Serie A 18^Giornata: Roma-Milan 4-2, la Lazio seconda, l’Inter frena, vincono Fiorentina e Napoli

Creato il 23 dicembre 2012 da Postscriptum
 


Serie A 18^Giornata, la Roma supera il Milan 4-2 con una prestazione di grande
forza  e tiene il passo delle concorrenti per i posti europei. L’Inter pareggia in casa col Genoa e perde il treno della Juventus, anzi è sorpassata dalla Lazio che supera la Sampdoria 1-0. Vincono la Fiorentina e il Napoli, e soprattutto i toscani sempre più convincenti. Bene anche il Parma e il Torino.
Roma-Milan 4-2, giallorossi da copertina – Nel posticipo serale Roma di Zeman che si schiera in campo col 4-3-3 e una formazione finalmente convincente, con Pjanic,
De Rossi e Bradley in mezzo e Totti con Osvaldo e Lamela; il Milan di Allegri replica
anch’esso col 4-3-3 e con Boateng e Robinhp assieme al cannoniere El Shaarawy.
Proprio El Shaarawy si fa subito vedere al 2’ quando si porta al limite e tira
di poco fuori, Milan che sembra aggressivo e gioca alto. Ma appena la Roma
riesce a prendere palla e verticalizzare, cominciano i problemi per il Milan.
Totti illumina, Pjanic dialoga con De Rossi che recupera palla e imposta, e
Lamela si butta con Osvaldo negli spazi enormi. Al 12’ Osvaldo impegna Amelia
che si rifugia in angolo, e dalla bandierina poco dopo palla per Burdisso che
stacca in gol: 1-0 Roma. Milan che però ha una buona reazione e El Shaarawy
viene lanciato in porta ma al momento decisivo è chiuso da Goicoechea.

La Roma però è compatta, pressa e gioca, Bradley dà forza in mezzo e Totti lancia a
piacimento i compagni di reparto o assiste le sovrapposizioni di Balzaretti.
Al 23’ proprio Totti che si smarca a sinistra e mette in mezzo dove Osvaldo
sovrasta Yepes e batte Amelia: 2-0 e giallorossi che continuano a giocare, sale
in cattedra De Rossi che al 30’ va in percussione, sembra tirare da fuori, finta
e imbucata per Lamela, che davanti all’incolpevole Amelia fa 3-0. Roma che
continua a giocare veloce e in tranquillità, Milan in confusione.

Nella ripresa Allegri però non cambia niente, quindi Roma ancora vicina al gol
con Totti che di sinistri davanti ad Amelia angola troppo. Dentro Pazzini per
Nocerino, Roma ancora in grande velocità  al 60’ apertura per Balzaretti, cross per Lamela che stacca in rete: 4-0 e Roma in delirio. Fuori Lamela e Osvaldo per Destro e Florenzi, nel Milan entra Bojan, i rossoneri cercano almeno di salvare l’onore e prima Marquinhos anticipa di braccio El Shaarawy lanciato a 30m dalla porta, per l’arbitro
Rocchi è eccessiva espulsione e Roma in 10. Quindi prova da fuori Montolivo,
poi occasione per Pazzini su assist di El Shaarawy, Goicoechea respinge in due
occasioni, poi salva un difensore su Montolivo, quindi rigore per il Milan all’86’
per fallo di Goicocehea, ammonito, su Pazzini in uscita: rigore trasformato
dallo stesso attaccante, poi poco dopo iniziativa di El Shaarawy per Pazzini,
respinta e Bojan corregge in gol, ma comunque tardi per il Milan che resta
settimo e vede allontanare la Roma che resta sul treno verso la Champions.

