Serie A 23^Giornata: la Juventus scappa ancora, Balotelli protagonista e il Milan vince, crollano Lazio e Inter

Creato il 04 febbraio 2013 da Postscriptum
 


Serie A 23^Giornata, commento e Top & Flop di Post Scriptum: la Juventus vince in casa del Chievo 2-1 e torna con tre punti di vantaggio sul Napoli; Balotelli gioca a sorpresa e appena arrivato con una doppietta trascina il Milan alla vittoria contro l’Udinese, anche se pesa l’errore dell’arbitro che assegna il rigore decisivo ai rossoneri per un fallo inesistente. Crollano la Lazio e soprattutto l’Inter, che viene raggiunta dal Milan. Vincono Fiorentina, Atalanta e Bologna.
Milan-Udinese 2-1, Balotelli doppietta ma l’Udinese protesta con Valeri – Quando si dice il destino: acquistato in settimana dal Manchester City per 20 milioni di € più bonus, Mario Balotelli era candidato alla panchina e un ingresso soft in squadra, ma l’infortunio di Pazzini nel riscaldamento(troppa tensione?) gli apre le porte da titolare, e con una doppietta regala tre punti ai rossoneri che agganciano l’Inter al 4° posto. Nel 4-3-3 di Allegri SuperMario va con El Shaarawy e Niang, Guidolin risponde col 3-5-2 e Di Natale con Muriel. Al 1′ Balotelli va via in slalom e sfiora il palo, all’11′ Niang tira addosso a Padelli, quindi poco dopo El Shaarawy alza di testa. Milan che va a strappi ma se si accende sono guai, e al 25′ da El Shaarawy in mezzo per Balotelli, che si stacca dal marcatore e in girata di sinistro fa gol: 1-0 Milan. Poco dopo ancora Balotelli da fuori, Padelli vola. Quindi ci prova pure El Shaarawy, ma l’Udinese non riesce a ripartire e soffre la forza offensiva dei rossoneri. Nella ripresa Balotelli per El Shaarawy che non è preciso al 50′, ma appena il Milan cala ecco l’Udinese, che al 55′ recupera il pallone, va via Muriel che dà a Pinzi, e davanti ad Amelia non sbaglia: 1-1.

Il Milan non ci sta e al 58′ dal Faraone a Balotelli, tiro centrale. Al 67′ dentro Bojan per Nocerino, Milan offensivo ma poco preciso, l’Udinese quando può riparte bene. Dentro Pereyra per Muriel, poi palla vagante in area udinese e Niang trova la traversa, prima di lasciare a Robinho. Balotelli impegna su punizione Padelli, quindi ci prova Montolivo, ma al 92′ lancio per El Shaarawy, che entra in area e sul contrasto con Heurtaux va giù: ma va a terra per la velocità, in realtà Heurtaux prende il pallone, ma Valeri dà il rigore, scatenando le proteste furiose dell’Udinese; dal dischetto va Balotelli, che trasforma e regala tre punti, meritati ma contestati, che avvicinano il terzo piazzamento.

Chievo-Juventus 1-2, i bianconeri si riprendono la vetta tutta per loro – La Juventus stacca il Napoli e torna da sola in testa, dopo la vittoria in casa clivense. Corini prepara il Chievo col 5-3-2 e Thereau con Paloschi di punta, Conte, oggi squalificato, risponde col 3-5-2 e Matri accanto a Giovinco ma senza Bonucci, Marchisio, Vucinic e Chiellini. Equilibrio in avvio ma al 10′ il Chievo perde palla dopo un lancio bianconero, respinta corta, raccoglie Vidal che vede il movimento di Matri a smarcarsi in area e serve l’attaccante che al volo insacca, 0-1 Juventus.

