38esima di Serie A. Ecco i verdetti. Milan in Champions, beffa Fiorentina. Colpo Roma
Ci saluta la Serie A, e lo fa con i soliti colpi di scena, con i soliti rimpianti e le solite gioie in extremis. Ci saluta con le immancabili polemiche e con un totoallenatori che – con l’addio annunciato di Mazzarri – già entra nel vivo e fa sognare i tifosi. Ci saluta, ma ci rimanda alla finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio: gioiello di una stagione travagliata per le romane, e finale di stagione tutto da gustare.
COLPO MILAN – Nell’ultima giornata di Serie A – la 38esima – il Milan, con l’obbligo di confermare il +2 sulla Fiorentina, dà vita al match più delicato della stagione. Ad aprirlo però è Terzi, che di testa infila in rete il gol dell’1-0. In 10 per l’espulsione di Ambrosini, il Milan non molla l’osso, e in extremis cerca e trova il rigore con Balotelli, che dal dischetto non sbaglia e rimette in partita i suoi. A 5 minuti dal termine è Mexes, però, a far sognare i rossoneri: stop in area, tiro, respinta di Pegolo e poi gol. Il francese non segnava in Serie A dal 2011, e il Milan – come nel migliore dei sogni – è ai preliminari di Champions.
BEFFA VIOLA - Non bastano, invece, 5 reti alla Fiorentina per scavalcare i rossoneri nella corsa ai preliminari. L’11 di Montella, difatti, espugna senza difficoltà il Pescara (che saluta la Serie A), ma nonostante gli sforzi perdono in extremis l’obiettivo Champions. Per i viola, però, il quarto posto è da interpretare con orgoglio, dati i notevoli passi in avanti compiuti nell’ultima annata. Del resto, per l’Europa che conta c’è sempre tempo, e chissà che un mercato estivo ben diretto non possa ancora migliorare la squadra che ha espresso il miglior calcio in stagione.
COLPO ROMA, LAZIO K.O. – Per la Roma il match non il Napoli non è solo l’occasione per chiudere il campionato col sorriso, ma è anche la chance di fortificarsi al meglio in vista della finale di Coppa Italia in programma a Roma domenica prossima. E se la partita sembra partire senza grandi motivazioni, nella ripresa Marquinho e Destro la chiudono con due gol da ricordare. Come è da ricordare l’ultimo gol di Cavani e l’ultima di Mazzarri sulla panchina dei partenopei, a Napoli dal 2009. Per gli azzurri (futuri protagonisti della Champions League) si chiude il ciclo più vincente dai tempi di Maradona. Ora, il futuro, è a dir poco incerto. La Roma, invece, chiude sopra ai cugini biancocelesti, che a Cagliari perdono per 1-0 per il gol di Dessena, che a 12 dalla fine chiude il campionato di una Lazio con la testa già alla finale.
UDINESE SHOW, DISGRAZIA INTER – L’Udinese di Guidolin si prende di forza l’Europa per il terzo anno consecutivo, sbancando San Siro (e non è una notizia) con 5 reti. Prima Pinzi, poi Domizzi ed il solito Di Natale (che perla, la sua) portano i friulani sul 3-1. Nella ripresa, come se non bastasse, i bianconeri di Guidolin uccidono le speranze dei nerazzurri segnando il 4-1 con Gabriel Silva; dopo il gol di Rocchi, Muriel segna il definitivo 5-2, chiudendo la peggior stagione dei nerazzurri negli ultimi quindici anni.
JUVE K.O A GENOVA – La Juve campione d’Italia fallisce l’obiettivo 90 punti in campionato e sceglie di giocare a viso aperto con la Sampdoria di Delio Rossi, che chiude a 42 punti battendo proprio i bianconeri al Marassi. Il Parma incanta Palermo e, con tre gol da cineteca, accompagna i rosanero in Serie B. Anche il Torino incanta, ma come da copione non vince: col Catania di un super Bergessio è solo 2-2, Cerci firma il record di reti in un campionato e i granata guardano al futuro con ottimismo. Tra Atalanta e Chievo, come tra Bologna e Genoa, i pareggi di chi non ha più nulla da chiedere né da dare. Al 20 di maggio, ormai, questa Serie A ha dato tutto. Noi, dal canto nostro, siamo già nel vivo del mercato, aspettando una nuova, esilarante stagione tutta da vivere.