Inter-Genoa 1-1, nerazzurri in difficoltà – Si conclude in parità il match di pranzo tra
Inter e Genoa, con i nerazzurri che vedono allontanare la Juventus e anzi
adesso hanno pure l’arrembante Lazio davanti. Per Stramaccioni, senza Sneijder,
Guarin, Nagatomo, Castellazzi, c’è il 4-3-3 con l’adattato Jesus terzino, Ricky
Alvarez interno un po’ svagato e il tridente pesante spiattellato lì davanti.
Il Genoa di Delneri risponde col 4-5-1 con Immobile di punta e larghi Rossi e
Vargas. Avvio molto aggressivo dell’Inter che però fa fatica a costruire, così
che le occasioni latitano, a parte qualche iniziativa di Cassano e Palacio, ma
il centrocampo non supporta la manovra, a parte il povero Alvasrez che però è
sempre fischiato dai tifosi, e qualche inserimento di Cambiasso. Al 29’
occasione per Immobile, para Handanovic che allontana.  Al 30’ si fa male proprio Alvarez e viene sostituito da Alvaro Pereira. Se in un primo tempo povero di emozioni il Genoa controlla e riparte, Stramaccioni adesso prova a riportare la squadra al 3-4-3
con J.Zanetti e Pereira larghi, ma le tre punte sono avulse dal resto del
gruppo, e se dietro non si rischia, con Ranocchia leader, in mezzo è davvero il
deserto. Saremo ripetitivi, ma uno come Sneijder, in assenza di un regista basso,
sarebbe fondamentale per impostare l’azione da dietro quando si abbassa e unire
la manovra per poi accendere le punte. Partita che si trascina all’intervallo e
infatti nella ripresa Strama inserisce Chivu per Juan Jesus, piazzando il
romeno tra i due centrali per avere una fonte di gioco maggiore. L’azione però
parte sempre troppo dietro, e i lanci lunghi sono la soluzione preferita, anche
se al 52’ Palacio viene smarcato ma il tiro in area è respinto da Frey. Genoa
che resiste e comunque riesce a coprire gli spazi, Inter che col passare del
tempo riesce a organizzare sempre meno la manovra.  Al 76’ però arriva il gol, con una palla persa a centrocampo dall’Inter, lancio per Immobile che punta l’area, si
allarga all’arrivo di Ranocchia e prima che chiuda Samuel scocca un tiro che
batte Handanovic: 0-1 Genoa.

Dentro nell’Inter subito Livaja per Gargano e
azione che aumenta inevitabilmente, pericoloso Ranocchia,  e Pereira che comincia a mettere palloni in mezzo e dialoga con Cassano, che svaria sul fronte d’attacco ma proprio a sinistra è più efficace, e all’ennesimo pallone scodellato all’86’ cross per
Cambiasso che anticipa tutti e trova il pari. Assalto finale, un tiro per
Palacio, poi Milito va via e mette in mezzo per Livaja che da pochi passi
coglie un palo che ha dell’incredibile. Partita che si conclude con vari cross
ma senza occasioni, e Inter che vede allontanarsi la testa della classifica in
modo evidentissimo.

Sampdoria-Lazio 0-1, biancocelesti secondi – Chi invece vola è la Lazio, che vince a Genova e condanna alla sconfitta l’ex tecnico biancoceleste Delio Rossi, alla sua prima
panchina con la Sampdoria. Blucerchiati con il 4-3-1-2 e Poli dietro Eder e
Icardi, con Maresca non al meglio fuori. Per la Lazio di Petkovic  4-5-1 classico, col recupero di Dias dietro e Lulic per lo squalificato Candreva. Avvio buono della Sampdoria, che conquista diversi corner e al 9’ è bravo Marchetti a salvare su Eder; la Lazio fatica a uscire, cerca il lancio per Klose, ma bravo Petkovic a calmare i suoi ragazzi e farli ragionare. Ledesma comincia tenere il pallone e assieme a Hernanes prende il possesso palla, allargando il gioco in favore degli esterni. E al 28’ la scelta
paga, quando Lulic mette un pallone pericoloso in mezzo, respinto, e su cui
arriva Hernanes che con un tiro deviato porta in vantaggio la Lazio. La
risposta della Samp è in un paio di angoli su cui stacca Gastaldello
soprattutto in una seconda occasione, palla a lato. Nella ripresa dentro
Soriano per l’acciaccato Krsticic, con Poli costretto ad abbassarsi in mezzo,
ma il centrocampista non ha oggi Maresca con cui dialogare e impostare e dunque
si trova da solo a creare gioco, dato che Obiang e Munari più di appoggiare non
riescono, senza nemmeno inserirsi. Dentro Pozzi e De Silvestri nella Samp, con
l’attaccante pericoloso da fuori, poi è Poli a tirare alto di poco così come
Eder. Lazio compatta e che in contropiede sfiora il raddoppio con Konko,
anticipato, e un’iniziativa di Klose, quanto basta per tenere la Sampdoria
lontana dall’area e portare a casa vittoria e secondo posto della classifica
generale.