Senza alzare troppo il ritmo, ma con grande forza in mezzo da parte di Pogba e Pirlo soprattutto, i bianconeri continuano a creare e il Chievo appare troppo morbido. Al 20′ Giovinco servito da Matri calcia a lato, quindi Pogba serve Matri, anticipato, poi Lichtsteiner che in area si inserisce con continuità, grazie agli spazi aperti da Giovinco, è pericoloso. Paloschi con un paio di affondi in area impegna Buffon, ma al 42′ Matri in area dà a Giovinco che di tacco libera ancora Lichtsteiner che tira all’incrocio per lo 0-2. Ma sorprende la poca attenzione della difesa clivense. Nella ripresa però i gialloblù hanno 20 minuti di buon gioco, dentro Seymour il rientrante Acerbi, e al 52′ palla in mezzo per Thereau che tira e grazie a una deviazione supera Buffon. La Juventus non riesce a sistemarsi, forse pensava chiusa la partita, ma il Chievo a parte allargare la manovra, inserire Pellissier e crossare molti palloni in mezzo non riesce. I bianconeri controllano col passare dei minuti, entra Quagliarella, ma l’occasione migliore è per Pogba sugli sviluppi di un angolo. Per la Juventus va bene così ed è primo posto in solitaria.

Genoa-Lazio 3-2, vittoria allo scadere per i rossoblù – Una zampata finale del nuovo acquisto Marco Rigoni consegna tre punti pesanti al Genoa, e decreta la seconda sconfitta di fila per la Lazio. Ballardini conferma il 3-5-2 e piazza Bertolacci in appoggio a Borriello, mentre Petkovic deve rinunciare a Hernanes e lancia il 3-5-2 con Floccari e Klose in avanti. In avvio Genoa combattivo, compatto, che corre sugli esterni e sovrasta la Lazio in mezzo, e Bertolacci galleggia tra le linee mettendo in difficoltà l’avversario. Al 16′ Borriello raccoglie una palla vagante in area e infila un bolide sinistro all’incrocio per l’1-0, al 21′ Bertolacci trova un mancino dalla lunga distanza che supera così Marchetti. Doppio vantaggio meritato, la Lazio fatica e le punte sono isolate. Poche le occasioni costruite dai biancocelesti. Per di più Klose prende una botta e all’intervallo lascia a Kozak, dopo pochi minuti del secondo tempo Borriello va vicino al 3-0, ma al 57′ viene servito Floccari in area, che controlla e scarica un tiro molto potente in gol, ma qui poco attenta la difesa genoana. Petkovic inserisce Brocchi poco dopo, ma Matuzalem lo azzoppa e se la cava con un giallo, e deve uscire per lasciare al nuovo acquisto Pereirinha. La Lazio adesso attacca, buona occasione per Lulic che in area spreca un’ottima opportunità, quindi Matuzalem continua a randellare gli avversari ma l’arbitro Tagliavento non se ne avvede. Dentro Rigoni e Olivera nel Genoa, la Lazio si fa vedere e all’83′ Borriello trattiene Cana in area: rigore e Mauri trasforma. Il pareggio scuote il Genoa, in contropiede se ne va Olivera atterrato da Lulic prima che sia troppo tardi, ma per l’arbitro è solo ammonizione, quindi al 93′ di testa Rigoni impegna Marchetti che vola e mette fuori. Dalla rimessa, Olivera in mezzo per la torre di Granqvist, arriva ancora Rigoni che corregge in gol e consegna una vittoria decisiva al Genoa, la Lazio rallenta la corsa per l’Europa però.

Siena-Inter 3-1, nerazzurri in difficoltà tecnica e tattica – Perdere in casa dell’ultima in classifica è già un indizio, l’ennesimo, ma perdere male è la prova definitiva della crisi dell’Inter. Nel Siena Iachini ripropone il 3-4-2-1 con Rosina e Sestu dietro il nuovo acquisto, lo svizzero Emeghara, mentre Stramaccioni conferma il 3-4-1-2 con Guarin dietro Cassano e Palacio, coi nuovi Schelotto e Kuzmanovic in mezzo e Kovacic in panchina. In avvio l’Inter tiene palla, si procura diversi angoli e si rende pericolosa con Ranocchia e Juan Jesus, su cui è bravissimo Pegolo. Ma la bassa velocità contraddistingue l’Inter, che dà l’idea di non avere un gioco, un’organizzazione tattica precisa, e sono soprattutto i nuovi Schelotto e Kuzmanovic a faticare. Al 21′ angolo nerazzurro, il Siena recupera e va via in velocità, da Rosina a Rubin, con i centrali dell’Inter tutti in area bianconera e i centrocampisti a rientrare, il terzino va via e mette in mezzo(in posizione dubbia) per Emeghara che appoggia in gol. Un minuto dopo l’Inter trova però il pari con Cassano, che mette in mezzo dal limite, non tocca nessuno e palla beffardamente in gol. Ma il Siena corre e al 25′ azione veloce, Schelotto non chiude su Sestu che rientra sul destro e mette un tiro a girare sotto l’incrocio: 2-1 Siena.

