Serie A 4^Giornata: Milan, Inter e Lazio sconfitte, Napoli pari a Catania, Cellino fa rinviare Cagliari-Roma

Creato il 24 settembre 2012 da Postscriptum


Serie A 4^Giornata: dopo la vittoria della Juventus nell’anticipo, Milan cade a Udine e continua il momento molto negativo, l’Inter battuta in casa dal Siena, la Lazio perde all’Olimpico col Genoa e il Napoli pari a Catania. Pareggiano anche Sampdoria e Torino e Bologna e Pescara, vince l’Atalanta. Massimo Cellino, presidente del Cagliari, fa di tutto per far saltare la partita con la Roma, ponendosi contro il Questore e il Prefetto.


Sampdoria-Torino 1-1: a Marassi, nell’anticipo di pranzo, la Sampdoria di Ciro Ferrara con tre vittore in bacheca si presenta contro il Torino di Ventura, che ha perso contro l’Inter l’ultima. Buona partenza blucerchiata nel 4-3-3 con Maresca a inventare e Maxi Lopez con Krsticic e Estigarribia, mentre il Torino è attento nel suo solito 4-2-4. I pericoli arrivano per via centrale per il Torino, che resta molto attento, ma Maxi Lopez prima è temibilissimo, che solo davanti a Gillet si vede parare il tiro, poi traversa di Maresca e sull’azione seguente Maxi Lopez segna in fuorigioco. Il primo tempo finisce così.
La ripresa vede più equilibrio, ma la Sampdoria scambia molto meglio al limite ma Gllet è sempre pronto. Entra Soriano per Obiang, ma al 69′
proprio il nuovo entrato atterra Cerci in area di rigore, dal dischetto Bianchi batte Romero. La Sampdoria non ci sta, dentro Pozzi e l’acciaccato Eder e arrembaggio della doria, e proprio il brasiliano è messo giù da Glik in area, e Pozzi fa gol su rigore, pareggio ma c’è ancora il tempo per una staffilata di Eder parata da Gillet, prima del termine.

Atalanta-Palermo 1-0: esordio amaro per Gasperini, che al debutto perde contro l’Atalanta di Colantuono. Solito 4-4-1-1 per gli orobici e Bonaventura dietro Denis, mentre il Palermo presenta un 3-4-3 con Munoz Donati Von Bergen in difesa, Morganella e Garcia(al posto di Mantovani, non al meglio) sugli esterni con Rios e Barreto in mezzo, Ilicic e Giorgi a supporto di Hernandez, e Miccoli fuori. Partita molto brutta nel primo tempo, il Palermo però sembra avere idee più chiare e Barreto e Donati su punizione impegnano Consigli, poi ci prova anche Ilicic. Atalanta che non crea molto e subisce parecchio. La ripresa vede un’Atalanta più veloce, ma nulla di che; entra Miccoli nel Palermo, ma entra Giuseppe De Luca nell’Atalanta e la partita cambia davvero, perché il giovane attaccante dà la sveglia e prima mette in ambasce la retroguardia del Palermo, poi gioca bene con Denis, che non sembra in grande forma e allora gioca di sponda e libera al tiro Cigarini, fino all’88′ quando da calcio d’angolo Raimondi stacca di testa e batte Ujkani: l’Atalanta vince, il Palermo resta in fondo ma può essere più soddisfatto visti i progressi buoni, almeno nel primo tempo poi.

Bologna-Pescara 1-1: arriva il primo punto biancoceleste con il pareggio a Bologna, il Pescara può sorridere. Al 9′ buona azione sulla fascia, palla a Gilardino che sblocca: 1-0 Bologna. Diamanti ci prova, ma il Bologna non raddoppia, allora ecco pronto il Pescara, e Quintero al 40′ trova la punizione che vale il pari. Nella ripresa ospiti in difesa, Bologna che attacca ma pare poco incisivo, ma al 62′ Gilardino si procura un rigore, atterrato da Perin, espulsione e entra Pelizzoli, che para il rigore di Diamanti. Il Bologna dunque attacca ma in modo molto confuso, e il Pescara guadagna il suo punto.

