Serie A 22^Giornata, il Napoli vince a Parma 2-1 su un campo ancora imbattuto in stagione e va a 3 punti dalla Juventus. L’Inter rischia in casa col Torino e pareggia 2-2, il Milan sale al quinto posto vincendo sull’Atalanta, il Catania continua la risalita e batte 2-1 la Fiorentina. Bologna e Roma pareggiano 3-3, vincono Udinese e Sampdoria, pari Cagliari e Palermo.
Inter-Torino 2-2, Meggiorini getta l’Inter nel panico – Cominciamo come sempre dal posticipo. Un ex davvero terribile Riccardo Meggiorini, proveniente dalle giovanili dell’Inter: doppietta e pericolo finale respinto da Handanovic che salva i nerazzurri da una sconfitta che sarebbe stata meritata, per il poco espresso dalla squadra. Stramaccioni si ritrova ormai senza Sneijder e quasi senza Coutinho, meno male che c’è Cassano e lancia il 4-4-2 col barese accanto Palacio, vista l’assenza di Milito. Ventura ha la forza delle idee certe dalla sua e conferma il 4-2-4 classico con Barreto e Meggiorini in avanti. L’Inter parte bene e si fa vedere spesso al limite, al 5′ contrasto tra Cassano e un difensore, punizione che Chivu batte e mette dentro: 1-0 Inter. Che però comincia a trotterellare in mezzo al campo e lascia le ripartenze al Torino. Se il 4-4-2 è stato pensato per contrastare tatticamente i granata, certo vedere Guarin e Nagatomo rincorrere Cerci e Santana, o Juan Jesus lasciare lo spazio continuamente al dirimpettaio è evidente che le caratteristiche non sono compatibili con lo schema. Il Torino emerge e attacca, ma dopo un paio di incursioni, il gol è un regalo di Guarin, che disimpegna davanti la propria area al 23′ cercando di dribblare Meggiorini, perde palla e va a Barreto che la dà ancora a Meggiorini che insacca solo davanti Handanovic. Il pareggio dà certezze al Torino, che continua a sciorinare calcio, l’Inter è in affanno e cerca soltanto la giocata personale di Cassano e il lancio per Palacio. Intanto si fa male Chivu, dentro Alvaro Pereira e Juan Jesus va centrale.
Nella ripresa sempre il Torino, al 52′ Cerci va via a Pereira e crossa in mezzo per Meggiorini, che fulmina Jesus e mette in gol.
Vantaggio dei granata, nell’Inter dentro Cambiasso per Mudingayi, infortunato, ma il Toro attacca e Cerci crea scompiglio dietro.0 L’Inter però si accende d’un tratto e prima pericoloso Cassano, poi ci prova Palacio, quindi al 67′ Zanetti mette in mezzo per Cambiasso che sul palo lungo è pronto e fa gol. L’Inter adesso sembra crederci ma in area è poca cosa, il Torino accusa il colpo ma nel finale cresce, e nel recupero servito Meggiorini che entra in area e calcia a botta sicura ma Handanovic respinge e conserva il pareggio, che avvicina appena l’Inter alla Lazio, mentre il Torino sale a 27 e se gioca così la salvezza è davvero vicina.
Parma-Napoli 1-2, vittoria nel finale degli azzurri – Una zampata di Cavani, al 18° gol in Campionato, a 5 minuti dalla fine permette al Napoli di avvicinare la Juventus a 3 punti. Il Parma di Donadoni, finora imbattuto in casa, schiera il 4-3-3 con Biabiany e Nicola Sansone ai lati di Belfodil, mentre Mazzarri conferma il 3-4-1-2 con Hamsik dietro a Pandev e Cavani. Equilibrio in avvio, ma è il Parma che cerca di fare il gioco, con il Napoli che sta abbastanza sulle sue e riparte in velocità. E al 20′, proprio Dzemaili serve in verticale per l’inserimento di Hamsik che supera in velocità Rosi e in scivolata poi prende Mirante in controtempo, per lo 0-1 Napoli. Il Parma però reagisce: Valdes dispensa palloni per tutti, Marchionni e Parolo si inseriscono, mentre sulle fasce sono continui i raddoppi offensivi. Sansone impegna De Sanctis, poi ancora un’azione di Parolo, primo tiro respinto, quindi ci prova ancora e una deviazione rende il tiro imparabile per De Sanctis ma respinge Cannavaro sulla linea. Intanto dentro Lucarelli per l’acciaccato Santacroce. In ripartenza il Napoli va vicino al raddoppio con Dzemaili e poi con Cavani, ma nel complesso il Parma chiude meglio. Nella ripresa, il Napoli fa fatica a ripartire, Mazzarri inserisce Donadel per dare peso in mezzo, ma un’imbucata di Pandev per Hamsik è l’occasione migliore. Nel Parma dentro Amauri, Mazzarri risponde con Insigne, ma i gialloblù trovano al 75′ il pari con Sansone che sfonda in area e mette in mezzo, ma Cannavaro con un tocco impreciso mette nella sua porta. Il Napoli con rabbia si butta di nuovo in avanti, Dzemaili serve Cavani che spreca all’80′, quindi all’85′ Insigne verticalizza nello spazio per Cavani che supera Mirante e mette in rete, ma il Parma, forse stanco, si fa piegare proprio nel finale. Vittoria importante per il Napoli che va a tre punti dalla Juventus e stacca anche la Lazio.