Che riparte, il centrocampo dell’Inter lascia sempre sola la difesa, che si trova 3 vs 3 di continuo ed è lo scatenato Sestu a creare le situazioni più pericolose, poi ci prova pure Rosina. Inter in confusione, e a inizio della ripresa Stramaccioni cambia di nuovo tattica, fuori Schelotto per Kovacic e vai col 4-2-3-1, ma dura poco perché al 54′ a palla scoperta lancio lungo per Emeghara che scatta dietro a Chivu e Juan Jesus e il romeno lo atterra in area, ma la responsabilità è ancora di un centrocampo inesistente che non protegge i centrali: rosso a Chivu e rigore che Rosina trasforma, battendo Handanovic. Da lì il Siena controlla e ogni tanto si fa vedere, Inter che cerca di attaccare ma a parte qualche giocata di Kovacic poco e niente. Disastro dei nerazzurri, il Siena spera e fa bene.

Fiorentina-Parma 2-0, Toni e Jovetic rialzano i toscani – La Fiorentina si riprende e torna a correre verso l’Europa. Montella lancia Viviano in porta e la coppia Toni-Jovetic di punta, Donadoni risponde con il 4-3-3 e Sansone e Biabiany con Belfodil. La Fiorentina cerca il gioco sugli esterni e Cuadrado e Pasqual scodellano in mezzo per Toni che spesso fa la sponda ai compagni, il Parma cerca invece la velocità delle ali e gli inserimenti degli interni. Occasione per Toni, poi ci prova Cuadrado, e al 27′ il colombiano pennella per Toni che infila in gol. Ma il Parma risponde con Belfodil, vola Viviano, poi ci prova Sansone su assist dell’imprendibile Biabiany, ma Viviano c’è, e pure poco dopo sullo stesso francese. Nella ripresa al 50′ Pasqual scodella in mezzo per Migliaccio, torre per Jovetic che anticipa Lucarelli e raddoppia. Il Parma cala, la Fiorentina gioca in tranquillità e inizia una sfida tra Cuadrado e Mirante, e con l’esterno che impegna tre volte il portiere che salva. La Fiorentina c’è sempre.

Pescara-Bologna 2-3, Kone firma un successo fondamentale – Vittoria importantissima per il Bologna, che sale in graduatoria. Bergodi nel 4-3-1-2 mette D’Agostino in regia e Weiss dietro Vukusic e il nuovo arrivato Sforzini, mentre Pioli deve rinunciare a Gabbiadini e nel 3-4-2-1 ci sono Diamanti e Konè dietro Gilardino. Partita equilibrata per mezz’ora, poi si accende Weiss e si procura un rigore per un contrasto con Antonsson, dal dischetto lo slovacco segna. Al 34′ però Zanon mette giù Kone, rigore e Diamanti realizza. L’arbitro De Marco però fa tripletta al 45′ per un contatto tra Kone e Weiss, dubbio, stavolta realizza D’Agostino. Nella ripresa però Diamanti su punizione mette per Gilardino che pareggia, e poco dopo realizza di nuovo ma viene fermato per un fuorigioco. Il Bologna è in palla e al 66′ Morleo mette al centro per Kone, che in acrobazia fa 2-3, e porta in vantaggio i suoi. Il Pescara inserisce Celik e Abbruscato, ma i rossoblù si abbassano ed evitano eccessivi problemi. Tanta qualità davanti per il Bologna, e il gioco c’è.