Cagliari-Roma rinviata: ma sarebbe meglio dire follemente non disputata, dato che il Presidente del Cagliari Massimo Cellino ha pensato bene di vendere i biglietti, rassicurare gli abbonati e contravvenire a Prefetto, Questore di Cagliari e Comune di Quartu Sant’Elena che giudicano la “Is Arenas” di Quartu, nuova casa del Cagliari, ancora inagibile al pubblico, e dunque la partita era stata stabilita a porte chiuse, come accaduto con l’Atalanta. Ma Cellino invita tutti ad andare lo stesso allo Stadio, la Roma arriva a Cagliari, e il Prefetto si vede costretto sabato a rinviare la partita per motivi di ordine pubblico. Si intende che il gioco del calcio è bello perché si gioca, ma la sconfitta a tavolino per il Cagliari, dato che Cellino ha fatto di tutto per non giocare così, appare scontata. E chi se ne importa se il calcio italiano ne esce sempre peggio, vero Cellino?

Catania-Napoli 0-0: al Massimino il Catania di Rolando Maran si schiera col 4-3-3 e Gomez e Barrientos accanto a Gonzalo Bergessio, mentre il Napoli presenta il 3-5-2 e Hamsik un pò più avanzato dietro Pandev e Cavani. Minuto 2°, Cavani si trova solo, difesa del Catania troppo alta, Alvarez atterra il Matador lanciato in porta, Catania in 10. Ma il Napoli attacca, ovvio, ma solo Pandev è pericoloso, per il resto manovra lenta e Hamsik che spesso si schiaccia troppo sull’attacco, mentre in mezzo il gioco non c’è. Il Catania inserisce Bellusci per Barrientos e Bergessio da solo impegna tutta la retroguardia campana, e Spolli va vicino al gol al 39′. Insigne e Vargas dentro nella ripresa, Napoli a tutto attacco, ma Andujar è attento su Vargas, Pandev e Inler, e quindi Gomez in contropiede va vicino al gol all’88′, para De Sanctis, e al 90′, ma il palo ferma il Papu. Il Napoli si vede staccare dalla Juventus, che bel Catania oggi.

Inter-Siena 0-2: clamorosa sconfitta per l’Inter di Andrea Stramaccioni, che ripropone il 4-3-1-2 con J.Zanetti a riposo(incredibile) e Sneijder dietro Milito-Cassano, mentre il Siena di Serse Cosmi replica con Rosina dietro Calaiò. Avvio veloce dell’Inter, con Sneijder che tira da fuori, Milito e Cassano che si allargano e favoriscono l’inserimento di Guarin e Cambiasso, mentre gli esterni appaiono contratti. Tutto bene, se non fosse che il gioco va a tratti, sembra davvero schematico, e quindi il Siena ci prova, e Calaiò impegna Handanovic, dagli esterni arrivano palloni che in mezzo Ranocchia libera bene, e poi va in attacco dall’angolo, ma Pegolo respinge, poi ancora Milito e Cassano. Nella ripresa dentro Alvarez, poi Coutinho, ma l’Inter va sempre peggio, solo Sneijder tira, allora il Siena gioca tranquillo e al 74′ dopo uno scambio molto rapido al limite Vergassola porta in vantaggio i bianconeri, che non soffrono più di tanto  e in ripartenza chiudono nel recupero il match con Valiani. Inter che deve riflettere sugli errori, tanti e grossi, ma i giocatori ci sono, il Siena va a -1 e comincia a vedere la luce.

