di Riccardo Cotumaccio
Ecco la vera, grande Serie A. Con Parma-Roma la classifica si fa più chiara, decisa e – proprio per i giallorossi – un po’ inaspettata. A punteggio pieno, con 9 punti, Napoli e Roma comandano i giochi, a +2 da Inter, Fiorentina e Juventus. Doveroso, però, andare in ordine.
COLPO MILAN, SOLO UN PARI PER INTER E JUVE - Se con il Cagliari Allegri era tornato a sorridere, nell’anticipo di sabato il Milan si fa travolgere dal Torino di Ventura. Sotto di due reti, quelle di D’Ambrosio e Cerci, la squadra di Kakà (rientro con infortunio) trova la reazione, riuscendo in sei minuti a rimontare e pareggiare un’incredibile partita non senza qualche polemica. A portare i rossoneri sul 2-2 è prima una eete rocambolesca di Muntari e poi (al 97esimo) dal dischetto ancora Mario Balotelli. Si fermano, nel derby d’Italia, anche Inter e Juventus, più preoccupate che altro di perdere il primo, grande big match del campionato. E se di sfida al vertice si trattava, ad oggi il vertice si allontana (anche se per poco). A firmare il vantaggio è Icardi (quarto gol alla Juventus in altrettante partite), ma a rispondergli è il solito, incrollabile Vidal, al suo terzo gol stagionale.
NAPOLI, È PRIMATO. TRIS LAZIO – Per Rafa Benitez, finalmente, l’Italia è sinonimo di felicità. O perlomeno di primato. Il 2-0 all’Atalanta (firmato Higuain-Callejon) dà sicurezza ai partenopei. La rete del “Pipita” mette in discesa una sfida tutt’altro che semplice per Hamsik e compagni, che però archiviano i bergamaschi col carattere di chi si sente e vuol sentirsi grande. La Lazio, dal canto suo, dimentica la Juventus e si concede un tris col Chievo (Cavanda, Candreva e Lulic a segno), reo di aver lasciato troppi spazi ai biancocelesti specie nel primo tempo.
CAOS VIOLA, COLPO GENOA – Poco fortunata, invece, la Fiorentina di Montella, prima in vantaggio con Borja Valero ma raggiunta, a tre dalla fine, dal gol di Pinilla. Con il Cagliari, al Franchi, non solo si fa male Gomez (out per 6-7 settimane) ma si fa buttar fuori Pizarro per qualche protesta di troppo nei confronti di De Marco. Per il Genoa, invece, è festa grande: Liverani si aggiudica la prima stracittadina stagionale, conquistando una vittoria essenziale per la sua squadra. Nel dominio più assoluto, con i gol di Antonini, Calaiò e Lodi, i genoani si impongono su una Sampdoria sì inferiore, ma persino arrendevole. Per Delio Rossi, di certo, i problemi non mancheranno.
VOLA LA ROMA, TRIS AL TARDINI - Se l’anno scorso, sotto il diluvio di Parma, i ducali si erano resi protagonisti di una rimonta eccezionale, quest’anno è il turno di Garcia e dei suoi giocatori: tenaci, mai domi, pronti a dare il massimo sino all’ultimo minuto. il 3-1 al Tardini (a segno prima Biabiany, poi nella ripresa Florenzi, Totti e Strootman dal dischetto) sa di sicurezza, di un carattere forte, di una guida all’altezza e, soprattutto, di una forma fisica invidiabile. E se Garcia è abituato alle grandi imprese, che si prepari a continuare così. Benvenuto Rudi, il tappeto rosso te lo sei meritato.
Verona e Livorno, dal canto loro, si rialzano rispettivamente con Sassuolo e Catania (al terzo ko in tre partite), mentre tra Udinese e Bologna è gara tra campioni: prima Diamanti da calcio fermo ne tira fuori una delle sue, poi Di Natale non ci sta, e a 10 dal termine insacca l’1-1, festeggiando così le sue 300 presenze in bianconero. È una Serie A che convince ma che, soprattutto, piace e si fa piacere. Già competitiva, già colma di sorprese. Che lo spettacolo continui.