Palermo-Atalanta 1-2, Gasperini a rischio, si risollevano i bergamaschi – Ultimo posto adesso e la salvezza sembra sempre più lontana per il Palermo, che viene sconfitto in casa dall’Atalanta. Gasperini lancia Ilicic con Fabbrini e Boselli nel 3-4-2-1, Colantuono cambia qualcosa e nel 4-3-2-1 mette fuori Cigarini e Denis, lanciando Parra. Che in avanti ha una buona occasione e la spreca in chiusura di primo tempo, ottima parata di Sorrentino, per il resto è molto lento. Nel Palermo, dialogano bene Ilicic e Fabbrini, con quest’ultimo che ha due ottime occasioni, su una è bravissimo Consigli. Nella ripresa dopo pochi minuti entra Denis per Parra, che prima spreca ancora un’occasione però. Il Tanque invece è subito decisivo, al 56′ dà a Radovanovic che incoccia la traversa, arriva Carmona che mette dentro. Nel Palermo dentro Dybala, però i rosanero sono davvero inefficaci. E al 70′, Faurlin “passa” a Stendardo, che lancia subito Denis e davanti a Sorrentino non sbaglia. Il Palermo si tuffa avanti e accorcia con Nelson, ma la sconfitta non viene evitata.

I Top & Flop di Post Scriptum

Nella 23^Giornata i nostri Top sono:

1° Balotelli(Milan): doveva giocare Pazzini che si fa male nel prepartita; entra lui che, arrivato da quattro giorni, gioca bene, dialoga coi compagni e trova una doppietta decisiva. E’ tornato Balotelli.

2° Sestu(Siena): corre, corre e corre, ma segna pure un gol a girare da favola. Schelotto non lo vede neppure, il Siena ha trovato un giocatore davvero decisivo.

3° Ballardini(Allenatore Genoa): Rigoni gli regala una vittoria meritata nel recupero. Per più di un tempo il Genoa schiaccia la Lazio con le sue mosse semplici e efficaci, come Bertolacci dietro Borriello e un centrocampo a proteggere la difesa e impostare. Poi viene rimontato ma spinge i suoi in avanti, e sono tre punti nel finale.

I nostri Flop sono:

1° Zeman e la dirigenza della Roma: il tecnico boemo resta troppo attaccato alla sua idea di gioco e non si accorge che a reggere la squadra resta solo il Totti sontuoso di quest’anno e le giocate di Lamela, perdendo per strada Pjanic, De Rossi, Stekelenburg e la fiducia del gruppo, ma non è sorretto da una dirigenza inadeguata da due stagioni. Esonero inevitabile.

2° Stramaccioni(Allenatore Inter): cambia squadra ancora una volta, nella ripresa pure schema: l’Inter non ha un gioco, non ha più Sneijder e ha l’unica fortuna di avere il terzo posto ancora possibile. Urge Milito, più decisione e meno dubbi da parte del suo allenatore.

3° Gasperini, Lo Monaco e Zamparini: e il Palermo sprofonda. Il tecnico ha le idee confusissime, Lo Monaco compra giocatori semi sconosciuti in una squadra che ha bisogno di certezze, Zamparini tuona e vuole cambiare di nuovo tutto. Disastro.

Risultati e Classifica Serie A 2012/2013 23^Giornata

Chievo-Juventus 1-2
Fiorentina-Parma 2-0
Genoa-Lazio 3-2
Milan-Udinese 2-1
Napoli-Catania 2-0
Palermo.Atalanta 1-2
Pescara-Bologna 2-3
Roma-Cagliari 2-4
Siena-Inter 3-1
Torino-Sampdoria 0-0

Juventus 52
Napoli 49
Lazio 43
Inter 40
Milan 40
Fiorentina 38
Catania 35
Roma 34
Udinese 33
Parma 31
Torino 28
Chievo 28
Atalanta 26
Sampdoria 25
Bologna 25
Cagliari 24
Genoa 21
Pescara 20
Siena 17
Palermo 17

Sampdoria, Torino 1 punto di penalizzazione
Atalanta 2 punti di penalizzazione
Siena 6 punti di penalizzazione

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla