie A 10^Giornata: Juventus vince nel recupero, l’Inter insegue, Napoli e Roma sconfitte, Lazio pari

Creato il 01 novembre 2012 da Postscriptum


Serie A 10^Giornata, la Juventus batte il Bologna nel recupero e mantiene il vantaggio sull’Inter che batte la Sampdoria in vista dello scontro di sabato prossimo. L’Atalanta batte il Napoli, la Lazio pareggia col Torino, Parma batte Roma, pari Udinese e Catania, bene Cagliari e Chievo.
Atalanta-Napoli 1-0: vittoria importante per l’Atalanta, che si risolleva ancora di più in graduatoria, mentre il Napoli vede Juventus e Inter andare via. Bergamaschi di Colantuono col 4-4-1-1 e Moralez dietro Denis, il Napoli di Mazzarri senza Cavani schiera Insigne con Pandev nel 3-4-1-2, con Hamsik a supporto. Avvio del Napoli che però ha poca profondità, gli esterni spingono poco, e non c’è buona trama centrale verso Pandev. L’Atalanta è ordinata e esce con il gioco, idee precise anche senza Cigarini e allora al 19′ palla a Schelotto, appoggio per Cazzola, lancio per Denis che dal limite tocca per Carmona che tira al volo di destro in posizione centrale, tiro che finisce in gol: 1-0 Atalanta. Napoli che cerca di reagire, Insigne è il più pericoloso, ma è fermato da Consigli, poi gli azzurri attaccano ma senza costruire molto. Atteggiamento più concreto nel secondo tempo, con più spinta da Maggio, Insigne che dialoga di più col centrocampo e Pandev più mobile, dentro Dzemaili per dare qualità, che manca in mezzo all’Atalanta che poi senza il regista infatti fatica a tenere palla, Hamsik si smarca parecchie volte ma non centra la porta, il Napoli quindi vede il tempo passare ed è qui che Cavani manca, poiché il colpo decisivo non arriva, e l’Atalanta riesce a portare a casa i tre punti, Napoli che resta terzo comunque.

Cagliari-Siena 4-2: vittoria dei sardi che all’Is Arenas si affermano su un Siena deludente. 4-3-3 per Pulga e Lopez con Thiago Ribeiro e Sau ai lati di Nenè, con Pinilla e Cossu che partono dalla panchina, mentre Cosmi piazza Bogdani con Calaiò nel 3-5-2. Al 6′ angolo di Conti e Nenè stacca in gol, 1-0 Cagliari, che gioca e domina il campo, azioni veloci che il Siena subisce senza riuscire a controllare, fino al 26′ quando Nenè trova la doppietta con un bolide su punizione. Al 28′ ancora lancio di Nenè per Sau, che supera la disattenta difesa senese e fa 3-0. Siena che con un pizzico di orgoglio al 32′ trova un rigore per fallo di Astori su Vergassola, ma Calaiò si vede respingere il tiro da Agazzi. Al 42′ Calaiò serve Bogdani che spinge un avversario e può appoggiare in gol, l’arbitro non ravvisa però. Gol che comunque non cambia molto la partita, in quanto il Cagliari fa buon gioco e controlla l’azione, nella ripresa entrano anche Cossu e Pinilla, e al 76′ Neto rimedia il secondo giallo che vale il rosso. All’88′ Thiago Ribeiro va via veloce nella difesa senese e piazza con un tiro preciso il 4-1, poi Pinilla, atterrato da Bolzoni, tira un rigore che Pegolo para, dunque Calaiò accorcia su assist di Valiani, per rendere il punteggio meno pesante ma non basta, il Cagliari vola mentre il Siena resta solo ultimo.

Chievo-Pescara 2-0: il Chievo di Corini, sotto la pioggia e il vento incessanti, propone il 4-3-3 con Thereau e Luciano in appoggio a Pellissier, il Pescara di Stroppa risponde con il 4-3-2-1 con Weiss e Quintero con Abbruscato. Avvio equilibrato, il Chievo prova di più ma senza creare molto, finché al 32′ Thereau sfonda e Romagnoli lo atterra lanciato in porta, espulsione e Pescara in dieci. Proprio Thereau cerca il vantaggio poco appresso, poi Perin salva su Dainelli e Dramè prende il palo. Campo pesante e giocare non è facile, il Pescara nella ripresa inserisce Celik e alza il baricentro, ma l’inferiorità numerica comincia a farsi sentire, allora nel Chievo dentro Stioan e Samassa e proprio questi si procura un rigore per fallo di Modesto al 75′, Luciano fa gol: 1-0 Chievo e due minuti dopo Thereau va via, entra in area e tira, Perin respinge e Stoian ribatte in rete per il gol che chiude il match. Il vento butta dentro il campo anche i cartelloni della pubblicità, ma la partita si avvia verso la fine e il Chievo avanza verso la salvezza.