Udinese-Milan 2-1: il Milan sprofonda sempre più giù, l’Udinese risale. Ma Galliani e Società confermano Allegri, e vorrei vedere se dopo aver disintegrato la squadra se la vanno a prendere con l’allenatore, che però continua in maniera gattopardesca a cambiare perché nulla cambi, con un 4-3-3 che somiglia molto al 4-3-1-2 solito solo che El Shaarawy e Emanuelson stanno accanto a Pazzini ma solo il Faraone sembra sapere come si gioca. Infatti Il Conte Max è certo che così si possa uscire dalla difficoltà tecnica in cui è incappato il Milan. Ah, dimenticavo, Boateng finisce in panchina! Ma Montolivo, Ambrosini e Nocerino almeno all’inizio sembrano in palla, El Shaarawy crea e Montolivo da fuori, Mexes da angolo e Pazzini sfiorano il gol. Ma Francesco Guidolin passa dal 3-5-2 con Di Natale e Ranegie al 4-3-1-2 con Pereyra dietro le punte, Benatia e Pasquale sulle fasce basse e centrocampo a tre che blocca i dirimpettai rossoneri. Infatti il Milan si impalla e l’Udinese passa, dopo un buon momento, su punizione da lontano, Benatia fa la torre a Ranegie che batte il portiere Abbiati in uscita davvero pessima, al 40′ 1-0 Udinese.
Entra Boateng per Ambrosini, si posiziona sulla mezz’ala sinistra e dialoga con El Shaarawy che è costretto a  tornare dietro per prendere palloni, al 54′ Boateng recupera, Pazzini serve El Shaarawy che da 25m scarica in porta: 1-1 Milan, che gol Faraone. Ma è un episodio, perché l’Udinese ci riprova e attacca, al 69′ Zapata, già ammonito, stende Benatia in area, mentre Di Natale segna, ma l’arbitro Celi dà rigore lo stesso ed espelle Zapata, Di Natale realizza e fa gol: 2-1 Udinese. Boateng perde la testa: prima è graziato per un fallo da dietro bruttissimo, solo ammonizione, poi per un fallo tattico rimedia il secondo e va fuori: Milan in 9, finale all’attacco con quello che si poteva e Udinese che però vince.

Lazio-Genoa 0-1: nel posticipo Petkovic fa turnover e rilancia Zarate, inserisce Kozak su Klose e conferma Hernanes, in un 4-4-2 molto lineare, che però diventa 4-5-1 con Zarate e Lulic larghi in fase di non possesso. Genoa di De Canio con Merkel dietro Immobile e Borriello. Lazio all’attacco e Hernanes prende il legno, Kozak si fa largo in area, Candreva e Lulic spingono e Candreva dialoga con i mediani e imposta. Ma il Genoa tiene, anche se Frey vola in diverse occasioni biancocelesti. Nella ripresa la Lazio prosegue ma senza creare molte opportunità, anche se ancora Hermanes, palla fuori di poco, poi Lulic e ancora Candreva. Al 70′ prima dentro Mauri e Gonzales, poi Klose per Candreva, col tedesco che scatta al limite, fa il suo ingresso in area ma il tiro è fuori. Il Geona tiene il campo, al 79′ rilancio di Frey, palla che arriva ad Antonelli che lancia Borriello, difesa superata e il centravanti batte Marchetti: 0-1 Genoa, gol che punisce la Lazio la quale è pericolosa solo da lontano, e rimedia quindi la prima sconfitta.

Risultati e Classifica Serie A 4^Giornata
Atalanta-Palermo 1-0
Bologna-Pescara 1-1
Cagliari-Roma rinviata
Catania-Napoli 0-0
Inter-Siena 0-2
Juventus-Chievo 2-0
Lazio-Genoa 0-1
Parma-Fiorentina 1-1
Sampdoria-Torino 1-1
Udinese-Milan 2-1

Juventus 12
Napoli 10
Sampdoria 9
Lazio 9
Fiorentina 7
Inter 6
Genoa 6
Atalanta 5
Catania 5
Roma 4
Parma 4
Torino 4
Udinese 4
Bologna 4
Milan 3
Chievo 3
Cagliari 2
Palermo 1
Pescara 1
Siena -1

Cagliari e Roma una partita in meno
Sampdoria, Torino 1 punto di penalizzazione
Atalanta 2 punti di penalizzazione
Siena 6 punti di penalizzazione


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