Palermo-Fiorentina 0-3, toscani al terzo posto – La Fiorentina sfodera una prova d’autore a Palermo e raggiunge il terzo posto insieme all’Inter.
Il Palermo di Gasperini si schiera col 3-5-2 ma con assenze pesanti
quali quelle di Ilicic e Von Bergen, e in attacco con Brienza c’è Miccoli. Per
Montella soloto 3-5-2 con il tandem Jovetic-Toni, con Pizarro in avvio in
panca.  Avvio tutto ospite e Toni al 5’ è chiuso da Ujkani, poi un tiro di Jovetic, il Palermo sta basso e fa fatica a ripartire, solo Brienza è capace di prendere palla e unire la manovra, come al 25’ quando serve Giorgi che davanti a Neto calcia fuori. Ma le occasioni migliori sono ancora dei toscani che con pazienza e molto possesso creano
occasioni con Pasqual, Borja Valero e Toni, vicino di nuovo al vantaggio.
Ripresa e subito Fiorentina, al 50’ Cuadrado converge verso il centro e lancia
Jovetic che supera in velocità Donati e batte così Ujkani. Palermo che mette
dentro Kurtic e Dybala, ma il gioco stenta a venire, Fiorentina che controlla
senza problemi e dopo alcuni spunti interessanti, all’81’ Donati mette giù
Toni, che comunque non fa nulla per restare in piedi: dal dischetto Jovetic col
cucchiaio fa 0-2 e 8° centro in campionato. Poco dopo altro rigore per fallo di
mano di Morganella e stavolta è Gonzalo Rodriguez che mette in rete. Fiorentina
sempre più convincente, Palermo che deve recuperare in fretta gli infortunati e
rinforzare difesa e centrocampo nel mercato.

Siena-Napoli 0-2, vittoria per il morale azzurro – Tre punti ottenuti con un buon finale dal Napoli, ma anche oggi che fatica per i partenopei. Dopo i due punti di
penalizzazione e le squalifiche di Grava e Cannavaro per il processo calcioscommesse
che continua a modificare la classifica, il Napoli affronta il Siena del nuovo
tecnico Iachini con il 3-5-2, finalmente D’Agostino in mezzo e la coppia Calaiò
e Rosina di punta, il Napoli col solito 3-4-2-1 e Hamsik e Insigne con Cavani,
e Pandev non al meglio in panca. Primo tempo molto equlibrato e squadre che si chiudono, Napoli lento e impreciso, Cavani e Hamsik spenti, Insigne non pervenuto, in mezzo senza idee il centrocampo. Siena che fatica a trovare le misure e in area non è temibile. Unica occasione un tiro di Gamberini, respinto da Pegolo. A inizio del secondo
tempo Napoli più convinto e prima Cavani per Hamsik che viene chiuso da Pegolo,
che si ripete dopo su Cavani, infine altra occasione per Hamsik che però
spreca. Il Siena resiste, Mazzarri inserisce Pandev che porta maggiore qualità
davanti, Napoli che torna ad alzare il pressing e guadagna angoli, e all’85’
proprio da angolo la palla a Hamsik che mette in mezzo per Maggio che corregge
in gol. Vantaggio azzurro, e Napoli che continua ad attaccare e al 90’ Pandev
sfonda in area con una bella giocata e viene atterrato da Felipe: rigore che
Cavani trasforma, poco dopo Calaiò espulso per una gomitata e titoli di coda
sulla partita.

Bologna-Parma 1-2, derby emiliano deciso nella ripresa – Bologna di Pioli con
il 4-3-1-2 e Diamanti dietro Gabbiadini e Gilardino, per il Parma di Donadoni,
con parecchi assenti, c’è il 4-3-3 con Biabiany e Nicola Sansone accanto
Belfodil. Avvio equilibrato, Bologna che si fa vedere con Gabbiadini, Parma che
risponde con Biabiany e Sansone, ma in realtà non sono grandi occasioni
comunque. Nella ripresa Pioli dopo 5’ inserisce Konè e Morleo per Gabbiadini e
Perez, e al 54’ sugli sviluppi di un calcio piazzato dopo alcune ribattute è Sorensen
che gira in gol, per il vantaggio rossoblù. Parma che però non ci sta e al 56’
Valdes ritorna il fantasista di un tempo e salta in serie vari avversari,
ultimo Taider e scocca un micidiale tiro da fuori che si infila sotto la
traversa. Pareggio che dà velocità al Parma, con varie discese sugli esterni e
buona pressione in area, e al 68’ Gobbi in mezzo per Sansone che batte Agliardi
di precisione. Parolo poco dopo potrebbe chiudere il conto, ma bravo Agliardi,
Bologna che si butta in avanti ma non crea molto per pareggiare, a parte un tiro di Diamanti e poco più, derby d’Emilia al Parma e con meriti.