Atalanta-Milan 0-1, il Faraone torna a ruggire – Un gol di Stephan El Shaarawy, il 15° stagionale, consegna tre punti al Milan che supera l’Atalanta e sale al 5° posto. Per Colantuono c’è il 4-3-1-2 con Bonaventura dietro Denis e Parra, Allegri replica col 4-3-3 e Niang e El Shaarawy con Pazzini. I nerazzurri in avvio giocano in verticale e mettono pressione alla difesa rossonera, con Bonaventura e Parra in particolare, quest’ultimo lotta coi centrali del Milan e tiene palla. Atalanta che però forse non gioca più veloce sulle fasce come qualche tempo fa. Ad ogni modo il Milan resiste e cerca di ripartire, Niang svaria sul fronte offensivo, Flamini si butta negli spazi e El Shaarawy cerca di trovare i varchi. Al 25′ si fa male Ferri nell’Atalanta, dentro Raimondi. Al 30′ il Milan passa: Niang si accentra e serve El Shaarawy che entra in area e mette all’angolo basso alle spalle di Consigli per il vantaggio Milan. Colantuono spedisce ora Bonaventura a sinistra e Biondini a destra per un 4-4-2 che cerchi di mettere il Milan in difficoltà sugli esterni e tenere più alte le ali. I pericoli arrivano da un’incursione di Biondini e da uno sfondamento in area di Denis ma in mezzo non c’è nessuno sul cross. Nella ripresa, il Milan cerca si spingere alla ricerca del raddoppio, ma Boateng e Montolivo faticano a lanciare Pazzini e sono El Shaarawy e Niang a creare maggiormente le occasioni. L’Atalanta allora la mette sul fisico e la partita si incattivisce, falli in mezzo che bloccano la fantasia e scaldano l’ambiente. Brivio in poco tempo si guadagna due ammonizioni e al 58′ viene espulso dall’arbitro Gervasoni, che dispensa cartellini per tutti, ma non riesce comunque a placare l’intensità. Colantuono inserisce Matheu per Denis, e i bergamaschi, seppure con poca qualità, spingono e mettono in difficoltà il Milan, che peraltro non riesce più a ripartire e spesso si fa arrivare gli avanti in area sin troppo vicino ad Abbiati. Dentro pure il nuovo arrivato Budan nei nerazzurri, Allegri replica con Robinho, che rifila pure una leggera testata a Carmona sugli sviluppi di un angolo, forse non vista dall’arbitro. Anche Colantuono viene espulso per proteste, la partita lentamente si chiude e il Milan sale al quinto posto, in attesa di comunque improbabili novità dal mercato che sta per concludersi.
Catania-Fiorentina 2-1, momento d’oro dei rossoazzurri – Che Catania! Sale al settimo posto e avvicina la Fiorentina, e la vista europea è sempre più concreta per i siciliani. Anche se per la verità il Catania ha sofferto parecchio contro una Fiorentina sprecona. Maran ha molte assenze tra cui Bergessio, Lodi, Almiron e disegna dunque il 3-5-2 d’occasione con Castro e Gomez in avanti, Alvarez e Capuano sulle fasce, Barrientos che fa in zona centrale da raccordo con le punte. Gli esterni spesso si abbassano e formano una linea dinamica a cinque in difesa. Montella conferma il 3-5-2 ma piazza Ljajic con Jovetic. Catania che ha subito un’occasione con Alvarez, che si inserisce ma calcia fuori, poco dopo ci prova Castro ma in girata conclude fuori. Il Catania, propositivo in avanti, fa fatica a trovare la posizione dietro, spesso Cuadrado e Pasqual prendono da dietro i rispettivi omologhi e si portano sul fondo, mettendo palloni in mezzo o per le punte o per gli incursori, e il Catania non riesce a ripartire. Al 21′, angolo di Pasqual ribattuto, riprende il capitano della Fiorentina e mette in mezzo, dove i centrali vanno tutti su Jovetic, Alvarez non chiude e sul palo lontano arriva Migliaccio che appoggia in gol: 0-1 Fiorentina. Montella ritorna a Catania e per ora imbriglia i rossoazzurri. Il Catania è troppo distante tra i settori e fa fatica, la Fiorentina si adegua e controlla, ma forse avrebbe potuto far di più in questo momento. Al 36′ spinta in area di Pasqual a Bellusci, ci stava il rigore. Nella ripresa il Catania però si fionda avanti e trova subito il pari: al 50′ punizione in profondità per Legrottaglie che anticipa Neto e soprattutto la sonnecchiante difesa viola.