Inter-Sampdoria 3-2: Inter che vince e si avvicina allo scontro con la Juve da seconda in classifica. Stramaccioni schiera il 4-3-3 con il tridente Palacio, Milito, Cassano con Gargano a dare aiuto ai centrali in assenza di Juan Jesus, la Sampdoria di Ciro Ferrara risponde con il suo 4-3-3 e Estigarribia e Soriano con Eder. Infortuni a ripetizione per i blucerchiati, che comunque nei primi minuti mettono in difficoltà l’Inter che non riesce a trovare equilibrio, e da punizione palla in area, Ranocchia e Samuel non liberano e Munari mette dentro: 0-1 Samp. Il primo tempo scivola così, con l’Inter che ci prova ma appare senza idee avanti. Nella ripresa dentro Cambiasso per Mudingayi, e i nerazzurri hanno un’altro atteggiamento e al 52′ palla lunga per Milito, che quasi davanti a Romero è spinto in modo leggero da Costa, per l’arbitro rigore e rosso: Milito trasforma e fa 1-1 Inter. Che adesso può giocare la palla come vuole, parte l’azione dalla mediana e avvolte allarga per i terzini, ma più spesso scarica per Palacio e Cassano che aprono spazi per Guarin e Cambiasso, e al 63′ contropiede di Nagatomo, che passa a Cassano che serve Palacio in area che fa gol: 2-1 Inter. Ora la squadra di casa gioca in velocità, fino all’83′ quando Guarin servito in area fa 3-1 e chiude il conto, prima del gol di Eder al 92′ che rende meno pesante il risultato finale.

Juventus-Bologna 2-1: vittoria nel finale per la Juventus, che ringrazia Pogba e resta prima con 4 punti sull’Inter. Nel 3-5-2 di Conte e Alessio Bendtner con Quagliarella e Pogba e Giaccherini con Pirlo, mentre il ologna conferma il 4-3-1-2 con Konè al posto dello squalificato Diamanti dietro Gilardino e Gabbiadini. Sotto la pioggia, la Juventus fa il suo gioco, crea ma non concretizza, perché Quagliarella è impreciso, Bendtner è intelligente tatticamente ma non incide, Giaccherini non si inserisce e gli esterni Isla e De Ceglie vanno poco sul fondo. Ma Pogba è impressionante per forza e qualità e prende anche un palo. Il francese segna pure in mischia ma fa fallo, lo stesso fa Gabbiadini ma qui c’è fallo di Gilardino nell’azione. Il Bologna resiste e replica e va sul pari all’intervallo. Ma nella ripresa al 54′ da Pogba per Giaccherini che entra in area e appoggia al centro per Quagliarella che porta in vantaggio i bianconeri. La Juventus però non raddoppia pure creando delle situazioni, allora al 71′ De Ceglie sbaglia un disimpegno, la palla arriva al limite a Taider che incorcia un tiro meraviglioso e pareggia. La Juventus inserisce Asamoah, Vucinic e Giovinco e il ghaese impegna Agliardi, poi al 92′ Giovinco mette in mezzo e Pogba di testa segna il gol della vittoria finale.

Lazio-Torino 1-1: la Lazio si ferma ancora, stavolta è pari col Torino. Petkovic senza Ederson, Hernanes e Ledesma con il 4-4-2 e Klose accanto a Rocchi, il Torino di Ventura col 4-2-4 con Cerci e Santana ai lati di Bianchi e Sgrigna. Torino che parte bene e al 10′ capitalizza, da angolo Glik stacca meglio di tutti e fa 0-1 Torino. La Lazio reagisce ma gioca male, comunque Cavanda impegna Gillet, poi Mauri sfiora il pari, ma i granata si fanno attaccare sicuri della loro fase di difesa per poi agire in contropiede, e Cerci va vicino al raddoppio nel finale di tempo. A inizio ripresa Santana manca il 2-0, la Lazio cresce e al 57′ punisce gli errori dei granata, con una buona trama Rocchi-Candreva che serve Mauri che stringe verso il centro e conclude per il gol del pari. Rocchi va vicino al raddoppio, la Lazio ci prova ma cala fisicamente, così come il Torino, e la partita va via verso il pareggio conclusivo che allontana la Lazio dai primi posti importanti.