Atalanta-Udinese 1-1, va bene così – E’ pareggio tutto sommato giusto tra Atalanta e Udinese, anche se i bergamaschi hanno provato di più nel finale. Per Colantuono 4-4-2 con De Luca al posto di Maxi Moralez con Denis, Guidolin fa rifiatare all’inizio Di
Natale e schiera Muriel e Fabbrini nel 3-5-1-1 con Pereyra a centrocampo per
dare freschezza in mezzo. Avvio equilibrato, Atalanta che spinge sulle fasce e
prova a mette palloni in mezzo, dove Denis è poco assistito nei movimenti da De
Luca, sempre troppo lontano dal compagno. Udinese che controlla e gioca in
ripartenza, e al 33’ Pasquale va via a sinistra e mette in mezzo per Muriel che
al volo mette in rete, primo centro in campionato per il colombiano, rientrato
da poco. Atalanta che si butta in avanti e al 40’ contatto leggero in area tra
Angella e Peluso, rigore molto dubbio, che però è concesso e che Denis
trasforma. Nella ripresa Atalanta subito avanti, un disimpegno errato e palla a
De Luca che impegna Brkic, arriva Denis e salva poi Badu. Un altro colpo di
testa di De Luca, poi sostituito da Moralez, nell’Udinese dentro Di Natale ma a
parte qualche attacco bergamasco, l’equilibrio resta fino alla fine, un punto
ciascuno.

Torino-Chievo 2-0, granata in ripresa – Per il Torino di Ventura solito 4-2-2 con Birsa e Cerci ai lati di Bianchi e Gianluca Sansone, per il lanciato Chievo di Corini il
4-3-1-2 con Hetemaj dietro Paloschi e Thereau. Avvio dei granata che creano dei
pericoli, ma sbloccano al 12’ su angolo di Cerci, sul quale Sardo per anticipare
tutti batte il proprio portiere per l’autogol che apre la partita. Sansone va
vicino al raddoppio poco dopo, e al 26’ Cerci in mezzo dove il pallone arriva
in qualche maniera a Gazzi che piazza verso la porta, deviazione di Andreolli e
Sorrentino è battuto: 2-0 Torino. Il Chievo non risponde, il Torino è
tranquillo, In avvio di ripresa Hetemaj suona la carica con un tiro che impegna
il bravo Gillet, ma il Chievo va spegnendosi a differenza del Torino che cresce
e con Sansone e Bianchi va vicino al terzo centro, che legittima il successo
meritato che ferma la corsa del Chievo dopo tre vittorie.

Il Campionato di Serie A va in sosta per una settimana, ripresa degli allenamenti dopo Natale e si torna in campo il 5 e 6 Gennaio. Auguri di Buon Natale e di Buon Anno a tutti i nostri lettori.

Risultati e Classifica Serie A 2012/13 18^Giornata

Atalanta-Udinese 1-1
Bologna-Parma 1-2
Cagliari-Juventus 1-3
Inter-Genoa 1-1
Palermo-Fiorentina 0-3
Pescara-Catania 2-1
Roma-Milan 4-2
Sampdoria-Lazio 0-1
Siena-Napoli 0-2
Torino-Chievo 2-0

Juventus 44
Lazio 36
Fiorentina 35
Inter 35
Napoli 34
Roma 32
Milan 27
Parma 26
Catania 25
Udinese 24
Atalanta 22
Chievo 21
Torino 19
Bologna 18
Sampdoria 17
Pescara 17
Cagliari 16
Palermo 15
Genoa 14
Siena 11

Sampdoria, Torino 1 punto di penalizzazione
Atalanta, Napoli 2 punti di penalizzazione
Siena 6 punti di penalizzazione

Giuseppe Causarano (Twitter @Causarano88Ibla)