La Fiorentina però torna a spingere e fa quello che non aveva fatto in precedenza. Prima Cuadrado calcia alto, dunque ci prova Jovetic con una iniziativa(ma partita insufficiente per lui), quindi Pasqual mette dall’altro lato per Cuadrado che trova ancora la linea del Catania che non scala bene e batte a colpo sicuro, ma è traversa, quindi Aquilani calcia fuori. Maran inserisce Ricchiuti per Capuano e passa al 4-3-3, con Bellusci e Alvarez terzini e Ricchiuti a dare una mano in mezzo e lanciare gli esterni. Però la Fiorentina è ancora pericolosa con Ljiajic che coglie la traversa da punizione. Dentro Toni per Ljajic allora, ma al 78′ Aquilani pensa bene di mandare a quel paese l’arbitro Celi, per un fallo non dato, e lascia i suoi in 10. Il Catania ora ci crede, occasione per Gomez, poi all’88′ Barrientos mette in mezzo per Castro che di testa sovrasta Roncaglia e mette in rete, per il gol del vantaggio rossoazzurro, che porta tre punti fondamentali per salire ora al settimo posto e avvicinare la zona Europa League. Fiorentina che invece deve cercare di riprendere la sua marcia.
Bologna-Roma 3-3, botta e risposta ma l’Europa per i giallorossi è sempre lontana – Un pareggio scoppiettante, frutto di grandi giocate e errori marchiani delle due difese. Per Pioli c’è il 4-2-3-1 con Gilardino di punta, risponde Zeman col 4-3-3 e senza De Rossi, Lamela e Destro rilancia Osvaldo accanto a Pjanic e Totti. Avvio propositivo del Bologna, ma al 9′ i rossoblù perdono palla ai 20 metri, Totti recupera, avanza e dà a Florenzi che batte in area Agliardi. Il Bologna risponde subito e prima ci prova Diamanti, quindi Konè, e al 16′ Gabbiadini in velocità supera Burdisso e calcia, respinge Goicoechea, arriva Gilardino che mette dentro. Ma al 18′ Totti imbecca Pjanic che mette al centro per Osvaldo che di testa devìa in rete, ma da notare i centrali del Bologna come restano immobili sul cross. Il Bologna però si tuffa all’attacco e al 25′ palla all’esterno per Gabbiadini, che entra in area e si gira calciando un sinistro che, deviato da Burdisso, finisce in gol: 2-2 e ennesimo errore difensivo. La Roma va in vantaggio due volte ma non sa usare il possesso palla per rallentare i tempi, il Bologna è caparbio ma perforabile. Il primo tempo va via in equilibrio, nella ripresa si fa male Gabbiadini, botta a un piede, entra Pasquato, che al 50′ raccoglie un’incerta respinta di Goicoechea e mette in gol sulla mischia. Zeman inserisce Dodò e Marquinho per gli azzoppati Balzaretti e Florenzi, poi dentro pure il nuovo arrivato Torosidis che comincia a mettere palloni in mezzo. Il Bologna pare in controllo, ma sale in cattedra Totti che comincia a scodellare assist per tutti. E al 75′ punizione perfetta per la testa di Tachtsidis e pareggio. Poco dopo Osvaldo spreca da due passi, il Bologna però nel finale cresce grazie a Diamanti, che prima mette in mezzo un pallone pericolosissimo, poi centra il palo con un sinistro da fuori. E nel recupero, prende la traversa da calcio di punizione. Il Bologna c’è e sale in classifica, la Roma invece vede sempre lontana la zona Champions League.