Parma-Roma 3-2: sotto il diluvio di Parma, la squadra di Donadoni conferma il 3-5-2 con Amauri e Biabiany di punta, mentre la Roma di Zeman col 4-3-3 e Lamela, Osvaldo, Totti. Avvio ottimo dei giallorossi, che guadagnano terreno e pressano, e al 9′ Zaccardo sbaglia il disimpegno e serve Lamela, che dall’interno dell’area piazza il sinistro all’angolo: 0-1 Roma. Che come al solito quando va in vantaggio invece di controllare poi lascia palla all’avversario, e Rosi mette in difficoltà Dodò, Valdes lancia per tutti visto anche che la palla bassa col campo inzuppato riesce poco; al 15′ Amauri si fa male al labbro e la botta lo costringe a lasciare il posto a Belfodil, che dopo buone azioni veloci ma poco pericolose dei ducali al 34′ servito da Mirante, addirittura, supera la difesa dopo che Dodò lascia un’autostrada al centravanti, che davanti a Stekelenburg non sbaglia: 1-1 Parma. La pioggia aumenta, e pure la sbadataggine dei giallorossi, che non riescono mai a togliere la palla al Parma e al 37′ Rosi mette in mezzo per Parolo, che tira male, ma la palla invece di andare fuori si inzuppa sul terreno e resta vicino a Parolo, che raccoglie e fa gol così: 2-1 Parma, bravo e fortunato. Osvaldo non risolve un’azione pericolosa di Lamela nel finale, e Totti su punizione impegna Mirante, che blocca anche Lamela. Nella ripresa l’acciaccato Stekelenburg lascia a Goicoechea, che para subito su Belfodil, poi mischia pericolosa ma il francese non realizza. Il campo è sempre più pesante, al 66′ Valdes lancia Biabiany in fuorigioco, la palla si ferma, ma il fuorigioco andava segnalato, e ripresa dal Parma che lancia ancora Biabiany che va via sulla fascia e mette in mezzo dove Belfodil è bloccato da Goicoechea, e sulla respinta Zaccardo fa gol per il 3-1 Parma. Dentro Perrotta e Marquinho nella Roma, al 71′ rigore per fallo di Acquah su Castan, Totti calcia ma Mirante para, e sulla ribattuta Totti raccoglie fa gol per il 3-2, ma il campo diventa davvero impraticabile e le occasioni non ci sono, se non l’espulsione per doppio fallo da ammonizione di Belfodil e qualche lancio di Totti, che gioca palla alta ma i compagni non sono pericolosi. Il Parma supera la Roma in graduatoria, coi giallorossi che se non vogliono fare un’altra stagione da setttimo posto devono migliorare sul gioco e la fase difensiva di squadra.

Udinese-Catania 2-2: Guidolin e Maran, alle prese con tante assenze, schierano il 3-5-2 con i friulani che propongono Maicosuel con Di Natale e Catania con Bergessio e Gomez di punta. Avvio equilibrato tra due squadre che sanno giocare e al 25′ Bergessio impegna Brkic. Ma al 30′ Spolli interviene su Badu in area, per l’arbitro è rigore(contestato) che Di Natale trasforma: 1-0 Udinese. Momento buono per i friulani che con Lazzari e Domizzi va vicino al raddoppio. Dentro Castro per Bellusci nella ripresa e Catania che torna al 4-3-3, ma Badu sfiora il gol, il Catania riesce a salvarsi e prima Bergessio tira a lato, poi serve Almiron che va vicino al pareggio. Dentro Gabriel Silva per Maicosuel nell’Udinese, che si abbassano e lasciano il possesso al Catania, che al 62′ approfitta di un errore di Pereyra che sbaglia il disimpegno e Castro fa gol: 1-1 Catania, dentro Ranegie e Basta per l’Udinese che però subisce il Catania che prima reclama un rigore, poi Bergessio ancora pericoloso, e all’86′ Lodi su punizione porta in vantaggio i siciliani. Che però non riescono a tenere lontana l’Udinese e al 92′ Di Natale si libera, controlla e in area batte Andujar per il gol del pareggio dell’Udinese che chiude tutto.

Domani sera alle 20.45 il posticipo importante tra Genoa e Fiorentina che chiude questa giornata.

Risultati e Classifica 10^Giornata Serie A 2012/2013
Atalanta-Napoli 1-0
Cagliari-Siena 4-2
Chievo-Pescara 2-0
Genoa-Fiorentina giovedì 20.45
Inter-Sampdoria 3-2
Juventus-Bologna 2-1
Lazio-Torino 1-1
Palermo-Milan 2-2 (martedì)
Parma-Roma 3-2
Udinese-Catania 2-2

Juventus 28
Inter 24
Napoli 22
Lazio 19
Fiorentina 15
Parma 15
Roma 14
Cagliari 14
Udinese 13
Catania 12
Atalanta 12
Milan 11
Torino 10
Sampdoria 10
Chievo 10
Genoa 9
Pescara 8
Palermo 8
Bologna 7
Siena 3

Genoa e Fiorentina una partita in meno
Sampdoria, Torino 1 punto di penalizzazione
Atalanta 2 punti di penalizzazione
Siena 6 punti di penalizzazione

Giuseppe Causarano


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