Udinese-Siena 1-0, basta un gol ai friulani – Partita molto combattuta e con poche emozioni, ma vince l’Udinese. Friulani di Guidolin col 3-5-2 e Di Natale con Muriel, Iachini conferma lo schema vittorioso con la Sampdoria e nel 3-4-2-1 ci sono Rosina e Reginaldo dietro Bogdani. Il Siena cerca di fare il match, le due mezze punte provano ad aggirare la difesa e aprire gli spazi per la punta, e l’occasione capita a Rosina che viene fermato da Padelli al 28′. L’Udinese fa fatica a ripartire perché le punte sono troppo isolate, ma prima è Pinzi a cercare Di Natale, poi al 37′ Allan in transizione lancia per Di Natale che viene contrastato ma c’è Muriel che in area supera Pegolo. Nella ripresa il Siena ci prova, ma a parte qualche mischia e molti palloni giocati in profondità paga la scarsa qualità degli attaccanti, l’Udinese, non in grande condizione, controlla e riparte senza trovare il raddoppio, ma basta così per la corsa all’Europa.
Sampdoria-Siena 6-0, blucerchiati tutti per il Presidente – Un minuto di silenzio e grossa emozione a Marassi, nei giorni seguenti alla scomparsa del Presidente della Sampdoria Riccardo Garrone. Delio Rossi schiera il 4-4-2 con Icardi e Eder di punta, Bergodi lancia i nuovi D’Agostino e Caraglio nel 4-3-1-2. La partita la fa la Sampdoria, che attacca sulle fasce e con Eder cerca la profondità per Icardi. Perin è bravo su De Silvestri, la Sampdoria avanza ancora e al 32′ si guadagna pure un rigore, per fallo di Terlizzi su Gastaldello, che Eder trasforma. Il Pescara prova a replicare ma come si scopre si becca il secondo gol al 42′ con Icardi che fugge in contropiede, entra in area e sigla il 2-0. Nella ripresa la Sampdoria trova subito il terzo gol con una botta da fuori di Obiang, poi lo stesso spagnolo al 56′ trova Icardi che in area batte Perin, quindi servito da Eder fa pure il 5-0 al 60′, e su passaggio in profondità anche il 6-0 al 70′ che chiude i conti ed è il quarto gol personale che porta il sorriso ai blucerchiati.
Cagliari-Palermo 1-1, Thiago Ribeiro salva i suoi – Pulga e Lopez schierano il 4-3-3 con Pinilla assieme a Ibarbo e Sau, il Palermo di Gasperini col 3-4-2-1 e Ilicic con Brienza dietro Dybala. Il Cagliari comincia bene e sfrutta l’esterno, con Sau e Ibarbo che cercano di superare la difesa a tre rosanero e il nuovo portiere Sorrentino salva su Pinilla, poi esce bene su Sau. Il Palermo si difende e al 30′ Dossena va via e mette in mezzo dove Ilicic si smarca, Dybala apre lo spazio e lo sloveno batte in rete: 0-1 Palermo. Nel finale Sau impegna Sorrentino. Nella ripresa il Palermo cerca di dare continuità alla manovra, il Cagliari inserisce Thiago Ribeiro su Dessena e prova ad attaccare. ll Palermo soffre, dentro pure Cossu, poi Sau cerca il pallonetto ma Sorrentino salva, quindi ci prova Ibarbo, ma all’89′ cross dalla sinistra e Thiago Ribeiro stacca in gol, ma proteste del Palermo perché l’arbitro avrebbe invertito la rimessa e il Cagliari quindi pareggiato, Gasperini e Miccoli(dalla panchina) espulsi, ma la realtà è che i rosanero nemmeno stavolta riescono a gestire il vantaggio maturato.
Risultati e Classifica Serie A 2012/2013 22^Giornata
Atalanta-Milan 0-1
Bologna-Roma 3-3
Cagliari-Palermo 1-1
Catania-Fiorentina 2-1
Inter-Torino 2-2
Juventus-Genoa 1-1
Lazio-Chievo 0-1
Parma-Napoli 1-2
Sampdoria-Pescara 6-0
Udinese-Siena 1-0
Juventus 49
Napoli 46
Lazio 43
Inter 40
Milan 37
Fiorentina 36
Catania 35
Roma 34
Udinese 33
Parma 31
Chievo 28
Torino 27
Sampdoria 24
Atalanta 23
Bologna 22
Cagliari 21
Pescara 20
Genoa 18
Palermo 17
Siena 14
Sampdoria, Torino 1 punto di penalizzazione
Atalanta 2 punti di penalizzazione
Siena 6 punti di penalizzazione
Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla